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Prossimo lavoretto, indovinate il legno?

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  • Prossimo lavoretto, indovinate il legno?

    Mi stò accingendo a fare un nuovo lavoretto, intanto invito gli esperti ad indovinare di che legno comunissimo in Italia si tratta?
    dscn6658.jpg
    gianni

    alcuni miei lavori e Jig

    le fasi della competenza

  • #2
    forse faggio!!
    Ma non ne sono sicuro!!!
    Renzo

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    • #3
      Specifico meglio, comunissimo se non la pianta più presente in pianura padana
      gianni

      alcuni miei lavori e Jig

      le fasi della competenza

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      • #4
        Pero ?

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        • #5
          Altro aiuto, è presente sopratutto lungo le rive dei fossi di campagna ed utilizzato dai contadini.
          gianni

          alcuni miei lavori e Jig

          le fasi della competenza

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          • #6
            Ontano!

            PS: cosa si vince?
            Oggi la gente conosce il prezzo di tutto, ma non conosce il valore di nulla (O.W.)
            Iscritto in realta' dal 1999 a. C.

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            • #7
              stroparo
              valerio

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              • #8
                Vula ha quasi indovinato perchè lo stroparo è una delle 300 specie della famiglia dei salici (nome scentifico: salix viminalis).
                Quello della foto è il selgaro (nome scentifico: salix alba).
                Approfitto intanto per dare alcune nozioni di cultura contadina:
                - stroparo: da stropa (vincastro o ramo molto flessibile utilizzato per legare le viti o costruire le ceste), i rami più sottili sono detti stropei;
                - selgaro: (non conosco l'origine della parola), dai rami di 3 anni si ricavano le "atoe" o pertiche utilizzate come tutori nei vigneti o per farne manici di attrezzi agricoli sopratutti dei rastrelli perchè grazie alla sua flessibilità si apre e si divarica facilmente.
                Fino a non molti anni fa il tronco veniva capitozzato a circa 3 mt di altezza per poterne utilizzare il fusto per farne tavole con le quali venivano rivestiti i fienili, il legno è tenero, ma resiste alle intemperie, è idoneo anche per sculture e si presenta con una venatura di bell'aspetto.

                Quando ho partecipato a questa discussione: http://www.il-truciolo.it/showthread...83-legni/page2 ritenevo come l'autore che si potesse continuare per dare questo tipo di informazioni che difficilmente si trovano su internet.

                Approfitto per chiedere a qualche veneto se conosce l'origine del detto "sugaman de olmo" che in pratica è un "baston gropoeoso" o bastone pieno di nodi sporgenti che veniva usato sopratutto dai padri per raddrizzare la schiena ai figli fanulloni.
                gianni

                alcuni miei lavori e Jig

                le fasi della competenza

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                • #9
                  Ho incominciato a intagliare, all'inizio pensavo di ripetere lo stesso disegno sulle quattro facce, ma poichè il primo non mi soddisfava ho pensato di cambiare, ora il dubbio è se ripetere i due disegni o trovarne altri due di nuovi in modo da avere 4 disegni diversi.
                  DSCN6668.jpgDSCN6662.jpgdscn6661.jpg
                  gianni

                  alcuni miei lavori e Jig

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                  • #10
                    Io farei 4 facce diverse,

                    Marco
                    http://www.eltornidor.eu

                    Commenta


                    • #11
                      Originariamente inviato da giack Visualizza il messaggio
                      Vula ha quasi indovinato perchè lo stroparo è una delle 300 specie della famiglia dei salici (nome scentifico: salix viminalis).
                      Quello della foto è il selgaro (nome scentifico: salix alba).
                      Approfitto intanto per dare alcune nozioni di cultura contadina:
                      - stroparo: da stropa (vincastro o ramo molto flessibile utilizzato per legare le viti o costruire le ceste), i rami più sottili sono detti stropei;
                      - selgaro: (non conosco l'origine della parola), dai rami di 3 anni si ricavano le "atoe" o pertiche utilizzate come tutori nei vigneti o per farne manici di attrezzi agricoli sopratutti dei rastrelli perchè grazie alla sua flessibilità si apre e si divarica facilmente.
                      Fino a non molti anni fa il tronco veniva capitozzato a circa 3 mt di altezza per poterne utilizzare il fusto per farne tavole con le quali venivano rivestiti i fienili, il legno è tenero, ma resiste alle intemperie, è idoneo anche per sculture e si presenta con una venatura di bell'aspetto.

                      Quando ho partecipato a questa discussione: http://www.il-truciolo.it/showthread...83-legni/page2 ritenevo come l'autore che si potesse continuare per dare questo tipo di informazioni che difficilmente si trovano su internet.

                      Approfitto per chiedere a qualche veneto se conosce l'origine del detto "sugaman de olmo" che in pratica è un "baston gropoeoso" o bastone pieno di nodi sporgenti che veniva usato sopratutto dai padri per raddrizzare la schiena ai figli fanulloni.
                      Mi son veneto ma non l'ho mai sentito ...

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                      • #12
                        non l'ho mai sentito neanche io, ma sparo:la mani si lavano(e si asciugano)dopo il lavoro, prima di sedersi a tavola.al fannullone che si lava le mani senza aver combinato niente...
                        sani voi e grathie tante

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                        • #13
                          Anche io farei 4 disegni diversi sulle 4 facce.
                          Saluti e buon lavoro.
                          Felice

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                          • #14
                            Per quanto riguarda "sugaman de olmo", la traduzione in italiano è "asciugamano di olmo", l'asciugamano serve anche per asciugarsi i sudori, ma il fannullone difficilmente suda per cui è sufficiente un asciugamano di legno che in compenso, sopratutto se nodoso, è molto utile per far raddrizzare la schiena ai fanulloni e scavezzacolli.

                            Per il lavoretto vi ho dato retta ed ho fatto 4 figure diverse, solo che ho impiegato più tempo per fare i disegni che eseguire l'intaglio.

                            Pensando di fare cosa gradita ai più e di non provocare l'ira di quelli che dovessero riconoscere un loro lavoro, aggiungo alle foto degli intagli (purtroppo un pò sfocate) i disegni ottenuti (scopiazzati) da immagini e/o lavori anche vostri.

                            DSCN6681.jpgDSCN6680.jpgDSCN6682.jpgfiore1.jpgfiore5.jpgfiore3.jpgfiore2.jpgfiore4.jpg

                            Purtroppo ho ancora qualche difficoltà con la gestione degli allegati.
                            File allegati
                            Ultima modifica di giack; 14-03-2010, 12:14.
                            gianni

                            alcuni miei lavori e Jig

                            le fasi della competenza

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                            • #15
                              Mi piace molto, bravo,



                              Marco
                              http://www.eltornidor.eu

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