Ciao a tutti,
fino ad oggi (ieri...) ho sempre utilizzato pannelli prefiniti
per le mie realizzazioni, ma ora (dopo tutti i soldi spesi
in pialle!) e' venuto il momento di sedare la
sindrome amanuense acquisitoria tramutandola
in sindrome amanuense productiva (come insegna
il buon African-Blackwood ).
Il progetto amanuense che vorrei realizzare e' una piccola
seggiola stile tirolese per il mio pupetto.
Lo considero un buon esercizio (anche impegnativo), in
quanto c'e' da prendere la mano con diverse lavorazioni.
Proprio perche' si tratta di un esercizio, vorrei utilizzare
legno di recupero (pino-abete) che ho gia'.
Ieri ho cominciato a lavorare per realizzare il pannello
dal quale ricavero' la seduta, tramite 3 listelli giuntati di costa.
E' la prima volta che mi cimento nella giunzione di costa, quindi
vi riporto la sequenza delle operazioni (apprese dai forum e lette
sui libri):
1) Segato (a mano!) i listelli, stando molto abbondante con le lunghezze (50-60 cm!)
2) marcato a matita il verso della curvatura della venatura di testa
3) identificato il migliore accostamento della venatura sulle facce,
compatibilmente con il vincolo di mantenere il verso alternato della
venatura di testa nei listelli adiacenti
4) con i tre listelli affiancati nella loro sistemazione finale, ho tracciato
a matita un triangolone che si estende su tutte le facce degli stessi,
in modo da fissare la posizione ed evitare errori nelle fasi successive
5) ho iniziato la piallatura delle coste...e qui iniziano i dolori:
- ho usato una bench #5, vista la ridotta lunghezza dei pezzi (vabbe',
e' anche l'unica pronta che ho utile allo scopo... )
- mi sono predisposto per piallare i listelli a coppie, affiancando le coste
nella morsa del banco, facendo attenzione di tenere le tracce del triangolone all'esterno.
Qui ho subito notato che i listelli non erano perfettamente dritti, ahi, ahi...
Ho stretto la morsa e con un paio di morsetti e dei pezzetti di scarto ho fatto in
modo di serrare rigidamente fianco a fianco le coste da piallare.
- Ho iniziato la piallatura della prima coppia impugnado la pialla in modo
che la mano sinistra serrasse il pomolo anteriore, lasciano contemporaneamente
libere un paio di dita che ho tenuto sotto la suola e contro il listello per cercare
di mantenere l'ortogonalita'.
- Ho cercato di bilanciare la piallata spingendo di piu' sul pomolo all'inizio, poi
equilibrando la pressione quando la suola della pialla era completamene poggiata
sui listelli ed in uscita ho cercato di togliere forza dalla punta portandola tutta sul retro.
...non sono riuscito ad ottenere un buon accoppiamento...
Anche quando mi pareva che il truciolo uscisse continuo da entrambe le coste
sotto piallatura, in realta' provando l'accostamento a secco c'era ancora luce.
in particolare, entrambe le coste apparivano leggermente concave, quindi toccavano
ai bordi ma non al centro...
...senza perdermi d'animo, ho allora provato a squadrare i listelli uno alla volta,
armato di squadretta...
...le cose si sono un po' sistemate, ma ancora i listelli non battono tra loro in
modo perfetto e in alcuni punti la prova contro luce e' impietosa...
Di trucioli ne ho fatti un bel po' (infatti il triangolone tracciato sulle facce
e' bello "mangiato"... ), ma il risultato e' po' al di sotto delle aspettative,
nel senso che non mi illudevo di riuscire al primo colpo, pero' credevo fosse
un po' meno critica la piallatura di costa dei listelli accoppiati...
Qualche suggerimento o trucchetto per cercare di migliorare la resa in
questo tipo di lavori?
C'e' una qualche relazione tra la difficolta' incontrata nel realizzare l'accostamento
ed il fatto che i listelli non fossero perfettamente dritti?
Tra l'altro, quando stamattina sono tornato in garage per dare un'occhiata
al lavoro (ho lasciato i tre listelli accostati e distesi sul banco), ho notato che
si sono ulteriormente imbarcati, non moltissimo, ma in modo evidente...
Butto tutto e ricomincio?
