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Ancora restauro comodini

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  • Ancora restauro comodini

    Ciao amici, approfitto ancora di voi per aiutarmi a restaurare i comodini della discussione precedente. Sono stato costretto ad "amputare" il piede di uno dei due comodini di noce, abbastanza stagionati ,poichè ridotto in briciole dai tarli e l'ho tagliato all'altezza della cornice inferiore(base). Mi trovo un pezzetto di legno "noce tanganica": posso sostituirlo con questo o pensate che pur giocando con la tinta si vedrà comunque una forte differenza? Vi ringrazio.
    FRANCO

  • #2
    La bellezza del massello, per me, sta anche nel fatto che non è mai completamente uniforme.
    Secondo me se ti aiuti con la tinta non avrai problemi.

    Ciao
    Alberto

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    • #3
      Originariamente inviato da 53ZAC Visualizza il messaggio
      La bellezza del massello, per me, sta anche nel fatto che non è mai completamente uniforme.
      Secondo me se ti aiuti con la tinta non avrai problemi.

      Ciao
      Che forza questo "Truciolo", non fai in tempo a digitare l'invio che" ZAC"ti piomba la risposta! Penso che sia come dici tu, anche perchè il resto del pilastrino non mostra particolari venature. Grazie Zac
      FRANCO

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      • #4
        Originariamente inviato da woodhobby58 Visualizza il messaggio
        Ciao amici, approfitto ancora di voi per aiutarmi a restaurare i comodini della discussione precedente. Sono stato costretto ad "amputare" il piede di uno dei due comodini di noce, abbastanza stagionati ,poichè ridotto in briciole dai tarli e l'ho tagliato all'altezza della cornice inferiore(base). Mi trovo un pezzetto di legno "noce tanganica": posso sostituirlo con questo o pensate che pur giocando con la tinta si vedrà comunque una forte differenza? Vi ringrazio.
        chi costruiva mobili una volta usava i legni che aveva in casa, non è difficile trovare mobili con 2 o a volte tre legni diversi sapientemente mascherati.

        vai liscio
        se funziona è vecchio

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        • #5
          Mi dispiace per l'amputazione subita dal comodino che sicuramente ti costringerà a un
          aumento di lavoro ma, a volte è meglio intervenire in modo drastico!
          Vai pure avanti come hanno detto gli altri.

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          • #6
            Originariamente inviato da El_Marangon Visualizza il messaggio
            chi costruiva mobili una volta usava i legni che aveva in casa, non è difficile trovare mobili con 2 o a volte tre legni diversi sapientemente mascherati.

            vai liscio
            e grazie anche a te "EL".

            Originariamente inviato da Stefano54 Visualizza il messaggio
            Mi dispiace per l'amputazione subita dal comodino che sicuramente ti costringerà a un
            aumento di lavoro ma, a volte è meglio intervenire in modo drastico!
            Vai pure avanti come hanno detto gli altri.
            Si è vero, il lavoro è aumentato come dici tu Stefano, e al termine (se mai riuscirò a sistemarlo) ci sarà più soddisfazione. Grazie anche a te
            FRANCO

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            • #7
              Non prendertela per un piede amputato, a me sono capitati mobili su cui ho dovuto amputarli tutti. Metti il tanganica e cerca di riprendere il colore col mordente, poi un paio di mani di gommalacca a pennello che unforma il tutto (non eccessivamente conentrata), spaglietta e vai con un paio di mani di cera. So' che non vuoi avventurarti con la gommalacca, ma questo procedimento è molto semplice non presenta difficolta' è reversibile e inizi a fare esperienza con questo prodotto. Ciao e auguroni.
              Ultima modifica di giomas; 24-12-2008, 01:27.
              COGITO ERGO SUM

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              • #8
                Grazie infinite Giomas, farò sicuramente tesoro del tuo consiglio per i prossimi lavori, dato che proprio stamattina dopo aver sistemato il piede ho continuato con i prodotti a solvente, ma con l'anno nuovo inizierò a fare l'esperienza della gommalacca e della cera. Comunque vi farò vedere i comodini a lavoro ultimato e ci terrei ad avere anche il tuo parere, grazie. Auguri di BUON NATALE GIOMAS!
                FRANCO

