Mi è accaduto almeno in un paio di occasioni che,dopo averli restaurati e rifiniti, una volta portati in casa, i mobili si aprissero in svariate parti a causa del clima più secco dell'abitazione riscaldata. Ricordo che proprio nel cassettone Luigi XVI dovetti rimetterci mano per una vera apertura sul fianco sinistro. Il tutto dopo aver prestato attenzione ad usare frammenti di legno antico e quindi ben stagionato e dopo aver rinforzato il retro con robusta stoffa opportunamente incollata e cammuffata. A voi è mai accaduto? Ci sono rimedi? Saluti .Paolo
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il restauro e i riscaldamenti domestici
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Bel problema...
A me fortunatamente non è mai successo, ma, da quel che so, oltre al clima secco che potresti avere in casa (non è che il mobile è posizinato davanti ad un calorifero), molto dipende dalla differenza climatica tra il luogo dove lo hai restaurato e quella che è stata poi la sua collocazione definitiva.
Tutti gli esperti consigliano di far ambientare il legno tra una lavorazione e l'altra e prima delle finitura, ma come poi minimizzare i danni provocati nel trapasso dal lab-garage (solitamenete freddo e spesso umido) alle nostre case con clima simil tropicale, non ne ho la più pallida idea; o meglio si, basterebbe diminuire la temperatura ed aumentare i maglioni
Ciao
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Ciao Paolo, giusto perchè forse ti interessa anche la casistica ti dico che non mi è mai accaduto forse perchè ancora avrò realizzato al massimo una decina di "restauri". Tieni presente però che ho sempre lavorato i mobili in estate perchè mi piace "picatiare" all'aperto. Sicuramente se il legno si muove o addirittura spacca è un fatto di temperatura ed umidità (penso). Ma ascolta i pareri più autorevoli del mio.FRANCO
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Originariamente inviato da Christian Visualizza il messaggioBel problema...
A me fortunatamente non è mai successo, ma, da quel che so, oltre al clima secco che potresti avere in casa (non è che il mobile è posizinato davanti ad un calorifero), molto dipende dalla differenza climatica tra il luogo dove lo hai restaurato e quella che è stata poi la sua collocazione definitiva.
Tutti gli esperti consigliano di far ambientare il legno tra una lavorazione e l'altra e prima delle finitura, ma come poi minimizzare i danni provocati nel trapasso dal lab-garage (solitamenete freddo e spesso umido) alle nostre case con clima simil tropicale, non ne ho la più pallida idea; o meglio si, basterebbe diminuire la temperatura ed aumentare i maglioni
Ciao
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Molto influisce anche che il legno essendo "vivo" subisca nel tempo e con variazioni di clima , restringimenti e dilatazioni.
Se queste non vengono calcolate la forza delle tensioni interne spaccano per farsi strada.
In parole povere dobbiamo lasciare lo spazio di movimento al legno.
Colla , chiodi e viti molte volte sono la causa di questi danni.
ciaoRoberto
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Fare e disfare è .......................tutto un lavorare.
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Originariamente inviato da woodfish Visualizza il messaggioMolto influisce anche che il legno essendo "vivo" subisca nel tempo e con variazioni di clima , restringimenti e dilatazioni.
Se queste non vengono calcolate la forza delle tensioni interne spaccano per farsi strada.
In parole povere dobbiamo lasciare lo spazio di movimento al legno.
Colla , chiodi e viti molte volte sono la causa di questi danni.
ciao
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