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Tavola armonica chitarra classica.

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  • Tavola armonica chitarra classica.

    Ciao a tutti. Sono felice possessore di una chitarra classica fin dal 1973. Fu un regalo di mio padre e, quindi, ci tengo molto. Si tratta di una chitarra classica in compensato, non storcete il naso, la comprai perché all'epoca mi dava lezioni il cognato di mio fratello maggiore, che con la chitarra era un maghetto o drago, come preferite voi. Al primo impatto non mi piacque minimamente e non volevo comprarla, ma chi mi accompagnava insistette così tanto, che alla ,fine, capitolai e la comprai. Mi assicurò che suonandola almeno due ore al giorno, entro un mese avrebbe tirato fuori una voce squillante ed un timbro che tutti mi avrebbero invidiato. Poco convinto, ma rincuorato dalla promessa che, se così non fosse stato, mi avrebbe regalato una delle sue chitarre, la presi ed effettivamente, dato che mi esercitavo tre ore al giorno, in un mese tirò fuori una voce bellissima. Ogni volta che la chitarra necessitava di una riparazione, lavori di liuteria corrente, la tavola armonica segnata dal plettro, un graffio più profondo, ci pensava lui e non mi sono mai preoccupato. Poi per molti qanni non ho più suonato e la chitarra si è un po' rovinata, ma avendo perso di vista il cognato di mio fratello, pensai bene di carteggiare la tavola armonica e laccarla da capo. Non lo avessi mai fatto, la tavola era impiallacciata con un'essenza che mi pare fosse noce canaletto (è facile che abbia detto una boiata) che venne quasi tutta via, all'epoca io e la falegnameria in genere vivevamo su sponde opposte di un oceano. Sono passati tanti anni e, dato che persi mio padre nel lontano 1981, ho tenuto la chitarra come suo ricordo e la mandai, tramite un amico che ha un negozio di strumenti musicali, ad un liutaio che me la impasticciò ben bene con, penso gommalacca a pennello, con vistose colature un po' dappertutto, verniciandola a chiazze. Ora vorrei riportarla all'antico splendore, anche perchè la tavola armonica è ormai troppo sottile e flette sotto il tiro del ponticello ed io, pur avendola finita a gommalacca ho preferito non usarla più per poterla riparare per bene. La mia domanda è questa: se sulla tavola armonica, che è costituita da compensato comune di pioppo, vado a incollare un foglio di compensato di massimo 1-1,5 mm di un'essenza più nobile(piccolo spessore per non perdere sonorità, riuscirò a renderla abbastanza resistente da non flettere sotto la trazione delle corde sul ponticello. Mi ha detto un amico che si costruisce le chitarre da solo che è possibile e posso usare tranquillamente colla vinilica, uno strato sottilissimo, ma io voglio essere sicuro, altrimenti, sotto la sua guida sostituirò completamente la tavola armonica con una in legno, ma snaturerei la chitarra che è nata così e non posso conoscere il risultato finale sulla voce della chitarra stessa. La finitura sarebbe poi data a gommalacca. Voi che dite? Attendo trepidante i consigli degli amici.
    ciao max

    nella vita basta metterci ritmo,
    purtroppo, quando te ne capita uno lento ...bhe ...

  • #2
    in attesa di esperti (premetto che ti parlo da ignorante in materia)
    qualsiasi cosa tu faccia, la snaturerai comunque, secondo il mio pensiero
    Reimpiallacciarla (con la vinilica ? mi pare che in liuteria non sia usata) credo sia una cosa davvero impegnativa... come pensi di morsettare la tavola armonica senza rischiare seriamente di romperla ?
    Le TA di un minimo di pregio sono in massello, per lo più abete, e cedro, e tutto sommato accessibili.... ma per la sostituzione ti devi affidare ad un liutaio o imparare bene come si fa, perchè poi c'è da smontare il manico, il ponte, rifare tutto il binding, e non so se va messa mano anche alle controfasce ....

    ciao

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    • #3
      Max, la tavola armonica di una chitarra dovrebbe essere di abete di risonanza, quello che viene dai boschi di Paneveggio e dintorni. Se è come dici tu vuol dire che che è una chitarra da studio da quattr... ehm due soldi. Pensi che ne valga la pena spenderci del tempo? Inoltre la liuteria, nel vero senso della parola, non è falegnameria. Ci sono in gioco troppi fattori che determinano la qualità del suono i quali non sono, credo, di tua competenza.
      Vincenzo Giacalone

      «La logica ti può portare da A a B.
      L’immaginazione invece ti può portare ovunque.»