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                • #9
                  Originariamente inviato da woodhobby58 Visualizza il messaggio
                  Ciao amici, approfitto ancora di voi per aiutarmi a restaurare i comodini della discussione precedente. Sono stato costretto ad "amputare" il piede di uno dei due comodini di noce, abbastanza stagionati ,poichè ridotto in briciole dai tarli e l'ho tagliato all'altezza della cornice inferiore(base). Mi trovo un pezzetto di legno "noce tanganica": posso sostituirlo con questo o pensate che pur giocando con la tinta si vedrà comunque una forte differenza? Vi ringrazio.
                  hai gia buttato il piede amputato?io quando lavoro su pezzi d'epoca devo rispettare il più possibile la qualità del mobile.Per esempio io affetto le le parti esterne del piede vecchio con uno spessore di 4 o 5 mm poi l'icollo sul piede nuovo che ho rimesso al suo posto per la sostenibilità del mobile.In questo modo ho il pezzo rifatto che sembra originale.Sembra molto laborioso ma non lo è tanto,inoltre si può usare anche del legno diverso dall'originale tanto va ricoperto.Se invece hai gia cambiato il piede cerca di sbatterlo un po con mrtellate dolci e lunghe per smussare un pochino gli spigoli nuovi per dargli l'aspetto il più possibile a quelli originali.

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                  • #10
                    Ti ringrazio per il tuo interessamento,Tarlo. Allora, sono stato costretto ad "amputare" perchè il piede, ad essere più preciso l'estremità del pilastrino, era ridotto ad un nido di vespe per rendere l'idea, e penso che sia stata opera anche degli "argentini" poichè vivevano indisturbati nel comodino. Per non sacrificare il resto messo un pò meglio, l'ho imbevuto di consolidante. Per dare al piede l'aspetto vissuto l'ho un pò consumato alla base e seguendo il tuo consiglio gli darò qualche colpetto di martellino, anzi,sai che ti dico? Se il lavoro non dovesse venir bene, già che ci sono lo riempio di mazzate e Amen A presto FRANCO
                    FRANCO

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                    • #11
                      Originariamente inviato da woodhobby58 Visualizza il messaggio
                      Ti ringrazio per il tuo interessamento,Tarlo. Allora, sono stato costretto ad "amputare" perchè il piede, ad essere più preciso l'estremità del pilastrino, era ridotto ad un nido di vespe per rendere l'idea, e penso che sia stata opera anche degli "argentini" poichè vivevano indisturbati nel comodino. Per non sacrificare il resto messo un pò meglio, l'ho imbevuto di consolidante. Per dare al piede l'aspetto vissuto l'ho un pò consumato alla base e seguendo il tuo consiglio gli darò qualche colpetto di martellino, anzi,sai che ti dico? Se il lavoro non dovesse venir bene, già che ci sono lo riempio di mazzate e Amen A presto FRANCO
                      La pazienza è il miglior ingrediente.Stà tranquillo che a volte succede anche a me di aver voglia di buttare tutto ma poi insistendo.Ti dò una ricetta per far dell'ottimo stucco a cera che è comodo per turare i forellini dei maledetti tarli. STUCCO A CERA ingred. Cera vergine,cera carnauba(o in mancanza pece greca detta colofonia)ossido marrone bruciato.Di solito uso per sciogliere tutto,in modo comodo e veloce, la termopistola.Metti in un pentolino o un barattolo di lamiera,una parte di carnauba e la fai liquefare poi aggiungi circa sei parti di cera vergine e fai sciogliere anche quella.Poi aggiungi l'ossido.Ne metti quanto vuoi che sia scuro o più chiaro secondo il mobile da stuccare.Per vedere il tono giusto prelevi con la spatola un pò della cera sciolta e ne fai cadere una goccia che raffreddandosi ti farà vedere la tonalità raggiunta.Ci puoi mettere giù un cucchiaino di olio di vasellina rimestando bene.Poi lasci raffredare ed è pronto.L'uso consiste di scaldare con la termop.e preleva con la spatola.Se invece preferisci fare dei bastoncini di cera,coli quando è sciolta il tutto su una lastra di marmo e con una spatola la satacchi e con le mani la lavori come si fa col pongo.Un'altra cosa preparati la spatola da stucco a cera.Una spatola da40 ben levigata sulla punta e un pò arrottondata in modo da non graffiare il legno gia lucidato.Spero che ti sia stato utile.Buon lavoro.Ciao Valerio.

