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Risvegli

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  • Risvegli

    Ruspando tra le cose di mio cognato e' venuta fuori una pialla economicissima con soluzioni tanto economiche quanto orrende.
    Non ho fatto foto che al cuneo e al manico posteriore(scusatemi ma non so come si chiama esattamente)realizzato addirittura in plastica.
    Ma a me piace far rivivere le cose abbandonate e quindi ho passato qualche ora a cercare di rendere l'oggetto oltre che meno brutto anche un tantinello funzionale.
    Via il cuneo, via il manico-moplen, via la lama che si arricciava a guardarla, via il chiodaccio arrugginito per far retrocedere il gruppo di taglio.
    Il cuneo l'ho fatto in rovere assieme al manico posteriore(copiandolo spudoratamente da quello in plastica)
    Poi ho trovato una lama da 52mm (l'originale era da 50 cosi' poteva ballare un po' di qui e un po' di li) perfetta per la bocca da 52,5.
    Lama spessa al tagliente circa 38decimi che non e' poco.
    Spianata la suola con grane sino alla 400, una mano di impregnante ed una di cera d'api.
    Ed eccola qui in tutto il suo ehm...splendore.
    Un caro saluto a tutti.

    Aronne
    File allegati

  • #2
    Bel lavoro Aronne.
    Alberto

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    • #3
      Ottimo recupero
      Alex

      I Miei Lavori

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      • #4
        Mi hai sostituito il magico MOPLEN degli anni 60!!!. Ricordo ancora lo spot publicitario del grande Gino Bramieri " E mo! e mo! e Mo Moplen!. Correva l'anno 1972

        P.S.
        Hai fatto bene a sostituire il Moplen con il ROVERE! Il legno è sempre il legno.

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        • #5
          Bel lavoretto, ma non ci hai detto come pialla.
          Che impressione ne hai?

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          • #6
            Originariamente inviato da SM79 Visualizza il messaggio
            Bel lavoretto, ma non ci hai detto come pialla.
            Che impressione ne hai?
            Non ho mai piallato niente di serio e possiedo solo un'altra pialla piu' o meno come quella li' ed una sponderuola economica.
            Mi manca la competenza per esprimere un parere.
            Qualche truciolo lo produce, come quelli in foto nati da un pezzetto di abete piallato di costa.
            Di qui a poter dire se una pialla funge bene ce ne corre..............
            Grazie per l'interesse.
            Aronne

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            • #7
              Bel lavoro, hai dato nuova vita all'attrezzo

              Per vedere se funge bene questo tpo di pialla dovrebbe avere la bocca quasi chiusa (non più di 5 decimi, direi) e riuscire a produrre trucioli sottilissimi e morbidi.
              E' fondamentale un tagliente diritto e squadrato.

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              • #8
                Originariamente inviato da ac445ab Visualizza il messaggio
                Bel lavoro, hai dato nuova vita all'attrezzo

                Per vedere se funge bene questo tpo di pialla dovrebbe avere la bocca quasi chiusa (non più di 5 decimi, direi) e riuscire a produrre trucioli sottilissimi e morbidi.
                E' fondamentale un tagliente diritto e squadrato.
                La pialla ha infatti una bocca strettissima(nessuno deve mai averle spianato la suola, visto che ad occhio non era mai stata usata) ed il ferro era solo un filino fuori squadro e s'e' beccato una passatina "umida" con la mola a secco.
                Piuttosto una boccuccia si' strettina poneva qualche problema di intasamento quasi completamente risolto con l'accorciamento del cuneo e la carteggiatura finissima di ogni cosa all'interno della bocca.
                Per quanto concerne i trucioli sottilissimi et morbidi ho il problema della regolazione della profondita' di taglio;o troppo o niente: smartello come i sette nani ma non riesco a trovare una posizione soddisfacente.
                Il ferro sembra carino, c'e' scritto hirsch o qualcosa che suona cosi' e c'e' pure disegnato sopra un cervo con un grosso palco.
                Di sicuramente inadeguato c'e' solo il "manico".
                Ma quello non posso cambiarlo.
                Grazie.

                Aronne

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                • #9
                  Bravo Aronne, è sempre bello ridar vita a vecchi attrezzi.
                  bel lavoro
                  Marco

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                  • #10
                    Se la suola è spianata e il tagliente diritto, non dovresti avere particolari problemi.
                    Per regolare il ferro preferisco utilizzare un martelletto leggero e picchiare sul bordo del ferro (o lateralmente). Blocco il cuneo col ferro che ancora non morde e comincio a dare colpetti leggeri sulla lama. Ad ogni colpo di martello provo a piallare, fino a che non cominciano a formarsi i primi sottili trucioli.
                    A questo stadio è facile capire se il tagliente esce storto (morderà solo da un lato) e aggiustarlo con qualche colpetto laterale.Un colpo secco (non fortissimo) sul cuneo e la pialla dovrebbe fungere al meglio.

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                    • #11
                      Ottimo restauro Aronne, far rivivere cose da tempo inutilizzate ha un fascino tutto particolare.

                      Pasquale.
                      Ciao
                      Pasquale
                      Molto spesso è salutare e distensivo provarci si spera quanto prima riuscirci, grazie a questo forum!

                      Commenta


                      • #12
                        Bellissima Aronne! E che trucioli !

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                        • #13
                          Grazie ragazzi per i consigli e gli apprezzamenti.
                          Non aver mai lavorato il legno e non avere mai nessuno dietro le spalle che ti impedisca di fare castronerie e' esperienza a volte frustrante.
                          Per fortuna ci siete voi, con la vostra pazienza,competenza, esperienza ed umilta'.
                          E di questo vi ringrazio tutti ed indistintamente.

                          Aronne

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                          Sto operando...
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