      Albert Einstein

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      • #4
        Originariamente inviato da Millo Visualizza il messaggio
        in attesa di esperti (premetto che ti parlo da ignorante in materia)
        qualsiasi cosa tu faccia, la snaturerai comunque, secondo il mio pensiero
        Reimpiallacciarla (con la vinilica ? mi pare che in liuteria non sia usata) credo sia una cosa davvero impegnativa... come pensi di morsettare la tavola armonica senza rischiare seriamente di romperla ?
        Le TA di un minimo di pregio sono in massello, per lo più abete, e cedro, e tutto sommato accessibili.... ma per la sostituzione ti devi affidare ad un liutaio o imparare bene come si fa, perchè poi c'è da smontare il manico, il ponte, rifare tutto il binding, e non so se va messa mano anche alle controfasce ....

        ciao
        Per il lavoro sarei supervisionato strettamente da un esperto, mi rendo conto che la falegnameria è una cosa e la liuteria ne è un'altra, altrimenti come lo facevo il guaio? Comunque grazie per i suggerimenti. Ah la morsettatura: alcuni morsetti dentro la buca, poi traversi morsettati normalmente come per impiallacciare in falegnameria.
        Originariamente inviato da vinceg Visualizza il messaggio
        Max, la tavola armonica di una chitarra dovrebbe essere di abete di risonanza, quello che viene dai boschi di Paneveggio e dintorni. Se è come dici tu vuol dire che che è una chitarra da studio da quattr... ehm due soldi. Pensi che ne valga la pena spenderci del tempo? Inoltre la liuteria, nel vero senso della parola, non è falegnameria. Ci sono in gioco troppi fattori che determinano la qualità del suono i quali non sono, credo, di tua competenza.
        Caro Vinceg effettivamente si tratta di una chitarra di due soldi, ma ha un forte valore affettivo, quindi se va bene ok, altrimenti sarà solo un ricordo. Comunque ho detto in apertura di post che la chitarra è una chitarra in compensato, in effetti ho eliminato uno strato di compensato, che ora vorrei ripristinare per evitare che la tavola armonica si fletta sotto l'azione del tiraggio delle corde sul ponticello. In effetti si trattava di una tavola armonica in compensato di pioppo con soprastante strato di compensato di essenza più nobile, così come vorrei ripristinare.
        Ultima modifica di micromax; 12-03-2012, 23:44.
        ciao max

        nella vita basta metterci ritmo,
        purtroppo, quando te ne capita uno lento ...bhe ...

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        • #5
          Vince' ... lo sai che nel tuo avatar somigli a Aldo di Aldo Giovanni e Giacomo????
          ciao max

          nella vita basta metterci ritmo,
          purtroppo, quando te ne capita uno lento ...bhe ...

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          • #6
            Originariamente inviato da micromax Visualizza il messaggio
            Vince' ... lo sai che nel tuo avatar somigli a Aldo di Aldo Giovanni e Giacomo????
            SI? Allora la cambio!
            Vincenzo Giacalone

            «La logica ti può portare da A a B.
            L’immaginazione invece ti può portare ovunque.»

            Albert Einstein

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            • #7
              Originariamente inviato da vinceg Visualizza il messaggio
              SI? Allora la cambio!
              ma no, ma no ho saputo che Aldo fa tenerezza al gentil sesso e quando si fa tenerezza si cucca alla graande, perché si avvicinano con le difese abbassate, almeno così mi dicono, io, ormai, non sono più praticante (forzatamente)
              ciao max

              nella vita basta metterci ritmo,
              purtroppo, quando te ne capita uno lento ...bhe ...

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              • #8
                Ciao Max
                Doppiare la tavola armonica è un lavoraccio che richiede comunque l'apertura dello strumento. A questo punto, visto che a quanto ho capito il tuo interesse è puramente affattivo, pensa se ne valega veramente la pena e se tu o chi per te sia realmente in grado di afrontare tecnicamente l'impresa. Se vuoi invece in futuro tornare ad usare lo strumento con soddisfazione, propenderei per la sostituzione della tavola armonica, mantenendo l'incatenatura originale. Prima spingersi oltre però, sarebbe opportuno vedere delle fotografie del danno.

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                • #9
                  quello che io mi chiedo è questo: se la tavola armonica della mia chitarra è sempre stata formata da una tavola in compensato di pioppo divisa in due, una dal manico al ponticello e l'altro dal ponticello al fondo, con un soprastante compensato, in pezzo unico, di un legno che non conosco, ma era tutto a righe più chiare e più scure, perché ora rimettere il secondo compensato a copertura del primo, che è sempre al suo posto, è così difficile? Allego qualche foto della chitarra allo stato attuale. le parti più scure sono la gommalacca che non sono riuscito a togliere, perchél'avevo finita a gommalacca e la suonavo. Non ho insistito nell'eliminazione della gommalacca per non assottigliare ulteriormente la t.a.
                  DSCF5217.jpgDSCF5220.jpgDSCF5221.jpgDSCF5219.jpgDSCF5218.jpg

                  le ultime due foto mostrano dove le due tavole di compensato si uniscono (c'è dello spazio tra l'una e l'altra.