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                      • #12
                        Originariamente inviato da tarlo Visualizza il messaggio
                        La pazienza è il miglior ingrediente.Stà tranquillo che a volte succede anche a me di aver voglia di buttare tutto ma poi insistendo.Ti dò una ricetta per far dell'ottimo stucco a cera che è comodo per turare i forellini dei maledetti tarli. STUCCO A CERA ingred. Cera vergine,cera carnauba(o in mancanza pece greca detta colofonia)ossido marrone bruciato.Di solito uso per sciogliere tutto,in modo comodo e veloce, la termopistola.Metti in un pentolino o un barattolo di lamiera,una parte di carnauba e la fai liquefare poi aggiungi circa sei parti di cera vergine e fai sciogliere anche quella.Poi aggiungi l'ossido.Ne metti quanto vuoi che sia scuro o più chiaro secondo il mobile da stuccare.Per vedere il tono giusto prelevi con la spatola un pò della cera sciolta e ne fai cadere una goccia che raffreddandosi ti farà vedere la tonalità raggiunta.Ci puoi mettere giù un cucchiaino di olio di vasellina rimestando bene.Poi lasci raffredare ed è pronto.L'uso consiste di scaldare con la termop.e preleva con la spatola.Se invece preferisci fare dei bastoncini di cera,coli quando è sciolta il tutto su una lastra di marmo e con una spatola la satacchi e con le mani la lavori come si fa col pongo.Un'altra cosa preparati la spatola da stucco a cera.Una spatola da40 ben levigata sulla punta e un pò arrottondata in modo da non graffiare il legno gia lucidato.Spero che ti sia stato utile.Buon lavoro.Ciao Valerio.
                        Ciao Valerio, quella era solo una battuta, anche perchè i comodini sono di un mio amico per cui dopo sarei stato io poi a prendere le mazzate. Aggiungo subito questo tuo consiglio agli altri ricevuti dai nostri amici e sicuramente ne farò tesoro. Sai che ho già messo in pratica quello del martelletto? ha dato proprio l'effetto che dicevi, grazie. Per le stuccature purtroppo ho già fatto danni lo vedrete. Mi convertirò come già promesso alla gommalacca per non avere più di questi problemi. Una curiosità: tu per i mobili antichi che materiali utilizzi? Elimini ogni traccia di "vissuto" nel mobile? Questi e tanti altri quesiti ti attendono A presto FRANCO
                        FRANCO

