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Affilatura ferro Veritas

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  • Affilatura ferro Veritas

    Salve ragazzi,

    Sono un felice possessore di una pialla Veritas LAS (Low Angle Smoothing), che ho recentemente comprato.
    Per timore di dover perdere una giornata intera per affilare la lama, non avendo strumenti di qualitá per l'affilatura, l'ho usata fino a che praticamente non piallava piú.

    'Acciaio A2...Maronna mia questo dev'essere difficilissimo e durissimo da affilare'...pensavo fra me e me...

    Quindi prendo la mia Eclipse, collocando la lama, marco con l'indelebile il bevel, e velocemente acchiappo l'angolatura giusta del microbevel.

    'Sto ferro dev'essere proprio duro, fammi cominciare con la carta vetrata 80 e vedo cosí come si comporta'...penso...

    E cosi, vado di muscoli e comincio a strusciare la lama sulla carta, vigorosamente e facendo molte passate, senza timori, perché sicuro che la durezza della lama non offrirá una affilatura facile...

    Per curiositá, e sicuro che tanto il microbevel sia praticamente rimasto intatto, do una occhiata a come stanno andando le cose..

    SORPRESA!

    Quasi mi mangio tutto il bevel!!!!!! Non ci volevo credere!Meno male che mi sono fermato!

    Praticamente é stato una operazione estremamente agevole (rispetto altri ferri che ho) di affilare questa lama, e arrivare cosí ad una affilatura a specchio, interpassando 7-8 grit di carte vetrate per carrozziere che io uso a secco, dalla 80, fino alla 6000PE.

    Credo che sia una qualitá di questo acciao, facile da affilare ma con il filo che dura parecchio.

    Per esempio, ci ho messo di piú ad affilare una lama Sweetheart, e moooolto di piu ad affilare una lama di una piccola block (tipo 110) di una pialla indiana.

    Voi che mi dite ragazzi, quale esperienze con le varie marche di lame?

    Ciao,
    Pitu
    Un piccolo pezzetto di Bahia, Brasile

    facebook.com/penaestradapousada

  • #2
    Albè la prossima volta inizia con grana 40 così in un paio di affilature fai fuori la lama, intanto costa poco
    Alex

    I Miei Lavori

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    • #3
      Alberto, un acciao per lame per essere buono, deve avere una sola caratteristica IMPORTANTE.
      Tenere il filo a lungo!

      Ora se l'acciaio fosse DURO come pensavi tu, si scheggerebbe dopo poco, ed addio affilatura. Più è duro, meglio si rende affilato... più è fragile. Vedi il vetro (grossomodo)

      Se l'acciaio fosse più elastico, il filo durerebbe di più, ma sarebbe più difficile da rendere affilato.

      Per assurdo, il miglio metallo a livello molecolare per fare una lama tagliente, è la ghisa... Peccato che purtroppo non regga il filo...

      I moderni acciai, sono sempre più nuovamente drogati alla ricerca di migliori prestazioni.
      L'A2 è molto buono per fare lame da pialla, ma non altrettanto buono per fare... che ne so, la testa di un martello che richiede un acciaio da botta (resistente ai colpi)
      Poi esistono quelli per trazione (es cavi in acciaio), flessione (es travi per edifici anche se queste richiedono anche altre caratteristiche), torsione (es alberi di trasmissione), attrito (es cassoni di camion per la movimentazione della terra) ecc ecc ecc.
      Un piccolo trattatino sugli acciai dato per rendere l'idea, ma che naturalmente lascia il tempo che trova dato che non sono un chimico.


      Ora una domanda la faccio io. (vale anche per gli atri utenti del forum)
      Dove trovi la carta vetrata a grana 6000?! :8
      Io qui in italia trovo solo quella della 3M (intesa quella ad umido per carrozzieri) che non supera i 2000.

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      • #4
        Alex te possino....

        Bemottone, grazie per le informazioni. Appunto é la combinazione di filo che dura, con la facilitá di affilatura...che non riuscivo a inquadrare...Io quí trovo fino alla 2500CAMI, che suppongo dovrebbe corrispondere a circa una 6000P

        Io ho visto la 1200P in Italia, e la 1200C che trovo quí é decisamente piu fina.

        Credo che in una tabella comparativa, la 1200C corrisponderebbe como granulometria a una 3000P, e la 2500C a una 6000P.

        Ora, io qui trovo agevolmente la 1200C, la 2000 e la 2500C le prendo a San Paolo.

        Ciao,
        Pitu

        Editato per aggiungere che sono della Norton. quelle che vanno dalla 1200 alla 2500 sono sensibilmente piu cari.

        http://www.norton-abrasivos.com.br/D...00000000005071

        É la T 402
        Ultima modifica di pitu; 07-02-2009, 01:19.
        Un piccolo pezzetto di Bahia, Brasile

        facebook.com/penaestradapousada

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        • #5
          bene ragazzi, oltre che mettere apposto la veritas, mi sono messo a punto una una stanley #5 vintage con ferro Sweetheart...

          Alcune foto del procedimento, guida eclipse, tutto a base di carta vetrata da carrozziere, meno che per la suola che qui trovo solo carta gialla, che va bene comunque.
          la base era praticamente perfetta, qualche problema sulla lapatura del ferro...e qualche bel trucciolo da ambe le pialle..

          ciao,
          Pitu
          File allegati
          Ultima modifica di pitu; 08-02-2009, 03:28.
          Un piccolo pezzetto di Bahia, Brasile

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          • #6
            affilatura

            Originariamente inviato da Beemot Visualizza il messaggio
            Alberto, un acciao per lame per essere buono, deve avere una sola caratteristica IMPORTANTE.
            Tenere il filo a lungo!

