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Sega a Telaio

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  • Sega a Telaio

    C'è differenza di taglio tra una sega a telaio ed un segaccio normale?
    O più semplicemente, quando si usa quella a telaio? Ciao grazie
    Roberto.

  • #2
    Roberto, posso dirti per quello che ne so, che le seghe a telaio ce ne sono di vari tipi, la differenza sta nella lama, ad esempio prendiamo lo spunto dalla lama della sega a nastro.
    Ricordo che mio padre con la sega a telaio a lama sottile faceva le sagome, con quella più larga tagliava anche i tenoni.
    Ad esempio con la sega a telaio se devi tagliare un tronco spesso, non puoi farlo in unica passata, dovrai ruotare sempre il legno in quanto non hai corsa a sufficenza per il fatto del telaio che è a forma di H.
    Col segaccio non hai limiti di spessore e nemmeno di larghezza, perchè è fatto solo di lama e manico.

    Ma c'è sicuramente qualche amico che saprà darti risposte più precise.
    rimanere allievo é il segreto di ogni maestro. J.S.
    L'Arte è la parte nobile di ognuno di noi che non è ostaggio nè del tempo nè del denaro

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    • #3
      Originariamente inviato da Toto Visualizza il messaggio
      Roberto, posso dirti per quello che ne so, che le seghe a telaio ce ne sono di vari tipi, la differenza sta nella lama, ad esempio prendiamo lo spunto dalla lama della sega a nastro.
      Ricordo che mio padre con la sega a telaio a lama sottile faceva le sagome, con quella più larga tagliava anche i tenoni.
      Ad esempio con la sega a telaio se devi tagliare un tronco spesso, non puoi farlo in unica passata, dovrai ruotare sempre il legno in quanto non hai corsa a sufficenza per il fatto del telaio che è a forma di H.
      Col segaccio non hai limiti di spessore e nemmeno di larghezza, perchè è fatto solo di lama e manico.

      Ma c'è sicuramente qualche amico che saprà darti risposte più precise.

      infatti(mi correggano gli esperti se sbaglio),le seghe a telaio consentivano e consentono la rotazione della lama per il taglio lungovena di assi non eccessivamente larghe (limite imposto dalla forma del telaio
      per i tenoni,esiste anche la variante a lama senza possibilita' di rotazione,progenitrice del saracco a costola
      per i sagomati,le voltine o seghe a telaio con lama molto stretta consentono,nel limite del telaio,tagli sagomati sul bordo delle assi
      col segaccio o saracco invece, come giustamente dice toto,non ci sono limiti di larghezza delle tavole,data l'assenza del telaio
      di contro,il taglio è a mio avviso + preciso con le telaio,in quanto il telaio stesso non consente una eccessiva flessione della lama
      una curiosita'..con le voltine si posson fare tagli sagomati molto stretti di curvatura anche in alti spessori,cosa negata agli alternativi come perpendicolarita' di taglio e su tavole molto grandi,tali da non consentirne il passaggio su una sega a nastro


      ciao
      cosi' per me,altrimenti per altri,comunque per tutti
      ciao
      Luciano

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      • #4
        aggiungo.
        esiste una sega a telaio dove la lama sta al centro del telaio. in uso fino fino a qualche decennio fa proprio per stavolare. monta una lama simile alla nastro e ci vuole ungran manico a mandarla perchè la si usa in due, uno sotto il tronco e uno sopra.
        io ne ho provata una ed è una fatica boia.
        oggi la grecia, domani il mondo.
        il tempo smetterà di essere denaro, tornerà sacro.sigpic

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        • #5
          Originariamente inviato da vito Visualizza il messaggio
          aggiungo.
          esiste una sega a telaio dove la lama sta al centro del telaio. in uso fino fino a qualche decennio fa proprio per stavolare. monta una lama simile alla nastro e ci vuole ungran manico a mandarla perchè la si usa in due, uno sotto il tronco e uno sopra.
          io ne ho provata una ed è una fatica boia.

          verissimo,le usavano i segantini,cioè gente che preparava tavole e panconi stavolando i tronchi ,quando ancora non esistevano le segherie vere e proprie o dove non era possibile utilizzare seghe meccaniche....
          certe erano alte fino ad un paio di metri..
          cosi' per me,altrimenti per altri,comunque per tutti
          ciao
          Luciano

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          • #6
            Originariamente inviato da vito Visualizza il messaggio
            aggiungo.
            esiste una sega a telaio dove la lama sta al centro del telaio. in uso fino fino a qualche decennio fa proprio per stavolare. monta una lama simile alla nastro e ci vuole ungran manico a mandarla perchè la si usa in due, uno sotto il tronco e uno sopra.
            io ne ho provata una ed è una fatica boia.
            Forse sbaglio ma qui nel forum mi sembra che Alberto (Pitu) ne avesse fatta una!

