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Confronto tra due pialle Stanley No. 4

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  • Confronto tra due pialle Stanley No. 4

    Premessa: ho notato che periodicamente, nella sezione amanuensi, appaiono richieste di persone che vorrebbero avvicinarsi al mondo delle pialle manuali ma hanno tanti dubbi essendo agli inizi (almeno da un punto di vista di attrezzi "amanuensi"). Poiché proprio in questi giorni ho acquistato sulla baia le due pialle in oggetto, scrivo un poco di note sull'argomento che qualcuno potrebbe trovare di un minimo interesse. Tenete conto che la mia esperienza è limitata.

    Antefatto: come pialle di finitura No. 4, ho una Rider (marca di casa Axminster) ed una Stanley vecchia comprata sulla baia momentaneamente convertita a scrub plane (usando una vecchia lama di una pialla cinese che di buono aveva solo quella). Da qualche tempo non mi funziona più la regolazione dell'inclinazione laterale della lama sulla Rider, per cui (buona scusa) mi metto alla ricerca di una 4 che faccia al caso mio. Trovo una serie di oggetti papabili e dopo un po' di lotta me ne aggiudico una che valuto buona. Nella lista di oggetti che osservavo c'erano anche pialle che non avevo intenzione di comprare, in particolare due con manici di resina (la vulgata dice che non siano della stessa qualità di quelle con manico in legno): una era già andata via ad oltre 40 euro, un'altra sola soletta stava lì che non la voleva nessuno ... A 5 minuti dalla fine dell'asta ancora nessuna offerta; ho pensato che "bah, per 13 euro, provo a fare un'offerta anche per questa, tanto la supereranno sicuramente. " Intanto pago l'altra, cazzeggio un pochino, poi riguardo la mia pagina ebay e ... ma come, me la sono aggiudicata per 14 euro???

    Ed ora? Ed ora giustamente paga!


    Veniamo a noi: sono arrivate ieri (in anticipo). La prima dovrebbe essere una Type 19 standard che vedete nelle tre foto qui sotto.

    Legno1.jpg Legno3.jpg Legno2.jpg

    Per curiosità, il venditore aveva allegato anche la foto della pialla prima che lui la ripulisse e risistemasse.

    Rugginosa.jpg

    Questa invece è quella con i manici di resina, credo sia sempre una Type 19 probabilmente dei primi periodi in cui introdussero tali manici (quindi ad occhio 1965).

    Resina1.jpg Resina3.jpg Resina2.jpg

    Che lavori ci ho fatto io? Ovviamente, controlli generali con il cuore in gola ma tutto era a posto. Ho verificato ad occhio che le suole fossero piane (ad essere pignoli andrebbero spianate per sicurezza, può essere che quando avrò un attimo di tempo mi ci metta). Le lame erano affilate alla mola, soprattutto la "giovane" aveva un angolo troppo acuto per i miei gusti. Un po' di minuti tra pietre diamantate e coramella hanno reso giustizia all'acciaio inglese. Ah, le lame le ho portate sicuramente piane sul lato opposto al bisello, prima di affilarle.
    Altre note: sulla "vecchia" ci sono un poco di segni di corrosione profonda sulla lama, minimi e che non inficiano il funzionamento; probabilmente è stata ferma per anni in qualche cantina. La regolazione della profondità di taglio, andando verso il frog era un poco difficoltosa (probabilmente non era stata pulita perfettamente): nulla che un uso oculato di WD40 ed olio 3-in-1 non potessero risolvere. Ad essere pignolissimi, il manico posteriore (detto tote) ha un capello di gioco. Sulla giovane ad avere un capello di gioco è quello anteriore, nulla che infici il funzionamento. La giovane aveva anche la vite che sostiene il lever cap troppo serrata, a mio avviso, ed il frog un poco indietro - regolati giusti in un attimo.

    Olio e wd40 dove serve e poi la prova. Ci saranno ancora da fare degli aggiustamenti secondo i miei gusti, man mano che le userò.

    LegnoProva.jpg ResinaProva.jpg

    Paragone tra le due: la giovane ha il corpo un pelo più lungo, diciamo mezzo centimetro. Inoltre sembra un poco più leggera, non vorrei che all'epoca cominciassero ad alleggerire i metalli delle varie parti. I manici come forma sono identici, la sensazione della resina a me piace meno del legno sotto la mano, mi pare di avere meno sensibilità (come se io fossi chissà quale artigiano!!!).
    Comunque, vanno molto bene ambedue, sempre a mio avviso.

    Conclusioni: io non ho mai visto, se non da frugoletto, lavorare il legno con gli utensili manuali, quando ho deciso, qualche anno fa, di dare libero sfogo a questa passione, ho basato tutte le conoscenze sulla rete ed i forum. La prima pialla fu la Rider in offertissima, basandomi sulle recensioni. Poi sono passato agli usati su ebay e tra attenzione e fortuna mi è sempre andata molto bene (non è detto che si spendano sempre due lire, la Stanley No. 71 l'ho pagata più di 100 euro, oltre la spedizione). Non è che voglio dire di andare tutti di corsa sui siti di usato - è solo una testimonianza. Ognuno è responsabile delle proprie scelte.

    Probabilmente l'attuale scrub tornerà a fare la smoothing, passando la lama cinese sulla "giovane". Vedremo.

    Chiudo con le nuove arrivate assieme ad alcune loro sorelle (quella in foto sarebbe una scarpiera per casa che ho fatto un po' di tempo fa, che però viene usata come scaffale di appoggio nella casa accanto siccome ... lasciate perdere, è una storia lunga).

    PialleNuove.jpg


    Grazie per la pazienza
    Antonello
    Antonello

  • #2
    Grazie per le info. Sono sicuramente utili...anche io mi sono da poco affacciato al mondo pialle ed è sempre bello imparare.
    Daniele

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