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HELP: Pialla giapponese

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  • HELP: Pialla giapponese

    Buongiorno a tutti!
    Ho comprato una costosa pialla giapponese da utensiliprofessionali.com (https://www.utensiliprofessionali.com/jhobm.html la Toryo Homare con lama da 70mm), ho provato a seguire vari tutorial presenti sulla rete ma non sono arrivato a niente di buono. Mi pare che la bocca della pialla sia molto stretta e il chip breaker si ferma molto prima della fine della lama. C'è qualcuno esperto in queste pialle? Qualcuno che possa guidarmi nella calibrazione? Sono disponibile a muovermi e retribuire il lavoro. Non vorrei peggiorare la situazione rimuovendo troppo materiale dal letto della lama e dover poi aggiungere una fetta di piallaccio o spessore di altra natura.

    Grazie in anticipo
    UM

  • #2
    Buonasera, Ho acquistato anche io la stessa pialla da utensiliprofessionali e ho riscontrato lo stesso problema. HO asportato delicatamente il legno in eccesso e ho ritoccato anche il ferro per non indebolire troppo il corpo della pialla. Ci vuole solo tanta pazienza

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    • #3
      a quel prezzo, la pialla dovrebbe essere anche già settata
      ?sigpicAnche un chiodo ha una testa,però non ci ragiona.....come tanta gente !
      -------------------------------
      Massimo?

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      • #4
        Se non ricordo male sul sito veniva segnalata la necessità di mettere a punto la pialla prima del suo utilizzo. Alla fine ho deciso comunque di acquistarla ugualmente. Dopo il settaggio comunque funziona bene

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        • #5
          Ciao Trementina, grazie per la risposta. Sei riuscito a portare il chip breaker in basso a pochi decimi dalla bisello? Hai aperto sul davanti? I fianchi dove sta il chip breaker li hai ritoccati? Hai toccato solo il dai o anche martellato il chip breaker?
          Che risultati sei riuscito ad ottenere?
          Ce l'ho li da un po' e mi scoccia non poterla usare al meglio.
          Scusa per le tante domande, ma non volevo fare danni...

          UM

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          • #6
            Ciao, Ho ritoccato solo i fianchi del corpo pialla e solo i fianchi della lama. Devo dire che non c'era molto da asportare. Credo che vada un po' A fortuna, nel senso che essendo un prodotto artigianale, non sono tutte identiche. Sinceramente non sono particolarmente soddisfatto, avevo comprato su Amazon una piccola pialla giapponese, pagata 25 euro,già settata e lavora uguale a questa tanto decantata e soprattutto molto più costosa

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            • #7
              Bella . Complimenti x acquisto .
              Io ho deciso di farmene da solo .
              01-IMG_20181027_142109.jpg02-IMG_20181027_141323.jpg04-IMG_20181027_141325.jpg06-IMG_20181027_142020.jpg07-IMG_20181027_151553.jpg05-IMG_20181027_150809.jpg08-IMG_20181027_150806.jpg19-IMG_20181027_180855.jpg25-IMG_20181027_181930.jpg24-IMG_20181027_181927.jpg
              Sono d'accordo sulla tua analisi , però mi dà fastidio il fatto che poi leggi tra le righe qualche parola di scherno per volersi rifare della loro ignoranza,,,
              Black Bombay

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              • #8
                Buonasera,
                le pialle giapponesi di qualità sono fatte quasi tutte da dover preparare per metterle in pista. Questo perchè molto spesso, corpi pialla e lame sono venduti separatamente e tenendosi stretti nel taglio delle scanalature laterali che tengono la lama, si assicurà la possibilità di poter facilmente adattare lame anche leggermente differenti in spessore.
                Non essendoci un cuneo che tiene la lama, essa è auto-incastrante nelle due scanalature laterali e dunque occorre stare molto attenti a non esagerare a rimuovere troppo legno, pena una scarsa tenuta della lama e scarse prestazioni della pialla.
                Il metodo consiste nel colorare con una matita morbida la parte di lama che si trova a contatto con la seduta e i due fianchi; si procede dunque ad inserire la lama nella sua sede, insieme al contro-ferro se presente, e si danno un paio di martellate per fissarla. Si fa quindi fuoriuscire e si ispeziona la seduta e le due scanalature laterali. I punti di contatto saranno colorati dalla grafite e solo su quei punti si utilizza uno scalpello affilato per rimuovere un po' di materiale. Si ricolora con la matita, si inserisce, si leva e si rimuovono ancora i punti colorati. Questo processo va ripetuto molte volte, fino a che la seduta non si colorerà in maniera uniforme e contemporaneamente sarà possibile far arrivare il tagliente alla suola utilizzando qualche colpo di martello. Nelle scanalature la lama non deve toccare i fianchi, ma occorre che ci sia ai due lati un minimo spazio (lo spessore di una cartolina) utile per leggeri aggiusti laterali.
                Lo scalpello va utilizzato solo sulla seduta e nel letto delle scanalature laterali, mai sulle spalle.

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                • #9
                  Grazie per le delucidazioni!

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