Buongiorno a tutti,
Come forse già sapete sono un neofita della falegnameria; sono anche piuttosto testardo e spesso mi infilo in progetti decisamente al di sopra delle mie magre possibilità, quindi arriva il momento in cui grava sulla mia testa un enorme punto interrogativo e non so più come districarmi...
Ecco, sono a questo punto.... Ma partiamo dall'inizio. Ho iniziato a costruire una libreria per mia sorella che dovrà fungere anche come sorta di parete divisoria nella zona che separa zona giorno da ingresso. Essenza designata, per questioni di liquidità, pino. Butto giù un sommario progetto, che prevede un altezza di 280 cm, una larghezza di 120 cm ed uno spessore di 40. So che di per se le proporzioni non sono in massimo, ma la libreria verrá fissata al muro, e poi purtroppo lo spazio è quello che è...
Quindi vado in un negozio di faidatè, ordino delle tavole di pino ed opto per uno spessore della tavola di 27 mm, che diamine, voglio che sta creazione sia solida!
Faccio l'errore di farmi tagliare i montanti direttamente in negozio (280x40) e sopratutto, da buon novellino non controllo dopo che le misure vengano rispettate.
Poi portò le tavole a casa, mi armo di matita e squadra, e segno dove fare i buchi per i tasselli (3 buchi spessore 10 per ogni lato dei ripiani). trapano a colonna per i montanti, trapano a mano per i ripiani. passo del turapori, carta vetro grana 120, finitura incolore all'acqua. So che alcuni di voi staranno inorridendo, ma abbiate pazienza, faccio ciò che posso con la mia scarsa esperienza. Non avendo macchinari per effettuare forature per montaggi tipo ikea, decido che i piani andranno fissati ai montanti con tasselli rinforzati da vinavil oppure colla poliuretanica. Inizio il montaggio dai montanti laterali e tutto scorre a meraviglia. Dopo aver fissato i primi due montanti ai piani, incagno ed aspetto 24 ore, poi ripeto la procedura per ogni montante successivo. Ovviamente iniziano i problemi. Quando incagno la seconda colonna di ripiani, la prima, ormai incollata inizia a forzarsi per la torsione esercitata dalle cagne e si scolla. Non vi tedierò ulteriormente... Alla fine impazzendo riesco a far quadrare tutto.
Oggi, contento come una Pasqua mi accorgo che un un ripiano non aderisce perfettamente al montante ed invece di incagnarlo prendo la mazzuola di gomma e provo a farlo scendere con le cattive. Inutile dire che la mia arroganza è stata subito soffocata da una energica martellata sul dito; unghia quasi completamente viola, ematoma sotto pelle nella parte inferiore dell'ultima falange ma sopratutto un dolore atroce.
Non mi lasciò influenzare dal pessimo inizio di giornata, prendo un voltaren e dopo aver lasciato il dito in ghiaccio per 30 minuti mi rimetto al lavoro.
È qui un gran problema: mentre cercò di fissare top e base (con viti, tanto non si vedranno) mi rendo conto che uno dei montanti è sensibilmente più lungo degli altri. Anche Gli altri del resto non sono precisi e presentano scarti di qualche millimetro.
Stavo per mettermi a piangere e darmi all'ippica quando ho pensato di rompere i maroni a voi, con questo lungo e tedioso messaggio (scusate ma avevo bisogno di condividere sta giornataccia...)
Dunque vi chiedo: cosa posso fare per aggiustare i montanti? Provo a piallare a mano (non dispongo di pialla elettrica) considerando che però la piallatura andrà contro vena?
Lascio che si veda la luce e poi stucco con del bicomponente?
Ed ancora, qualcuno mi Sto arrivando! Dire se il procedimento con turapori cartavetro e finitura è corretto o ci sono altri passaggi più validi da seguire? Tra l'altro la finitura nel montaggio si è un poco rovinata perché è colata della colla nottetempo dalle fessure minime che erano rimaste tra montante e ripiani, quindi dovrò scartavetrare e poi ripassare altra finitura.
Grazie per il vostro tempo, vado a mettermi del lasonil sul dito!
