Ebbene si, lascio.
Erano gli inizi del 1950 quando mio nonno con mio padre e mio zio presero quei locali in affitto per aprire bottega. Partirono da un paesello delle Marche alla ricerca della fortuna. I racconti di mio padre mi riportano a molte situazioni attuali, molto diffuse in allora e che si ripropongono per altri popoli oggi. L'appartamento che avevamo trovato, condiviso con altra famiglia, non dava la disponibilità per tutti quindi mio padre e mio nonno nei primi anni, dormivano in quei locali. Poi con il tempo l'ampliamento della falegnameria in un locale più ampio e decisamente più salubre con soffitti più alti e il passaggio del vecchio laboratorio a "magazzino". Poi la chiusura dell'attività principale negli anni 90 e il magazzino restò per contenere qualche macchina, gli attrezzi principali e tante cose accumulate con il tempo e per dare a mio padre, ormai unico in salute, la possibilità di passare la giornata........poi anche lui un bel giorno non è stato più in grado di uscire di casa per una malattia e quindi nel 2010 ho preso io i locali. E' stato un bel passaggio perché ero sistemato nel Box che, anche se grande, era condiviso con le auto di famiglia......passare a un 80 mq dedicato a giocare con il legno, la meccanica e quanto altro è stato stratosferico ma soprattutto mi sembrava di dare continuità ai sacrifici di chi ci ha dormito, sudato, lavorato. E poi in questi 6 anni, cene con i miei amici falegnami e non, il restauro completo di una 2cv, tanti trucioli per qualche amico........ insomma una tana vera e propria.
Domani inizio il trasloco nuovamente nel box. Anche se il cuore è triste, al giorno d'oggi per giocare non si possono buttare via i soldi. Tra affitto, spazzatura, passo carrabile, Enel (ultima bolletta 135 euro in due mesi per un consumo di 25 KW!!!) sono quasi 300 euro al mese e quindi ritorno nel mio box.........
Non è tanto per lo spazio, ma per le cose che ho buttato e che butterò via, per quei racconti che ho sentito, per quei momenti che ho vissuto, per quelle persone che ho visto dentro la bottega e che ora non ci sono più, lascio con tristezza un pezzo della mia vita ma tengo in me bellissimi ricordi.
Vorrei citare solo questo. La bottega non era solo il luogo in cui lavorare, ma dove passavano gli amici a trovarti, i clienti a salutarti, i pensionati a leggere e a commentare i giornali (e si, una volta si leggevano!!) insomma la bottega, non solo la nostra ma tutte, era un punto di incontro, di discussione, di lavoro...quello vero.
In ogni caso bisogna prendere le cose nuove con benevolenza e lasciarsi alle spalle quelle vecchie ricordandole con affetto e memoria. Appena posso vi mando le foto della nuova sistemazione.
Tarlo 61
Erano gli inizi del 1950 quando mio nonno con mio padre e mio zio presero quei locali in affitto per aprire bottega. Partirono da un paesello delle Marche alla ricerca della fortuna. I racconti di mio padre mi riportano a molte situazioni attuali, molto diffuse in allora e che si ripropongono per altri popoli oggi. L'appartamento che avevamo trovato, condiviso con altra famiglia, non dava la disponibilità per tutti quindi mio padre e mio nonno nei primi anni, dormivano in quei locali. Poi con il tempo l'ampliamento della falegnameria in un locale più ampio e decisamente più salubre con soffitti più alti e il passaggio del vecchio laboratorio a "magazzino". Poi la chiusura dell'attività principale negli anni 90 e il magazzino restò per contenere qualche macchina, gli attrezzi principali e tante cose accumulate con il tempo e per dare a mio padre, ormai unico in salute, la possibilità di passare la giornata........poi anche lui un bel giorno non è stato più in grado di uscire di casa per una malattia e quindi nel 2010 ho preso io i locali. E' stato un bel passaggio perché ero sistemato nel Box che, anche se grande, era condiviso con le auto di famiglia......passare a un 80 mq dedicato a giocare con il legno, la meccanica e quanto altro è stato stratosferico ma soprattutto mi sembrava di dare continuità ai sacrifici di chi ci ha dormito, sudato, lavorato. E poi in questi 6 anni, cene con i miei amici falegnami e non, il restauro completo di una 2cv, tanti trucioli per qualche amico........ insomma una tana vera e propria.
Domani inizio il trasloco nuovamente nel box. Anche se il cuore è triste, al giorno d'oggi per giocare non si possono buttare via i soldi. Tra affitto, spazzatura, passo carrabile, Enel (ultima bolletta 135 euro in due mesi per un consumo di 25 KW!!!) sono quasi 300 euro al mese e quindi ritorno nel mio box.........
Non è tanto per lo spazio, ma per le cose che ho buttato e che butterò via, per quei racconti che ho sentito, per quei momenti che ho vissuto, per quelle persone che ho visto dentro la bottega e che ora non ci sono più, lascio con tristezza un pezzo della mia vita ma tengo in me bellissimi ricordi.
Vorrei citare solo questo. La bottega non era solo il luogo in cui lavorare, ma dove passavano gli amici a trovarti, i clienti a salutarti, i pensionati a leggere e a commentare i giornali (e si, una volta si leggevano!!) insomma la bottega, non solo la nostra ma tutte, era un punto di incontro, di discussione, di lavoro...quello vero.
In ogni caso bisogna prendere le cose nuove con benevolenza e lasciarsi alle spalle quelle vecchie ricordandole con affetto e memoria. Appena posso vi mando le foto della nuova sistemazione.
Tarlo 61
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