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progetto gazebo

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  • progetto gazebo

    devo realizzare un gazebo in legno in giardino,misure 4x3 circa.
    per il discorso tetto e copertura dobbiamo ancora decidere se 2 o 4 falde e guaina ardesiata o pannelli con finte tegole.

    mi sono rivolto a voi perchè ho un dubbio sul tetto.
    ipotizziamo un 2 falde,ecco non vorrei realizzare il classico "triangolo" perchè la casa è moderna



    ma una cosa cosi



    anche se questo è a 4 falde.

    qualcuno di voi può darmi qualche consiglio?

  • #2
    IL SECONDO postato se non ci metti dei tiranti in ferro, spancia ai lati.
    io una x di ferro gliela metterei. al posto del triangolo in legno , fai solo le falde in legno e poi unisci le punte con un tirante in ferro.
    oggi la grecia, domani il mondo.
    il tempo smetterà di essere denaro, tornerà sacro.sigpic

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    • #3
      ho trovato gli spunti giusti.
      sarà cosi



      con al posto del tirante in acciaio un bel trave tipo cosi



      con pilastri in muratura e finitura del primo però,è molto bello bianco e da quel tocco di moderno anche alla classica capriata!
      quando parte il lavoro vi aggiorno.
      grazie per la risposta

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      • #4
        ho realizzato il mio con la tecnica del primo che hai postato (non proprio perchè quello sembra debba essere il tetto di una casa di alta montagna).
        l'ultimo che hai postato,se lo facessi al mio paese,con quelle colonne in muratura aumenterebbero la cubatura della casa.
        comunque va a gusti,a me piacciono quelli a 2 falde in legno con le tegole,marsigliesi o coppi che siano.
        stupido è chi stupido lo fa'
        ALFIANO NATTA il centro del mondo!!!

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        • #5
          Se adotti questo tipo di soluzione non poggiare il monaco sulla catena, come è nella seconda fotografia
          Davide

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          • #6
            Originariamente inviato da tecnik79 Visualizza il messaggio
            Se adotti questo tipo di soluzione non poggiare il monaco sulla catena, come è nella seconda fotografia
            Tu hai dimistichezza nelle strutture in legno? Ti chiedo questo perchè correi farti una domanda, magari in pv.!!!

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            • #7
              Originariamente inviato da francesco.c Visualizza il messaggio
              Tu hai dimistichezza nelle strutture in legno? Ti chiedo questo perchè correi farti una domanda, magari in pv.!!!
              Più di qualcosa l' ho realizzata se posso esserti di aiuto come no. Domanda pure.
              Davide

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              • #8
                grazie per il consiglio.
                immagino sia per via del peso,sicuramente con il tempo scende.
                o c'è qualche altro motivo?

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                • #9
                  non è che con il tempo scende, andrebbero calcolati pesi permanenti (tegole, coibentazione,ecc..) poi i carichi accidentali (vento, neve, ecc..) in base a questo viene fuori la sezione del puntone. Il puntone va messo sulla catena e non tra catena e pilastro, in quanto già con il peso stesso il puntone è spingente e si rischia di mandare giù i pilastri di qualunque materiale essi siano e quindi ecco il compito della catena. Il monaco va soltanto incravattato alla catena soltanto per non farlo svirgolare cioè cercare di farlo rimanere perpendicolare il più possibile alla catena
                  Davide

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                  • #10
                    capito!
                    grazie mille

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                    • #11
                      il monaco si può tranquillamente eliminare... anzi sinceramente non ho mai capito a che serve.. basta incastrare i travi tra di loro. poi che poggi o meno figuriamoci. e del tutto scarirato. il peso si va a scaricare sui pilastri con due frecce che partono dal centro del colmo e spingono sui pilastri.. quindi non serve a niente . forse solo estetica.
                      l'importante è collegare bene i travi e fare il famoso triangolo.... poi se sono lunghi i triangoli, si può intralicciare , per così dire la capriata...
                      Ultima modifica di vito; 26-04-2012, 22:14.
                      oggi la grecia, domani il mondo.
                      il tempo smetterà di essere denaro, tornerà sacro.sigpic

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                      • #12
                        Il monaco ha la funzione di ammortizzatore. Ammortizza i carichi permanenti ed i carichi accidentali (vento,pioggia,neve). Questo è il mio modesto parere!!!

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                        • #13
                          La particolare geometria a triangolo della capriata fa si che sulle murature vengano trasmessi soli carichi verticali.Lo schema statico è sempre completato dalla presenza del monaco che impedisce di fatto ai puntoni di venire direttamente a contatto tra loro con tagli a "becco di flauto" che non garantiscono il contatto lungo tutta la superficie provocando così un sensibile aumento della sollecitazione unitaria. L'inserimento del monaco permette dunque che le estremità dei puntoni vengano tagliate ad angolo retto e garantisce, con i suoi piccoli spostamenti, l'aderenza perfetta tra le superfici, per questo motivo il monaco non si appoggia alla catena ma è collegato ad essa tramite una staffa in ferro che consente al monaco stesso di rimanere nel piano. Lo schema descritto con puntoni, monaco e catena viene adoperato per luci fino ai 7 m.Per luci comprese tra i 7 m e i 12 m i puntoni assumono lunghezza considerevole e per questo motivo sono necessari degli appoggi intermedi, denominati saette. Le saette sono poste a distanza di 1/3 dal colmo, misurata in direzione assiale ai puntoni e, disposte in maniera inclinata, calettate ai puntoni e al monaco. Data la loro disposizione sono pertanto sollecitate a compressione e le loro azioni si scompongono nei punti in cui sono calettate al monaco che pertanto sarà sottopostoa trazione. Tale tipo di capriata composta da puntoni, monaco, catena e saette prende il nome di capriata "palladiana".Per luci comprese tra i 12 m e i 15 m si utilizza la capriata denominata "composta" che è costituita da due puntoni, due sottopuntoni, tre monaci, una catena e una sottocatena
                          Davide

