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Piccola cassettiera

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  • Piccola cassettiera

    ciao a tutti, finalmente ho trovato il tempo di terminare una piccola cassettiera da mettere al fianco del divano. Ho utilizzato castagno per la struttura e per il frontale dei cassetti. Abete per i fianchi dei cassetti. Multistrato in pioppo da 8 mm per il fondo dei cassetti, e da 4 mm per la schiena della cassettiera. Ho approfittato per prendere pratica con gli incastri a coda, passanti per la struttura e ciechi per il frontale del cassetto.
    Finito con vetrificante ad acqua.

    Posto qualche foto, un po per contribuire al forum, un po per ricevere qualche consiglio/critica (sarebbe meglio) sulla costruzione. Per quanto riguard il gusto estetico.... bhe .. ognuno ha il suo.
    A me piacciono linee squadrate, lineari, ed esaltare la venatura del legno.

    Correggetemi se sbaglio:
    - Il fianco del cassetto non dovrebbe toccare la struttura del mobile, contrariamente a quanto fatto. Ma se voglio un frontale con code sommerse, come avrei potuto fare?
    - Le code passanti in fondo al cassetto vanno lasciate piu'lunghe del cassetto, in maniera da poter regolare la battuta dello stesso
    - La squadratura del cassetto. Un incubo. Lavorandoci sabato e domenica, mi ritrovavo movimenti di decimi di millimetro che mi hanno fatto impazzire per far correre il cassetto sulle guide in legno. Consigli?

    Ma alla fine sono abbastanza soddisfatto !!!


    20161108_191121.jpg20161108_191128.jpg20161108_191154.jpg20161108_212833.jpg20161108_212847.jpg

  • #2
    non e´ detto che i fianchi del cassetto non debbano toccare i laterali del mobile,ovviamente dando per scontato che ci sia l´aria intorno al cassetto,giusto quanto basta per farlo scivolare senza problemi,assolutamente plausibile..si puo applicare una striscia sottile di legno duro da entrambi i lati contro i laterali del mobile ad esempio,in modo che il cassetto scorra solo contro quelle due strisce,oppure fresare un canale sui due fianchi dei cassetti e applicare sui fianchi del mobile due listelli che scorreranno nelle scanalature sui fianchi del cassetto.
    oppure guide a L in legno o guide metalliche..insomma le soluzioni ci sono,queste sono solo alcune..
    la soluzione per squadrare il cassetto sta nel fondo..una volta che hai appurato che il cassetto e´ in squadro,prendi la misura del fondo taglialo e inseriscilo nei canali che lo ospitano.la falegnameria non e´ meccanica e il decimo di millimetro non importa,perche il legno e´ un materiale vivo che si espande e contrae,posso capire si parli di 1mm o piu di differenza ma il decimo di millimetro..e´ proprio impossibile parlarne. curiosita:che sistema di giunzione hai usato per fresare le code?

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    • #3
      Scusami ma noto che le code del posteriore del cassetto le hai sbagliate, hai invertito i maschi con le femmine, il quel modo non tengono.
      rimanere allievo é il segreto di ogni maestro. J.S.
      L'Arte è la parte nobile di ognuno di noi che non è ostaggio nè del tempo nè del denaro

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      • #4
        Originariamente inviato da Toto Visualizza il messaggio
        Scusami ma noto che le code del posteriore del cassetto le hai sbagliate, hai invertito i maschi con le femmine, in quel modo non tengono.
        ammazza che occhio,non ci avevo proprio fatto caso..effettivamente e´ cosi..

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        • #5
          Originariamente inviato da Snickare Visualizza il messaggio
          ammazza che occhio,non ci avevo proprio fatto caso..effettivamente e´ cosi..
          Caro Mauro, a me le code piacciono troppo, ma me le faccio tutte a mano perché sono piu belle.
          rimanere allievo é il segreto di ogni maestro. J.S.
          L'Arte è la parte nobile di ognuno di noi che non è ostaggio nè del tempo nè del denaro

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          • #6
            XSnikare
            Grazie mille per i consigli... Utilissimi
            Gli incastri li ho fatti a mano...

            XToto
            iso lo sapevo... Con quel cassetto ho dovuto smontare la parte posteriore quando era già incollata (errore di misurazione). Mi sono dovuto arrangiare per recuperare il legno, non ne avevo altro

            L'altro cassetto
            20161109_214115.jpg
            Ultima modifica di Andrea79; 09-11-2016, 23:46.

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            • #7
              ciao di nuovo..quelli frontali sembrano essere molto precisi,quasi come eseguiti da un macchinario!non vado pazzo per l´angolo..di solito,personalmente utilizzo un angolo sui 10-12 gradi..non che importi moltissimo in realta,almeno fino a che non si esagera e non ti ritrovi troppe fibre corte nella coda,che sono ovviamente fragilissime,e rovina la funzionalita dell´incastro..un gusto personaleersonalmente non amo avere code di diversa grandezza,tendo a dividere lo spazio a meta,e poi di nuovo a meta..senza esagerare con il numero di code,che a me,quando sono troppe,danno un po fastidio esteticamente parlando..tanto per fare un esempio,queste sono quelle che ho nei cassetti sul mio pensile per gli attrezzi,giusto per farti capire cosa intendo io per evitare di utilizzare troppe code,che mi fanno girare la testa..

              qui una breve sequenza della lavorazione..affilare la punta del graffietto nel modo giusto e´ molto importante,in modo che tagli le fibre,non le graffi,come il nome dell´attrezzo fa intendere.puoi anche vedere come,nella costruzione dei cassetti(ma non solo,lo utilizzo sempre..)il triangolo del falegname sia importante per evitare di confondersi..20160517_140811.jpg20160517_141157.jpg20160517_143139.jpg20160517_144645.jpg20160517_144749.jpg20160520_190459.jpg

              curiosita fuori tema: con le radici e la corteccia della betulla si fanno ottime protezioni per gli scalpelli(l´ho imparato a scuola..)
              20160517_143157.jpg
              Ultima modifica di Snickare; 09-11-2016, 23:58.

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              • #8
                Per le code mi sono trovato molto bene con le guide del carissimo Frank Klausz. Mi si è aperto un mondo... Prima diventavo pazzo per correggere errori, con effetti quasi sempre peggiori. Per angoli, dimensioni e numero di code sono d'accordo con te sul fatto che sia una questione di gusto personale. Nel limite della funzionalità.

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