                  DSCF5223.jpgDSCF5222.jpg
                  Per il resto la chitarra è integra. E' stato solo eliminato lo strato di compensato superiore e, tenendo conto che si potrebbe incollare anche senza smontare la chitarra o sostituirlo con un piallaccio di legno nobile, qualunque legno è più nobile del pioppo, che tinto ciliegio e finito a gommalacca, pure faceva la sua porca figura.

                  DSCF5228.jpgDSCF5227.jpg

                  Come si può vedere dalle ultime due foto, in particolare quelle del ponticello, lo spessore eliminato è pari a 1 - 1,5 mm. Io penso che, al limite, ne scaturirà solo un restauro conservativo estetico, ma non mi sento di lasciarla così com'è.
                  ciao max

                  nella vita basta metterci ritmo,
                  purtroppo, quando te ne capita uno lento ...bhe ...

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                  • #10
                    ricordo che, una volta, dato che suonavo in un complesso di musica folk, usando il plettro, a quei tempi i battipenna erano strumenti sconosciuti, la tavola armonica si scavò parecchio al di sotto della buca e il liutauo mi sostituì la parte di impiallacciatura consumata facendo un lavoro di intarsio così preciso che non si vedeva niente, anche sapendo che il lavoro era stato fatto. Ora, penso, che l'unica difficoltà sarebbe rappresentata dal passare il compensato al di sotto del manico o mi sbaglio?
                    ciao max

                    nella vita basta metterci ritmo,
                    purtroppo, quando te ne capita uno lento ...bhe ...

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                    • #11
                      Sia ben chiaro che faccio tutte queste domande non perché voglia aver ragione, ma solo per chiarire alcuni dubbi, come quello a cui non avevo mai pensato che l'impiallacciatura andrebbe passata anche sotto il manico, mentre io avevo sempre pensato di no (un po' alla volta, con molto ritardo, ma poi ci arrivo pure io )
                      ciao max

                      nella vita basta metterci ritmo,
                      purtroppo, quando te ne capita uno lento ...bhe ...

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                      • #12
                        Max, incollare un nuovo strato è possibile, nessuno ti dice il contrario, ma incollarlo bene non è così semplice, anche perchè dovrai passare per forza con dei morsetti attraverso la bocca. Anche se riuscissi a farlo, l'incollaggio non sarà perfetto e uniforme. Ricorda che all'interno ci sono le catene che ti ostacoleranno parecchio nell'opera. La tavola armonica lavora come un unico con il ponte, dovrai quindi scollarlo e reincollarlo in posizione (e benissimo), sopra al nuovo "piallaccio" dopo aver tolto il residuo. Sotto al manico idem! In più ci sarà la difficoltà di scollarlo senza romperlo. Ci sono delle crepe sulle fasce, dovrebbero essere stabilizzate prima che si aprano del tutto.
                        Se vuoi sperare di recuperare un pò di suonabilità più che a un piallaccio farei un pensiero a del compensato da modellismo (quello in balsa).
                        Ultima modifica di Albert; 13-03-2012, 22:17.

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                        • #13
                          Originariamente inviato da Albert Visualizza il messaggio
                          Max, incollare un nuovo strato è possibile, nessuno ti dice il contrario, ma incollarlo bene non è così semplice, anche perchè dovrai passare per forza con dei morsetti attraverso la bocca. Anche se riuscissi a farlo, l'incollaggio non sarà perfetto e uniforme. Ricorda che all'interno ci sono le catene che ti ostacoleranno parecchio nell'opera. La tavola armonica lavora come un unico con il ponte, dovrai quindi scollarlo e reincollarlo in posizione (e benissimo), sopra al nuovo "piallaccio" dopo aver tolto il residuo. Sotto al manico idem! In più ci sarà la difficoltà di scollarlo senza romperlo. Ci sono delle crepe sulle fasce, dovrebbero essere stabilizzate prima che si aprano del tutto.
                          Se vuoi sperare di recuperare un pò di suonabilità più che a un piallaccio farei un pensiero a del compensato da modellismo (quello in balsa).
                          Grazie Albert, ho compreso tutto ed ho capito che, effettivamente, per recuperare la chitarra e poterla suonare, invece di tentare arrangiamenti vari, devo decidere se mi conviene sostituire la tavola armonica con una in abete come mi ha consigliato Vinceg. Volevo farti solo una domanda e riguarda la frase evidenziata in rosso nella tua domanda (qui sopra) dove sono le crepe nelle fasce? Sicuramente non le ho individuate per inesperienza, ma non riesco a vederle.
                          ciao max

                          nella vita basta metterci ritmo,
                          purtroppo, quando te ne capita uno lento ...bhe ...

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