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cerco consigli preparazione colla a caldo x restauro

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  • cerco consigli preparazione colla a caldo x restauro

    Ciao devo preparare la colla a caldo (o colla animale, quella in grani color ambra da restauro x intenderci) e ho letto in giro qualche info, ad esempio che bisogna lasciarla a bagno 2 ore prima di scaldarla a bagno maria per l'uso.
    I dubbi sono tanti, ad esempio, se la lascio a bagno per più di due ore, una notte per esempio, è un problema? Quella che avanza posso riscaldarla in un secondo momento o devo buttarla via? Se posso riutilizzarla quanto tempo può durare se ad esempio la chiudo in un barattolo?

    Volevo utilizzarla per unire due pezzi di un vecchio arcolaio la cui area di incollaggio è di circa 2mmx20mm? E' forse meglio affidarsi ad una vinilica anche se i pezzi non sono soggetti a tensioni?

    Qualsiasi consiglio, anche i più scontati e apparentemente inutili sono ben accetti.
    Grazie

  • #2
    Ciao devo preparare la colla a caldo (o colla animale, quella in grani color ambra da restauro x intenderci) e ho letto in giro qualche info, ad esempio che bisogna lasciarla a bagno 2 ore prima di scaldarla a bagno maria per l'uso.
    I dubbi sono tanti, ad esempio, se la lascio a bagno per più di due ore, una notte per esempio, è un problema?

    no anzi è meglio

    Quella che avanza posso riscaldarla in un secondo momento ?

    certo

    Se posso riutilizzarla quanto tempo può durare se ad esempio la chiudo in un barattolo? finchè non ammuffisce

    Volevo utilizzarla per unire due pezzi di un vecchio arcolaio la cui area di incollaggio è di circa 2mmx20mm? E' forse meglio affidarsi ad una vinilica anche se i pezzi non sono soggetti a tensioni? io la userei

    Qualsiasi consiglio, anche i più scontati e apparentemente inutili sono ben accetti.
    Grazie

    ricordati di non superare i 70 gradi a bagnomaria e la densità deve essere paragonabile a quella dell'olio di semi
    se funziona è vecchio

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    • #3
      Grazie per i preziosi consigli

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      • #4
        io la colla a caldo la uso spesso.Uso quella inperline e non la metto a bagno prima,non occorre più,lo si faceva con la colla a bacchette di una volta(molto più buona,ma è introvabile).Normalmente si usa con la classica pentola doppia a bagnomaria.Una scorciatoia funzionante è quello usato dagli intarsiatori francesi,che io da buon zeneise ho addottato.Non scaldo a bagnomaria ma mi sono costruito una specie di fornello usando come riscaldatore una lampadina da 100watt.Sono quattro pezzi di multistrato di recupero tagliati e montati a piramide tronca e un pezzo sul fondo.Il tutto ricoperto di lamierino recuperato da una vecchia latta da diluente e fissato con semenzine.Un portalampada con ghiera in ceramica( non vanno bene i portalampada di plastica per ovvi motivi)L'imboccatura è richiusa con lamierino lasciando un foro della misura del pentolino in modo da trattenere il calore.Basterà mettere acqua e perline nella giusta dose nel pentolino e infilarlo nel fornello non facendo toccare la lampadina.Il calore riuscirà a tenere sempre sciolta la colla al punto giusto senza il problema della condensa dell'acqua in continua ebollizione e poi un fornello elettrico consuma moltissimo mentre la lampadina è più risparmiosa e difficilmente ti può far bollire la colla.Basterà ohgno tanto aggiungere un pò d'acqua per tenere la colla alla viscosità giusta.Provare per credere.
        (l'idea la presi dal mio perduto libro:"il libro dell'intarsiatore" che un grave incendio mi distrusse sic!)

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        • #5
          sai che la soluzione del fornello a ... lampada mi ha incuriosito? Nn hai qualche foto da girare per meglio comprendere la struttura?

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          • #6
            trucco della lampadina

            Si iltrucco della lampadina sembra geniale, sarebbe veramente un grande aiuto avere informazioni in più.

            Attendiamo fiduciosi

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            • #7
              Originariamente inviato da tarlo Visualizza il messaggio
              io la colla a caldo la uso spesso.Uso quella inperline e non la metto a bagno prima,non occorre più,lo si faceva con la colla a bacchette di una volta(molto più buona,ma è introvabile).
              è vero, io ne ho ancora 2 o 3 etti ma per uno che non l'ha mai usata consiglierei di fare come sifaceva una volta per prendere confidenza per evitare che si sciolga solo in parte e sul fondo fomi dei grumi, poi una volta presa confidenza può fare come si trova meglio
              se funziona è vecchio

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              • #8
                fornello.jpgnon ho una foto al momento del fornello perchè in questo momento l'ho usatop da un altra parte.Lo metterò in seguito.Ho fatto un rozzo disegno con paint.Spero sia capibile.Le dimensioni sono personizzabili a seconda del pentolino che si voglia adoperare.Io uso un pentolino di acciaio inossidabile pagato 4 euro.é tondo e ha una comoda maniglia.Tutto il resto del materiale è di recupero.In poco tempo il fornello è bello pronto a funzionare e sono anni che adopero questo sistema senza problemi.Chiedetemi se volete ancora qualche spiegazione in più.A dimenticavo,il cavo è recuperato da un vecchio ferro da stiro rotto.Ilcavetto è rivestito di calza,ed è adatto per il calore.Per fissare rapidamente il portalampade di metallo basterà creare una ghiera con del fil di ferro con una asoletta in fondo per fissarlo con una vite.Il fil di ferro è comodo perchè si può tirare su o giù per avere la distanza giusta,in modo di non scontrare mai la lampadina col pentolino.Attenzione a non versare acqua all'interno perchè la lampadina calda salta all'istante.Comunque non c'è pericolo perchè le mani non entrano mai in contatto con la parte elettrica e poi il legno è isolante.Un interrutore fiisato sul fianco è molto comodo.Volendo si può usare un temporizzatore per anticipare lo scioglimento della colla un pò prima di entrare a lavorare per non dovere poi attendere il tempo di scioglimento.

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