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            • #7
              Credo l'avesse realizzata anche Giuliano
              Alex

              I Miei Lavori

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              • #8
                [QUOTE=ENTENDIDO;18406]infatti(mi correggano gli esperti se sbaglio),le seghe a telaio consentivano e consentono la rotazione della lama per il taglio lungovena di assi non eccessivamente larghe (limite imposto dalla forma del telaio
                per i tenoni,esiste anche la variante a lama senza possibilita' di rotazione,progenitrice del saracco a costola
                per i sagomati,le voltine o seghe a telaio con lama molto stretta consentono,nel limite del telaio,tagli sagomati sul bordo delle assi
                col segaccio o saracco invece, come giustamente dice toto,non ci sono limiti di larghezza delle tavole,data l'assenza del telaio
                di contro,il taglio è a mio avviso + preciso con le telaio,in quanto il telaio stesso non consente una eccessiva flessione della lama
                una curiosita'..con le voltine si posson fare tagli sagomati molto stretti di curvatura anche in alti spessori,cosa negata agli alternativi come perpendicolarita' di taglio e su tavole molto grandi,tali da non consentirne il passaggio su una sega a nastro

                Quindi se volessi stavolare dei tronchi diam. 30 cm h. 1 mt. potrei ruotare la sega in orizzontale (mantenendo chiaramnete sempre la lama nel senso verticale) e proseguire il taglio lungo vena. Ho capito bene? E' importante per me sapere questo. Sono in dirittura di arrivo praticamente sto finendo di attrezzare il mio buco e tutti i lavori che farò saranno tutti fatti a mano, sia perchè adoro lavorare a mano sia perchè ho problemi di spazio ma sono dolcemente obbligato a lavorare con utensili a mano, dalla stavolatura (importantissima per me per questo chiedo delucidazione sulla sega a telaio) alla piallatura, all'intaglio e finitura. Non so se mi sono capito!

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                • #9
                  Originariamente inviato da Numero sei Visualizza il messaggio

                  Quindi se volessi stavolare dei tronchi diam. 30 cm h. 1 mt. potrei ruotare la sega in orizzontale (mantenendo chiaramnete sempre la lama nel senso verticale) e proseguire il taglio lungo vena. Ho capito bene? E' importante per me sapere questo.
                  La teoria è quasi giusta. In realtà nella sega a telaio la lama va inclinata quel tanto che basta per far passare il telaio. Impugnarla a 90° rispetto alla lama mi sembra difficile.
                  Credo però che non sia comunque una impresa semplice stavolare in quel modo, in realtà l'attrezzo manuale adatto allo scopo sarebbe quello suggerito da Vito, ma non saprei dirti se esistano ancora ed in che dimensioni.

                  Ciao
                  Alberto

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                  • #10
                    Originariamente inviato da Numero sei Visualizza il messaggio
                    Originariamente inviato da ENTENDIDO Visualizza il messaggio
                    infatti(mi correggano gli esperti se sbaglio),le seghe a telaio consentivano e consentono la rotazione della lama per il taglio lungovena di assi non eccessivamente larghe (limite imposto dalla forma del telaio
                    per i tenoni,esiste anche la variante a lama senza possibilita' di rotazione,progenitrice del saracco a costola
                    per i sagomati,le voltine o seghe a telaio con lama molto stretta consentono,nel limite del telaio,tagli sagomati sul bordo delle assi
                    col segaccio o saracco invece, come giustamente dice toto,non ci sono limiti di larghezza delle tavole,data l'assenza del telaio
                    di contro,il taglio è a mio avviso + preciso con le telaio,in quanto il telaio stesso non consente una eccessiva flessione della lama
                    una curiosita'..con le voltine si posson fare tagli sagomati molto stretti di curvatura anche in alti spessori,cosa negata agli alternativi come perpendicolarita' di taglio e su tavole molto grandi,tali da non consentirne il passaggio su una sega a nastro