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                        • #13
                          Originariamente inviato da woodhobby58 Visualizza il messaggio
                          Ciao Valerio, quella era solo una battuta, anche perchè i comodini sono di un mio amico per cui dopo sarei stato io poi a prendere le mazzate. Aggiungo subito questo tuo consiglio agli altri ricevuti dai nostri amici e sicuramente ne farò tesoro. Sai che ho già messo in pratica quello del martelletto? ha dato proprio l'effetto che dicevi, grazie. Per le stuccature purtroppo ho già fatto danni lo vedrete. Mi convertirò come già promesso alla gommalacca per non avere più di questi problemi. Una curiosità: tu per i mobili antichi che materiali utilizzi? Elimini ogni traccia di "vissuto" nel mobile? Questi e tanti altri quesiti ti attendono A presto FRANCO
                          non ho visto il risultato del tuo lòavoro.Se non hai usato poliestere è sempre rimediabile.Puoi ancora usare gommalacca dopo aver brasivato la superfice del mobile con carta abrasiva del 280 con olio di vasellina.Agisce in poca parte alla volta poi asciughi bene con cotone o straccio.Quando la superfice è bella liscia al tatto si può iniziare la lucudatura con la gommalacca.Possibilmente è meglio usare il tampone.Una pezzuola di cotone(lenzuolo vecchio) con dentro un tampone di una grandezza di tre quarti di pugno.S'immerge il cotone nella gommal.e si strizza un pò poi si avvolge colla pezzuola ben tirata da non avere grinze.Si comicia a passarla sul piano in modo leghgero quasi radente.man mano che si scarica si aumenta la pressione.fai dei movimenti a cerchi e insisti sui bordi del piano e poco al centro tanto quello viene in modo automatico.Il bordo è più difficile da lucidare.quando il tampone comicia adiventare pesante ribagnare e via.Però mai tenere il tampone fermo sul piano "brucerebbe il film(strato)della vernice.quando comicia adiventare uniforma con uno stecco di legno bagnato di olio di vasellina spruzzi qualche goccia sul piano(come benedire)per aiutare il tampone ascivolare.A quel punto c'è il bivio.Se il mobile è da finire a cera basterà pagliettare in modo leggero spolverare ed applicare la cera.Se invece bisognerà lucidare aspecchio si dovrà ribrasivare tutta la superfice con carta abrasiva del 600 con olio di vasellina.Asciugare e ricominciare col tampone ma con gommalacca un pò più diluita.Quando sarà gia lucido si spruzzerà ancora olio divasellina e con piccoli cerchi in senso orario e dopo varie passate nell'altro senso per tirare la gommalacca.Il tampone dovrà essere quasi asciutto.Ogni tanto col dito pulito si toccherà il piano per sentire quanto è liscio,ogni tanto si bagnerà il tampone con qualche goccia d'alcol,ma quasi asciutto e si tirerà ancora .L'olio verrà tutto in superfice e col dito si potrà "scrivere" a quel punto viene il bello si preparerà una pezzuola pulita e dentro un tampone piccolo inumidito d'alcol.A quelò punto si cominceranno dei movimenti rettilinei avanti e indietro veloci prima per aria e si ci abbasserà fino alla superfice planando come un aeroplano leggero e si comincerà ad asportare l'olio fino a rendere tutto lucido ed uniforme(pensa che usando il piano lucidto mi son tolto un bruscolino nell'occhio).Riguardo ai pezzi d'epoca,guai atogliere la patina,è un vero disastro.Io tolgo via lo sporco ma arrivo al vero colore originale rilucidando agommalacca o semplice cera.Addirittura nei pezzi più antichi tipo del quattrocento non si rifanno più dei pezzi nuovi ma si rimpiazza il piede mancante con del plexigas.Certo che i mobili correnti si devono rimettere in sesto in modo tradizionale ma sempre rispettando la qualità dello stesso.Non si può certo usare delle viti astella per rimettere le cerniere ad un piano di una ribalta antica,oppure mettere del compensato per rifare la spalla mancante ad un mobile antico.Se per esempio la spalla è completamente tarlata e si frantuma con un dito io con la bindella le affetto metto delle tavole nuove e incollo dietro se è possibile la vecchia fetta della spalla per dare l'aspetto originale.Certo per uin mobile che ha valore.Io ho parecchio legno vecchio,ne raccolgo continuamente,se in giro vedo qualche tavola vecchia buttata entra subito in macchina e finisce nella mia catasta.Che stucco hai adoperato?mica quello da muri bianco?Se si basta grattare un pò con uno scalpellino poi stuccare collo stucco acera che va usato sul legno gia passato di gommalacca.Steso con la spatola e sciolto coll termopistola poi si liscia con paglietta ed è aposto.Stucco bisogna adoperare il meno possibile prima rifare i pezzi mancanti.Buon lavoro einsisti. ciao

