Vi ripropongo questo banco da lavoro che avevo postato anche altrove con le varie fasi di esecuzione,realizzato solo con utensili manuali,nella mia vecchia scuola,dove non ci era permesso utilizzare maccchine(se poi siete interessati vi posto qualche foto della scuola..)
incominciamo con una breve descrizione..
questo Roubo,come molti sapranno e´ la versione piu "recente" di quello proposto nelle tavole di Andre´ Roubo,nel suo libro "L´art de la Menuiserie" risalente alla meta´ del 700..dico una copia "recente"perche quello proposto nelle tavole di Roubo era un banco che adoperava come piano di lavoro enormi travi,spesso di quercia o faggio o di altri legni duri,che potevano arrivare a 40cm di larghezza se non piu e a 10cm di spessore,figlio di un´epoca in cui non era affatto difficile reperire legname di tale misura.
con lo scarseggiare di legname di quella misura,il banco Roubo e´ stato "reinventato",un piano meno spesso e meno largo,e per avere un piano comunque stabile le gambe posteriori sono state collegate al top con un tenone passante posto ad un´angolo,mentre le gambe anteriori sono collegate con una curiosa coda di rondine che ho inserito anche nel mio banco,in pratica si una un´angolo non solo nella parte frontale,dove si puo vedere la coda,ma anche nella parte posteriore dove bisogna tagliare una coda che si rimpicciolisce dalla parte inferiore del banco a quella superiore(la coda nella parte superiore e´ spessa 25mm mentre in quella inferiore 38mm)..piu facile a farlo che a dirlo in questo caso..anche se non esattamente cosi semplice.
il banco e´ stato realizzato completamente in betulla,e nella parte posteriore una vaschetta per gli attrezzi con incastro a coda di rondine cieca e´ stata mortasata ai laterali del piano..il banco ha una morsa frontale ma non una di coda,c´e´ invece come tradizione il cosidetto "valet"in francese,cioe l´holdfast,un morsetto curvo in ferro che si inserisce nei fori e si rimuove picchiandolo con il martello..ci tengo a precisare che se avessi trovato una tavola piu larga mi sarebbe piaciuto farlo anche solo 5 o 10cm piu largo ma e´ stata una ricerca vana,in fondo lo uso piu che altro per piallare e assolve il suo ruolo perfettamente..
prova di incastro delle gambe..
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20160307_132111.jpg
si comincia con i lavori sul piano vero e proprio.
20160307_132049.jpg
20160307_140120.jpg
scalpello e il cosidetto slick,usato particolarmente in costruzioni di edifici tradizionali,sono molto utili in questo momento vista la forma a cuneo oltre che a coda di rondine dell´incastro..
20160307_132037.jpg
gamba assemblata
20160307_173539.jpg
si passa alle gambe posteriori.con una dima con l´angolo giusto da dare alle gambe e un girabacchino faccio dei fori ravvicinati per creare la mortasa
20160309_093812.jpg
uno scalpello a angolo(corner chisel) mi permette di ripulire gli angoli con facilita
20160309_100544.jpg
si passa al telaio,con taglio dei vari tenoni..
20160309_151531.jpg
20160309_155951.jpg
quindi un preassemblaggio dei traveri del telaio
20160309_194555.jpg
20160310_170512.jpg
passo alla manifattura di qualche tondino che andra a rinforzare tutte le connessioni.
20160309_160942_zps3ta1raio.jpg
20160309_161044_zpsyrvdzzdt.jpg
con un incorsatoio realizzo la scanalatura che ospitera la vaschetta e creo i due piccoli tenoni sulla testa del piano
20160311_100824.jpg
20160311_100835.jpg
20160311_131204.jpg
20160311_131217.jpg
passo alla costruzione della vaschetta creando l´incastro a coda di rondine
20160311_154508.jpg
20160311_163421.jpg
con un´ascia da pareggio(chiamata bila in svedese)rimuovo velocemente materiale dal pezzo che sara poi la ganascia della morsa e la piallo in squadra
20160311_174426.jpg
20160311_175007.jpg
20160311_175120.jpg
assemblo la morsa e faccio i fori per i cani..il lavoro e´ praticamente finito
20160315_093507.jpg
20160311_200244.jpg
20160311_200254.jpg
20160315_093440.jpg
incominciamo con una breve descrizione..
questo Roubo,come molti sapranno e´ la versione piu "recente" di quello proposto nelle tavole di Andre´ Roubo,nel suo libro "L´art de la Menuiserie" risalente alla meta´ del 700..dico una copia "recente"perche quello proposto nelle tavole di Roubo era un banco che adoperava come piano di lavoro enormi travi,spesso di quercia o faggio o di altri legni duri,che potevano arrivare a 40cm di larghezza se non piu e a 10cm di spessore,figlio di un´epoca in cui non era affatto difficile reperire legname di tale misura.
con lo scarseggiare di legname di quella misura,il banco Roubo e´ stato "reinventato",un piano meno spesso e meno largo,e per avere un piano comunque stabile le gambe posteriori sono state collegate al top con un tenone passante posto ad un´angolo,mentre le gambe anteriori sono collegate con una curiosa coda di rondine che ho inserito anche nel mio banco,in pratica si una un´angolo non solo nella parte frontale,dove si puo vedere la coda,ma anche nella parte posteriore dove bisogna tagliare una coda che si rimpicciolisce dalla parte inferiore del banco a quella superiore(la coda nella parte superiore e´ spessa 25mm mentre in quella inferiore 38mm)..piu facile a farlo che a dirlo in questo caso..anche se non esattamente cosi semplice.
il banco e´ stato realizzato completamente in betulla,e nella parte posteriore una vaschetta per gli attrezzi con incastro a coda di rondine cieca e´ stata mortasata ai laterali del piano..il banco ha una morsa frontale ma non una di coda,c´e´ invece come tradizione il cosidetto "valet"in francese,cioe l´holdfast,un morsetto curvo in ferro che si inserisce nei fori e si rimuove picchiandolo con il martello..ci tengo a precisare che se avessi trovato una tavola piu larga mi sarebbe piaciuto farlo anche solo 5 o 10cm piu largo ma e´ stata una ricerca vana,in fondo lo uso piu che altro per piallare e assolve il suo ruolo perfettamente..
prova di incastro delle gambe..
20160307_132105.jpg
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si comincia con i lavori sul piano vero e proprio.
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scalpello e il cosidetto slick,usato particolarmente in costruzioni di edifici tradizionali,sono molto utili in questo momento vista la forma a cuneo oltre che a coda di rondine dell´incastro..
20160307_132037.jpg
gamba assemblata
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si passa alle gambe posteriori.con una dima con l´angolo giusto da dare alle gambe e un girabacchino faccio dei fori ravvicinati per creare la mortasa
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uno scalpello a angolo(corner chisel) mi permette di ripulire gli angoli con facilita
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si passa al telaio,con taglio dei vari tenoni..
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quindi un preassemblaggio dei traveri del telaio
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passo alla manifattura di qualche tondino che andra a rinforzare tutte le connessioni.
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con un incorsatoio realizzo la scanalatura che ospitera la vaschetta e creo i due piccoli tenoni sulla testa del piano
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passo alla costruzione della vaschetta creando l´incastro a coda di rondine
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con un´ascia da pareggio(chiamata bila in svedese)rimuovo velocemente materiale dal pezzo che sara poi la ganascia della morsa e la piallo in squadra
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assemblo la morsa e faccio i fori per i cani..il lavoro e´ praticamente finito
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