                    Quindi se volessi stavolare dei tronchi diam. 30 cm h. 1 mt. potrei ruotare la sega in orizzontale (mantenendo chiaramnete sempre la lama nel senso verticale) e proseguire il taglio lungo vena. Ho capito bene? E' importante per me sapere questo. Sono in dirittura di arrivo praticamente sto finendo di attrezzare il mio buco e tutti i lavori che farò saranno tutti fatti a mano, sia perchè adoro lavorare a mano sia perchè ho problemi di spazio ma sono dolcemente obbligato a lavorare con utensili a mano, dalla stavolatura (importantissima per me per questo chiedo delucidazione sulla sega a telaio) alla piallatura, all'intaglio e finitura. Non so se mi sono capito!
                    a parte i litri di sudore persi a fare un tale lavoro,quelle da me descritte si usano per il lavoro di falegnameria vero e proprio,mentre la sega suggerita da vito è quella adatta a stavolare....ma non so fino a che punto non ti convenga caricare il tronco in macchina e passare un momentino in una segheria....conservando le forze per i successivi passi
                    è solo un suggerimento eh!
                    ciao
                    cosi' per me,altrimenti per altri,comunque per tutti
                    ciao
                    Luciano

                    Commenta


                    • #11
                      Un saluto a tutti gli amici.

                      La sega a telaio è uno dei cardini della falegnameria, gli usi e le tipologie sono molteplici e possono far fronte a tutte le esigenze di taglio.
                      Io ne ho parecchie (almeno una decina) e le uso correntemente, addirittura per troncare tavoloni da 80, ho visto tagliare e ho tagliato tenoni da 25 cm con una precisione ottima, code di rondine senza problemi,e tanto tanto altro............... fino alle pezze di pecorino di tutte le signore del vicinato.

                      IL fatto di avere la lama vincolata da entrambi i lati rende il sistema alquanto efficiente.

                      Un uso nel quale era ed è assolutamente insostituibile è quando si devono fare mortase aperte su mobili ( es. sostituzione ad innesto di un piede su un mobile gia assemblato, capita spesso nel restauro ) in questo specifico caso lavorando in coppia si ottengono tagli di elevatissima precisione, si traccia da entrambi i lati e ci si dispone uno a spingere e uno a tirare ognuno prestando attenzione al proprio lato, tenedo con una mano il telaio e l'altra la lama in modo da forzarla a seguire perfettamente il tratto, in questo modo si facevano tutte parti sagomate quando ancora non c'erano le seghe a nastro (men che i seghetti alternativi)

                      Piu facile farsi che a spiegarsi.

                      Ecco le mie


                      Ciao, a presto
                      Michele

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                      • #12
                        splendido assortimento, Michele!

                        ps

                        una curiosita',nella terza foto noto la presenza di una tenaglia da maniscalco,precisamente quella per levare i vecchi ferri mentre le punte alle estremita' dei manici servono a tenere in posizione il ferro rovente sullo zoccolo...o mi sbaglio?
                        ciao
                        cosi' per me,altrimenti per altri,comunque per tutti
                        ciao
                        Luciano

                        Commenta


                        • #13
                          Michele, grazie!! Guardando quelle immagini, sento l'odore della bottega di mio papà, bei ricordi!!

                          P.S. Quelle lame si trovano ancora?
                          rimanere allievo é il segreto di ogni maestro. J.S.
                          L'Arte è la parte nobile di ognuno di noi che non è ostaggio nè del tempo nè del denaro

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                          • #14
                            Originariamente inviato da ENTENDIDO Visualizza il messaggio
                            a parte i litri di sudore persi a fare un tale lavoro,quelle da me descritte si usano per il lavoro di falegnameria vero e proprio,mentre la sega suggerita da vito è quella adatta a stavolare....ma non so fino a che punto non ti convenga caricare il tronco in macchina e passare un momentino in una segheria....conservando le forze per i successivi passi
                            è solo un suggerimento eh!
                            ciao
                            C'è da dire che il falegname che conosco è sempre un pò titubante a tagliarmi i tronchi che gli porto, tra l'altro sono piccoli, vere sciocchezze (ha quasi timore),hai voglia a spiegargli di avvitare una tavola fissa al tronco in modo da fargli da guida macchè. Il fatto è che vorrei essere semplicemente autosufficiente e in questo caso sono alla ricerca del modo migliore per stavolare mi dispiace un pò che non ci sia nessuno che lo abbia fatto manualmente (cavolo! deve essere proprio una faticata).

                            Michele grande! hai le seghe quelle con il cordino, visto che le hai usate (non ho capito se per stavolare) che ne dici è fattibile la stavolatura di pezzi piccoli non più lunghi di un metro?

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                            • #15
                              Non vorrei sbagliare ma credo che Giuliano aveva fatto una sega a telaio con lama centrale per stavolare.
                              rimanere allievo é il segreto di ogni maestro. J.S.
                              L'Arte è la parte nobile di ognuno di noi che non è ostaggio nè del tempo nè del denaro

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