Scusate per il lungo messaggio
Ciao
Roberto
fino ad oggi (ieri...) ho sempre utilizzato pannelli prefiniti
per le mie realizzazioni, ma ora (dopo tutti i soldi spesi
in pialle!) e' venuto il momento di sedare la
sindrome amanuense acquisitoria tramutandola
in sindrome amanuense productiva (come insegna
il buon African-Blackwood ).
Il progetto amanuense che vorrei realizzare e' una piccola
seggiola stile tirolese per il mio pupetto.
Lo considero un buon esercizio (anche impegnativo), in
quanto c'e' da prendere la mano con diverse lavorazioni.
Proprio perche' si tratta di un esercizio, vorrei utilizzare
legno di recupero (pino-abete) che ho gia'.
Ieri ho cominciato a lavorare per realizzare il pannello
dal quale ricavero' la seduta, tramite 3 listelli giuntati di costa.
E' la prima volta che mi cimento nella giunzione di costa, quindi
vi riporto la sequenza delle operazioni (apprese dai forum e lette
sui libri):
1) Segato (a mano!) i listelli, stando molto abbondante con le lunghezze (50-60 cm!)
2) marcato a matita il verso della curvatura della venatura di testa
3) identificato il migliore accostamento della venatura sulle facce,
compatibilmente con il vincolo di mantenere il verso alternato della
venatura di testa nei listelli adiacenti
4) con i tre listelli affiancati nella loro sistemazione finale, ho tracciato
a matita un triangolone che si estende su tutte le facce degli stessi,
in modo da fissare la posizione ed evitare errori nelle fasi successive
5) ho iniziato la piallatura delle coste...e qui iniziano i dolori:
- ho usato una bench #5, vista la ridotta lunghezza dei pezzi (vabbe',
e' anche l'unica pronta che ho utile allo scopo... )
- mi sono predisposto per piallare i listelli a coppie, affiancando le coste
nella morsa del banco, facendo attenzione di tenere le tracce del triangolone all'esterno.
Qui ho subito notato che i listelli non erano perfettamente dritti, ahi, ahi...
Ho stretto la morsa e con un paio di morsetti e dei pezzetti di scarto ho fatto in
modo di serrare rigidamente fianco a fianco le coste da piallare.
- Ho iniziato la piallatura della prima coppia impugnado la pialla in modo
che la mano sinistra serrasse il pomolo anteriore, lasciano contemporaneamente
libere un paio di dita che ho tenuto sotto la suola e contro il listello per cercare
di mantenere l'ortogonalita'.
- Ho cercato di bilanciare la piallata spingendo di piu' sul pomolo all'inizio, poi
equilibrando la pressione quando la suola della pialla era completamene poggiata
sui listelli ed in uscita ho cercato di togliere forza dalla punta portandola tutta sul retro.
...non sono riuscito ad ottenere un buon accoppiamento...
Anche quando mi pareva che il truciolo uscisse continuo da entrambe le coste
sotto piallatura, in realta' provando l'accostamento a secco c'era ancora luce.
in particolare, entrambe le coste apparivano leggermente concave, quindi toccavano
ai bordi ma non al centro...
...senza perdermi d'animo, ho allora provato a squadrare i listelli uno alla volta,
armato di squadretta...
...le cose si sono un po' sistemate, ma ancora i listelli non battono tra loro in
modo perfetto e in alcuni punti la prova contro luce e' impietosa...
Di trucioli ne ho fatti un bel po' (infatti il triangolone tracciato sulle facce
e' bello "mangiato"... ), ma il risultato e' po' al di sotto delle aspettative,
nel senso che non mi illudevo di riuscire al primo colpo, pero' credevo fosse
un po' meno critica la piallatura di costa dei listelli accoppiati...
Qualche suggerimento o trucchetto per cercare di migliorare la resa in
questo tipo di lavori?
C'e' una qualche relazione tra la difficolta' incontrata nel realizzare l'accostamento
ed il fatto che i listelli non fossero perfettamente dritti?
Tra l'altro, quando stamattina sono tornato in garage per dare un'occhiata
al lavoro (ho lasciato i tre listelli accostati e distesi sul banco), ho notato che
si sono ulteriormente imbarcati, non moltissimo, ma in modo evidente...
Butto tutto e ricomincio?
Scusate per il lungo messaggio
Ciao
Roberto
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