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                          • #14
                            Originariamente inviato da tarlo Visualizza il messaggio
                            non ho visto il risultato del tuo lòavoro.Se non hai usato poliestere è sempre rimediabile.Puoi ancora usare gommalacca dopo aver brasivato la superfice del mobile con carta abrasiva del 280 con olio di vasellina.Agisce in poca parte alla volta poi asciughi bene con cotone o straccio.Quando la superfice è bella liscia al tatto si può iniziare la lucudatura con la gommalacca.Possibilmente è meglio usare il tampone.Una pezzuola di cotone(lenzuolo vecchio) con dentro un tampone di una grandezza di tre quarti di pugno.S'immerge il cotone nella gommal.e si strizza un pò poi si avvolge colla pezzuola ben tirata da non avere grinze.Si comicia a passarla sul piano in modo leghgero quasi radente.man mano che si scarica si aumenta la pressione.fai dei movimenti a cerchi e insisti sui bordi del piano e poco al centro tanto quello viene in modo automatico.Il bordo è più difficile da lucidare.quando il tampone comicia adiventare pesante ribagnare e via.Però mai tenere il tampone fermo sul piano "brucerebbe il film(strato)della vernice.quando comicia adiventare uniforma con uno stecco di legno bagnato di olio di vasellina spruzzi qualche goccia sul piano(come benedire)per aiutare il tampone ascivolare.A quel punto c'è il bivio.Se il mobile è da finire a cera basterà pagliettare in modo leggero spolverare ed applicare la cera.Se invece bisognerà lucidare aspecchio si dovrà ribrasivare tutta la superfice con carta abrasiva del 600 con olio di vasellina.Asciugare e ricominciare col tampone ma con gommalacca un pò più diluita.Quando sarà gia lucido si spruzzerà ancora olio divasellina e con piccoli cerchi in senso orario e dopo varie passate nell'altro senso per tirare la gommalacca.Il tampone dovrà essere quasi asciutto.Ogni tanto col dito pulito si toccherà il piano per sentire quanto è liscio,ogni tanto si bagnerà il tampone con qualche goccia d'alcol,ma quasi asciutto e si tirerà ancora .L'olio verrà tutto in superfice e col dito si potrà "scrivere" a quel punto viene il bello si preparerà una pezzuola pulita e dentro un tampone piccolo inumidito d'alcol.A quelò punto si cominceranno dei movimenti rettilinei avanti e indietro veloci prima per aria e si ci abbasserà fino alla superfice planando come un aeroplano leggero e si comincerà ad asportare l'olio fino a rendere tutto lucido ed uniforme(pensa che usando il piano lucidto mi son tolto un bruscolino nell'occhio).Riguardo ai pezzi d'epoca,guai atogliere la patina,è un vero disastro.Io tolgo via lo sporco ma arrivo al vero colore originale rilucidando agommalacca o semplice cera.Addirittura nei pezzi più antichi tipo del quattrocento non si rifanno più dei pezzi nuovi ma si rimpiazza il piede mancante con del plexigas.Certo che i mobili correnti si devono rimettere in sesto in modo tradizionale ma sempre rispettando la qualità dello stesso.Non si può certo usare delle viti astella per rimettere le cerniere ad un piano di una ribalta antica,oppure mettere del compensato per rifare la spalla mancante ad un mobile antico.Se per esempio la spalla è completamente tarlata e si frantuma con un dito io con la bindella le affetto metto delle tavole nuove e incollo dietro se è possibile la vecchia fetta della spalla per dare l'aspetto originale.Certo per uin mobile che ha valore.Io ho parecchio legno vecchio,ne raccolgo continuamente,se in giro vedo qualche tavola vecchia buttata entra subito in macchina e finisce nella mia catasta.Che stucco hai adoperato?mica quello da muri bianco?Se si basta grattare un pò con uno scalpellino poi stuccare collo stucco acera che va usato sul legno gia passato di gommalacca.Steso con la spatola e sciolto coll termopistola poi si liscia con paglietta ed è aposto.Stucco bisogna adoperare il meno possibile prima rifare i pezzi mancanti.Buon lavoro einsisti. ciao
                            Valerio più che un consiglio hai redatto un TUTORIAL,metti le foto e siamo a posto! Battuta a parte, la forza del "IL Truciolo" è proprio questa: persone che con umiltà chiedono e accettano consigli e gente come te competente che con pazienza e disponibilità sono sempre pronti a darti una mano Ti faccio i miei complimenti per la capacità "didattica" che possiedi, per intanto tra qualche giorno vi mostrerò il mio lavoro e quindi potremo tornare sugli aspetti tecnici che hai trattato discutendone con gli amici che in questa sezione hanno suggerito altre schede di lavoro. A presto.......FRANCO
                            FRANCO

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                            • #15
                              Originariamente inviato da woodhobby58 Visualizza il messaggio
                              Valerio più che un consiglio hai redatto un TUTORIAL,metti le foto e siamo a posto! Battuta a parte, la forza del "IL Truciolo" è proprio questa: persone che con umiltà chiedono e accettano consigli e gente come te competente che con pazienza e disponibilità sono sempre pronti a darti una mano Ti faccio i miei complimenti per la capacità "didattica" che possiedi, per intanto tra qualche giorno vi mostrerò il mio lavoro e quindi potremo tornare sugli aspetti tecnici che hai trattato discutendone con gli amici che in questa sezione hanno suggerito altre schede di lavoro. A presto.......FRANCO
                              sempre a disposizione.Quando ero giovane ho avuto parecchi maestri.Vecchi artigiani che avevano montagne di esperienza.In particolare un grande tuo omonimo,Franco Cogorno.Grande intarsiatore ed ebanistaLo ricordo ancora con affetto.Io per ricambiare i consigli avuti cerco di fare lo stesso.Ciao e buon anno.

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