Andrea
Come forse già sapete sono un neofita della falegnameria; sono anche piuttosto testardo e spesso mi infilo in progetti decisamente al di sopra delle mie magre possibilità, quindi arriva il momento in cui grava sulla mia testa un enorme punto interrogativo e non so più come districarmi...
Ecco, sono a questo punto.... Ma partiamo dall'inizio. Ho iniziato a costruire una libreria per mia sorella che dovrà fungere anche come sorta di parete divisoria nella zona che separa zona giorno da ingresso. Essenza designata, per questioni di liquidità, pino. Butto giù un sommario progetto, che prevede un altezza di 280 cm, una larghezza di 120 cm ed uno spessore di 40. So che di per se le proporzioni non sono in massimo, ma la libreria verrá fissata al muro, e poi purtroppo lo spazio è quello che è...
Quindi vado in un negozio di faidatè, ordino delle tavole di pino ed opto per uno spessore della tavola di 27 mm, che diamine, voglio che sta creazione sia solida!
Faccio l'errore di farmi tagliare i montanti direttamente in negozio (280x40) e sopratutto, da buon novellino non controllo dopo che le misure vengano rispettate.
Poi portò le tavole a casa, mi armo di matita e squadra, e segno dove fare i buchi per i tasselli (3 buchi spessore 10 per ogni lato dei ripiani). trapano a colonna per i montanti, trapano a mano per i ripiani. passo del turapori, carta vetro grana 120, finitura incolore all'acqua. So che alcuni di voi staranno inorridendo, ma abbiate pazienza, faccio ciò che posso con la mia scarsa esperienza. Non avendo macchinari per effettuare forature per montaggi tipo ikea, decido che i piani andranno fissati ai montanti con tasselli rinforzati da vinavil oppure colla poliuretanica. Inizio il montaggio dai montanti laterali e tutto scorre a meraviglia. Dopo aver fissato i primi due montanti ai piani, incagno ed aspetto 24 ore, poi ripeto la procedura per ogni montante successivo. Ovviamente iniziano i problemi. Quando incagno la seconda colonna di ripiani, la prima, ormai incollata inizia a forzarsi per la torsione esercitata dalle cagne e si scolla. Non vi tedierò ulteriormente... Alla fine impazzendo riesco a far quadrare tutto.
Oggi, contento come una Pasqua mi accorgo che un un ripiano non aderisce perfettamente al montante ed invece di incagnarlo prendo la mazzuola di gomma e provo a farlo scendere con le cattive. Inutile dire che la mia arroganza è stata subito soffocata da una energica martellata sul dito; unghia quasi completamente viola, ematoma sotto pelle nella parte inferiore dell'ultima falange ma sopratutto un dolore atroce.
Non mi lasciò influenzare dal pessimo inizio di giornata, prendo un voltaren e dopo aver lasciato il dito in ghiaccio per 30 minuti mi rimetto al lavoro.
È qui un gran problema: mentre cercò di fissare top e base (con viti, tanto non si vedranno) mi rendo conto che uno dei montanti è sensibilmente più lungo degli altri. Anche Gli altri del resto non sono precisi e presentano scarti di qualche millimetro.
Stavo per mettermi a piangere e darmi all'ippica quando ho pensato di rompere i maroni a voi, con questo lungo e tedioso messaggio (scusate ma avevo bisogno di condividere sta giornataccia...)
Dunque vi chiedo: cosa posso fare per aggiustare i montanti? Provo a piallare a mano (non dispongo di pialla elettrica) considerando che però la piallatura andrà contro vena?
Lascio che si veda la luce e poi stucco con del bicomponente?
Ed ancora, qualcuno mi Sto arrivando! Dire se il procedimento con turapori cartavetro e finitura è corretto o ci sono altri passaggi più validi da seguire? Tra l'altro la finitura nel montaggio si è un poco rovinata perché è colata della colla nottetempo dalle fessure minime che erano rimaste tra montante e ripiani, quindi dovrò scartavetrare e poi ripassare altra finitura.
Grazie per il vostro tempo, vado a mettermi del lasonil sul dito!
Andrea
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