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                          • #14
                            Originariamente inviato da tecnik79 Visualizza il messaggio
                            La particolare geometria a triangolo della capriata fa si che sulle murature vengano trasmessi soli carichi verticali.Lo schema statico è sempre completato dalla presenza del monaco che impedisce di fatto ai puntoni di venire direttamente a contatto tra loro con tagli a "becco di flauto" che non garantiscono il contatto lungo tutta la superficie provocando così un sensibile aumento della sollecitazione unitaria. L'inserimento del monaco permette dunque che le estremità dei puntoni vengano tagliate ad angolo retto e garantisce, con i suoi piccoli spostamenti, l'aderenza perfetta tra le superfici, per questo motivo il monaco non si appoggia alla catena ma è collegato ad essa tramite una staffa in ferro che consente al monaco stesso di rimanere nel piano. Lo schema descritto con puntoni, monaco e catena viene adoperato per luci fino ai 7 m.Per luci comprese tra i 7 m e i 12 m i puntoni assumono lunghezza considerevole e per questo motivo sono necessari degli appoggi intermedi, denominati saette. Le saette sono poste a distanza di 1/3 dal colmo, misurata in direzione assiale ai puntoni e, disposte in maniera inclinata, calettate ai puntoni e al monaco. Data la loro disposizione sono pertanto sollecitate a compressione e le loro azioni si scompongono nei punti in cui sono calettate al monaco che pertanto sarà sottopostoa trazione. Tale tipo di capriata composta da puntoni, monaco, catena e saette prende il nome di capriata "palladiana".Per luci comprese tra i 12 m e i 15 m si utilizza la capriata denominata "composta" che è costituita da due puntoni, due sottopuntoni, tre monaci, una catena e una sottocatena
                            e facciamo il famoso traliccio di cui parlavo..ma il taglio a flauto non è necessario per far intestare i travi alla sommità.. ci sono una miriade di incastri altrettanto validi.. forse di realizzazione più laboriosa, ma validi. senza avere quel pezzo di palo impiccato che non è mica tanto bello da vedere. parere mio.

                            riguardo all'ammortizzare le sollecitazioni straordinarie non sono tanto daccordo. la struttura deve essere a triangolo rigido. deve scaricare sui pilastri , in verticale, tutta la forza. se dovesse avere sollecitazioni orizzontali non deve fare effetto trapezio . non si deve muovere punto. ma anche con il monaco, se esso è lagato alla base, non è che il legno si comprime poi più di tanto quindi lo trovo solo brutto e inutile.

                            un tipo di incastro che lo sostituisce alla grande è l'incastro a mezzo legno con viti passanti o chiave di legno passante. offre molta più resistenza perchè il legno si intesterebbe testa contro testa ma non scivola in alto perchè chiavato....
                            oggi la grecia, domani il mondo.
                            il tempo smetterà di essere denaro, tornerà sacro.sigpic

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                            • #15
                              Originariamente inviato da vito Visualizza il messaggio
                              e facciamo il famoso traliccio di cui parlavo..ma il taglio a flauto non è necessario per far intestare i travi alla sommità.. ci sono una miriade di incastri altrettanto validi.. forse di realizzazione più laboriosa, ma validi. senza avere quel pezzo di palo impiccato che non è mica tanto bello da vedere. parere mio.

                              riguardo all'ammortizzare le sollecitazioni straordinarie non sono tanto daccordo. la struttura deve essere a triangolo rigido. deve scaricare sui pilastri , in verticale, tutta la forza. se dovesse avere sollecitazioni orizzontali non deve fare effetto trapezio . non si deve muovere punto. ma anche con il monaco, se esso è lagato alla base, non è che il legno si comprime poi più di tanto quindi lo trovo solo brutto e inutile.

                              un tipo di incastro che lo sostituisce alla grande è l'incastro a mezzo legno con viti passanti o chiave di legno passante. offre molta più resistenza perchè il legno si intesterebbe testa contro testa ma non scivola in alto perchè chiavato....
                              Infatti il monaco non va appoggiato sulla catena ma incravattato per far si che avendo sollecitazioni anche quelle straordinarie " perchè ci sono e ci saranno" , il monaco scende per via di queste. Essendo incravattato è libero di muoversi in verticale, quindi se ha una piccola torsione ecco il lavoro della cravatta, cioè di non farlo torcere e farlo rimanere perpendicolare alla catena, perchè se ce torsione c'è momento, e se c'è momento c'è rotazione questa è fisica. Poi se mi parli di estetica è un' altra cosa e ti do ragione però il monaco va messo
                              Davide

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                              Sto operando...
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