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Comodino Meroni Fossati Con Tarlo E Necessità Di Restauro

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  • Comodino Meroni Fossati Con Tarlo E Necessità Di Restauro

    Si fa tanto parlare di antitarlo, buchini, rosume, etc. ... ma un tarlo vero non l'avevo mai visto.

    Stamattina ce ne era uno sulla tenda...



    Tutto è iniziato con il reperimento di un comodino anni 30, lo scorso anno. Lo tenevo conservato nel lab in attesa di essere capace di restaurarlo. Poi a Natale è sorta la necessità di un supporto per il presepe... ed ho pensato a lui.
    Una volta messo in casa non l'abbiamo più voluto togliere...
    ...ma qualche giorno fa abbiamo iniziato a notare la classica polverina (rosume) ai suoi piedi, e stamattina la "simpatica" scoperta.

    Ora l'ho imbustato tutto e lo riporto nel lab. Provvederò a dare subito l'antitarlo.

    Ma ho bisogno del vostro aiuto per procedere con un minimo restauro decente...

    Foto e particolari Comodino Meroni Fossati

    ...il mio timore è non riuscire a ridare la gomma lacca. Su un adesivo presente sul comodino si parla di finitura a spirito (che dovrebbe essere appunto gomma lacca).

    Mi aiutate?
    Ultima modifica di domenico40; 10-06-2015, 16:27.

  • #2
    Ciao Domenico,
    Io procederei in questo modo: via ferramenta e piano in marmo, una bella sverniciata e poi tanto antitarlo. Subito dopo imbusterei il tavolino in una camera d'aria fatta con teli di nylon e lascerei a decantare il tutto per almeno una quindicina di giorni. Poi procederei con stuccatura dei buchi lasciati dai tarli (in commercio trovi stucchi in pasta di legno già colorati in caso tu non volessi colorare dello stucco bianco con le terre) ed infine gommalacca, da passare in tre mani almeno, intervallate da una passata di paglietta di ferro fine. Poni molta attenzione alle colature. Infine una passata di cera, da tirare dopo 24 ore. a questo punto il comodino dovrebbe essere pronto per essere ricomposto con ferramenta e piano in marmo...

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    • #3
      PS: bella foto!

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      • #4
        sono i classici comodini in compensato di faggio. E quel legno è facile ai tarli. Io non li svernicerei,per non perdere quella patina li. Darei un bella brasivata con carta del 280 (quella da umido) e olio di vasellina. In modo da togliere lo sporco. Olio e lavorazione in circolo. Poi con stracci od dell'ovatta si asporta via tutto. Si ottiene così una superficie pulita e pronta per rilucidare con un velo digommalacca a tampone e una passatina di cera finale. I tarli si possono stuccare giusto con stucco a cera. Ma siccome sono di legno chiaro va preparato chiaro. In un pentolino si scioglie un po' di cera carnauba e si aggiunge cera vergine. Una volta sciolto tutto si mette un pizzico di terra d'ombra per scurire appena. Una volta rindurita mescolando per un po' gli ingredienti. si usa scaldando e prelevando con una spatolina ben rifilata con carta abrasiva perché così non graffi. Io sciolgo tutto colla termopistola. Rifinire colla paglietta e poi si lucida. Un lavoro velocissimo.

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