If this is your first visit, be sure to
check out the FAQ by clicking the
link above. You may have to register
before you can post: click the register link above to proceed. To start viewing messages,
select the forum that you want to visit from the selection below.
complimenti per il lavoro e per la pazienza di documentare tutte le fasi del restauro.....che porta tanto tempo come il restauro.....buona continuazione.
e come hai fatto per bloccare la boccola all'interno della ruota nuova...?
l'hai saldata oppure hai usato "la sola imposizione delle mani"....come il mago Oronzo......
Albè, magari bastasse solo il fluido delle mani, in questi restauri i fluidi sono ben altro, e ti garantisco che escono da ben altre parti!!!!
Se osservi l'icona allegata nell'ultima foto, prima della ruota c'è una rondella distanziale che ho scavata per far passare la chiavetta che ho realizzato con due altezze diverse perchè mi attraversasse la boccola tagliata ed entrasse anche nel metallo della ruota; in questo modo ho reso il tutto solidale. Comunque a tal proposito vi dico che su questo particolare c'è una variante adottata sui modelli successivi e che posso adottare anch'io sulla mia macchina, ma di questo vi parlerò più avanti.
quando parli di scoppio vorrei capire se il rumore esagerato sia dipeso dallo spostamento di qualche ingranaggio o della leva stessa che sbattendo ha causato il rumore.
Se avevi la possibilità di portarla subito a 70 perchè hai rischiato?
Grazie.
Hobby, sia gli ingranaggi che la leva non c'entrano, loro sono rimasti perfettamente al loro posto e come ho scritto sopra si è trattato proprio dello scoppio della gomma, allo stesso modo di quando esplode un pallone.
In effetti avevo dei dubbi sull'esatto diametro della ruota, e consumarne volutamente 25mm sarebbe stato uno spreco qualora non ce ne fosse stato bisogno ma come si dice, la fortuna (leggasi culo) aiuta gli audaci e così la ruota si è autorettificata, mi è bastato solo finire di staccare la porzione esplosa e dare una levigata alla parte restante, che, ripeto, funziona perfettamente.
Miseriaccia, mi ero perso il post....Bhe oltre ai miei complimenti ho visto che i ragazzi si sono divertiti molto con le battutine!!!!!La prossima volta avvisatemi che entro anche io nella mucchia!!!. Ciao Franco
Ma certo Emanuele, così l'allegra brigata è al completo!
complimenti per il lavoro e per la pazienza di documentare tutte le fasi del restauro.....che porta tanto tempo come il restauro.....buona continuazione.
saluti
ironwood
Grazie Iromen, la condivisione è anche sacrificio, ma in questo caso, più che piacevole!
Stasera proseguo amici nel mostrare una carrellata di foto nelle quali ritraggo vari componenti della 1800 smontati ed tanti anche puliti e verniciati allo scopo di favorire eventualmente tutti quelli che vorranno cimentarsi nel restauro di macchine simili, spesso c'è una certa similitudine anche tra marchi diversi.
ma come cavolo fai a ricordarti dove e come vanno rimontati tutti quei pezzi .................di la verità
da ragazzo sei andato a bottega dal meccanico
Scusami Franco ma nell'ultima foto, quella dove si vede la sede dove scorre il pistone della spessore, sembra che la sede sia sanata...ripeto mi sembra!
ma come cavolo fai a ricordarti dove e come vanno rimontati tutti quei pezzi .................di la verità
da ragazzo sei andato a bottega dal meccanico
Max, diciamo che avendo restaurato già la combinata SICAR 1500 e la tenosquadra SCM, più o meno mi raccapezzo, però dove ho dei dubbi mi riguardo le foto che scatto sistematicamente man mano che smonto.
Scusami Franco ma nell'ultima foto, quella dove si vede la sede dove scorre il pistone della spessore, sembra che la sede sia sanata...ripeto mi sembra!
Ciao Giomas, se per sanata intendi quella piccola "crepa" in basso, diciamo che, rubando un termine medico, si tratta di una frattura "a legno verde", ossia solo superficiale come un filino di capello che non inficia lo scorrimento o il bloccaggio del pistone. L'ho notata anche in altre macchine vintage ancora funzionanti per cui non ho ritenuto di "riempirla" o di "incravattarla".
A meno che non intendi riferirti ad altro....
mi sembra che hai anche sostituito i cuscinetti toupie, volevo chiederti se sono cuscinetti radiali normali oppure un'altra tipologia .
Grazie.
Si Hobby, sono cuscinetti normali con la differenza rispetto a quelli originali, di essere chiusi e quindi pre-lubrificati, garantiscono migliaia di ore di lavoro prima di essere sostituiti. Generalmente li preferisco montare su tutte le macchine.
Bene ragazzi, sono arrivato al punto di mostrarvi sia il corpo della Old Lady che molta componentistica ormai al primo maquillage, in particolare ho trattato i pezzi interni con fondo aggrappante antiruggine acrilico passato con le bombolette e l'esterno macchina con fondo acrilico catalizzato, era da tempo che mi ero ripromesso di provare anche con questa tipologia di vernice. Anche se passato a pennello, devo dirvi che, dopo l'esperienza della vernice nitro a pennello (dove mi sono fatto un pò le ossa), mi sono trovato molto bene, certo non ci si può permettere il lusso di palleggiarsela troppo, bisogna stendere subito senza indugiare e senza passare più di due-tre volte sullo stesso punto, ma alla fine, anche senza compressore la si passa ugualmente, in fondo non stiamo parlando di un'automobile.
Una prima mano, poi stuccatura catalizzata, levigatura e seconda mano.
In una foto potrete notare quel secondo foro praticato più in alto rispetto all'originale sul corpo macchina per l'adeguamento del tendicinghia a pomolo esterno di cui ho fatto cenno in precedenza.
Ciao Franco,
è inutile che io ti faccia i complimenti per il restauro della 1800. Lo sai già, te lo ripeto ogni volta che mi capita di rivedere di persona la bella "dama".
Certo che a vedere tutte le foto della situazione pre-restauro e degli smontaggi in generale, capisco meglio quanto lavoro e quanta passione c'è dietro ad una rinascita del genere.
Se ci ragioniamo con razionalità, questi restauri non avrebbero alcuna ragion d'essere. Se si considera il costo di acquisto, le rogne e i fastidi per organizzare il trasporto di tutta quella ghisa, poi il lavoro e la perizia (che poche persone hanno), gli eventuali ricambi, i nuovi cablaggi, la verniciatura, ecc... Sarebbe, economicamente parlando, una vera follia.
Ebbene, viva i folli, viva le manie e le passioni, viva le mani annerite dal grasso e dallo sporco!
Scusate per il lirismo, ma quando ci vuole ci vuole!
saluti
Buona sera Franco,
quando hai usato la nitro a pennello, i vecchi fondi o vernici che utilizzavano all'epoca erano compatibili con la tua vernice oppure hai sempre carteggiato tutto fino al metallo?
Grazie.
Commenta