            Ora se l'acciaio fosse DURO come pensavi tu, si scheggerebbe dopo poco, ed addio affilatura. Più è duro, meglio si rende affilato... più è fragile. Vedi il vetro (grossomodo)

            Se l'acciaio fosse più elastico, il filo durerebbe di più, ma sarebbe più difficile da rendere affilato.

            Per assurdo, il miglio metallo a livello molecolare per fare una lama tagliente, è la ghisa... Peccato che purtroppo non regga il filo...

            I moderni acciai, sono sempre più nuovamente drogati alla ricerca di migliori prestazioni.
            L'A2 è molto buono per fare lame da pialla, ma non altrettanto buono per fare... che ne so, la testa di un martello che richiede un acciaio da botta (resistente ai colpi)
            Poi esistono quelli per trazione (es cavi in acciaio), flessione (es travi per edifici anche se queste richiedono anche altre caratteristiche), torsione (es alberi di trasmissione), attrito (es cassoni di camion per la movimentazione della terra) ecc ecc ecc.
            Un piccolo trattatino sugli acciai dato per rendere l'idea, ma che naturalmente lascia il tempo che trova dato che non sono un chimico.


            Ora una domanda la faccio io. (vale anche per gli atri utenti del forum)
            Dove trovi la carta vetrata a grana 6000?! :8
            Io qui in italia trovo solo quella della 3M (intesa quella ad umido per carrozzieri) che non supera i 2000.


            per quale motivo non usi una pietra tipo arkansas o giù di li?
            Mi interessa la tua risposta perchè da quello che ho letto non mi sembri un apprendista stregone, ma un esperto in questo campo.


            stefano
            :hurra

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            • #7
              Bravo pitu, vedo che ti sei dato alle grandi affilature, se vai avanti così il lavoro per le acciaierie è assicurato per i prossimi 50 anni.

              P.S. Ti spiego come fare a riconoscere la carta abrasiva senza leggere di che grana è.
              Basta contare le particelle di silicio che stanno dentro ad un centimetro quadro. La 6000 dovrebbe averne 6000

              Ciao Albertone, sei grande
              rimanere allievo é il segreto di ogni maestro. J.S.
              L'Arte è la parte nobile di ognuno di noi che non è ostaggio nè del tempo nè del denaro

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              • #8
                Giusto giusto i lavoretti da fare nei momenti della siesta!

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                • #9
                  Bravo pitu, che bella lastra di marmo: carrara?

                  Originariamente inviato da Toto Visualizza il messaggio
                  Bravo pitu, vedo che ti sei dato alle grandi affilature, se vai avanti così il lavoro per le acciaierie è assicurato per i prossimi 50 anni.

                  P.S. Ti spiego come fare a riconoscere la carta abrasiva senza leggere di che grana è.
                  Basta contare le particelle di silicio che stanno dentro ad un centimetro quadro. La 6000 dovrebbe averne 6000

                  Ciao Albertone, sei grande

                  Ciao
                  Pasquale
                  Molto spesso è salutare e distensivo provarci si spera quanto prima riuscirci, grazie a questo forum!

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                  • #10
                    Stefano, di esperto non ho niente!!!

                    Uso la carta vetrata perché é quello che trovo qui.

                    Totone sono arrivato a 3000....in settimana penso di riuscire a contarli tutti e ti do il responso

                    paquito...carrara...hmmm...no...marmo bianco di espirito santo...il piu economico che trovo qui...

                    Ciao,
                    pitu
                    Un piccolo pezzetto di Bahia, Brasile

                    facebook.com/penaestradapousada

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                    • #11
                      Personalmente non trovo grosse differenze nell'affilare un ferro veritas A2 da uno Veritas O1 o altra marca, nel senso che con un A2 ci metto poco di +. Su altre marche cambia poco (es Hock A2 cryo vs O1). Unica differenza sostanziale l'ho notata su ferri giapponesi (tipo i Samurai): lì sono davvero dolori e per rifare un bevel ci si mette una vita, anche su una grana grossa.

                      I ferri in A2 per le bench planes hanno sicuramente il vantaggio di tenere il filo in modo + duraturo ma, come sottolineato da Beemot, sono anche + fragili e tendono a fratturarsi se affilati con bevel troppo bassi; per questo motivo non consiglio di scendere sotto i 30° (bevel finale). Se si desidera un angolo di taglio il + basso possibile (es una block plane low angle) si può affilare il bevel principale a 20°, il bevel secondario a 5° ed aggiungere un back bevel di 5° (che ha l'unico scopo di irrobustire il tagliente); unica noia del back bevel che una volta impostato....ce lo si tiene!

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                      • #12
                        A meno che non te lo mangi tutto a suon di affilatura!... AUGURI!!!

                        Commenta


                        • #13
                          perchè non usate una mola (preferibilmente ad acqua, se ne trovano di molto economiche, specie quelle a secco che però tendono a ricuocere il metallo s3e non si sta attenti) e poi togliere il filo morto con pietre ad acqua o ad olio (arkansas, oppure agglomerate che sono ugualmente efficaci ma con un mosto molto minore) oppure la lucidatura con la pelle (cuoio) e pasta abrasiva (polish) che rendono il filo molto lucido e tagliente?
                          credo siano i modi più veloci ed efficaci per l'affiatura..

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                          Sto operando...
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