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Cambio alimentazione da monofase a trifase

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  • Cambio alimentazione da monofase a trifase

    Ciao a tutti, come da titolo sono a chiedervi consiglio su come ovviare al problema dell'alimentazione di varie macchine trifase, le soluzioni che ho preso in considerazione sono le seguenti:

    1) Richiedere la fornitura direttamente trifase. Sarebbe la cosa più pratica, ma non ho idea di quanto possa costare attivare e mantenere un contratto domestico trifase di 6 kW per un anno (esclusi i consumi). Qualcuno sa darmi qualche indicazione/dàto/consiglio a riguardo?

    2) aumentare a 6 kW monofase la fornitura già presente ed acquistare un inverter/trasformatore per avere la trifase solo nel laboratorio. Per ora mi è stato segnalato soltanto un Siemens da circa 4 kW che costa più di 300 euro. Non ho alcuna esperienza con questi strumenti, qualcuno li conosce o li ha provati?

    3) Acquistare un gruppo elettrogeno trifase per alimentare le macchine del laboratorio.

    Non ho considerato l'opzione della sostituzione dei motori perché decisamente troppo costosa, per l'utilizzo che ne andró a fare decisamente il gioco non vale la candela.

    Ringrazio tutti in anticipo per il confronto sul tema e se avrete qualche consiglio da darmi!

  • #2
    Tempo fa, prima di installare la trifase da 6kw mi ero fatto un prospetto per valutare 6kw tri seconda casa e 3 mono PRIMA CASA.
    Premesso che tutto ciò che supera i 3,3kw è seconda casa a priori escluderei l'operazione 2 in quanto ti costerebbe come la trifase con in più il costo/problema dell'inverter.
    Per quanto riguarda la prima opzione tieni presente che all'incirca, a parità di consumi annuali, siamo al doppio indifferentemente se prima casa o seconda.
    Invece per quanto riguarda il gruppo elettrogeno dovresti prenderne uno "serio". In questo caso parliamo di un paio di mila euro di costo da preventivare.
    Dove abiti? In appartamento o in una casa isolata?
    Io ho scelto la trifase in quanto abitando in mezzo al verde 3 kW non sarebbero stati sufficienti. Ciò detto la scelta della Trifase è stata quasi naturale.
    Un vantaggio della Trifase consiste nella possibilità di utilizzare fino a 6,6kw su una singola fase (erogazione di energia elettrica a 230 volt monofase).

    Stavo ricontrollando il prospetto che avevo fatto un paio di anni fa, per la precisione nel maggio del 2015, ed ipotizzando un consumo di energia elettrico annuale max di 4300 Kw annui risultava che
    con 3 Kw monofase 1°casa avrei speso € 917,56;
    con 6 Kw trifase avrei speso € 1718,67;
    con 6 Kw mono avrei speso € 1698,71;
    Spero di esserti stato utile.

    P.s. il conteggio è puramente indicativo elaborato approssimativamente sulle tabelle fornite da Enel (regime protetto) sul proprio sito,non sono state calcolate le spese di spedizione

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    • #3
      Si, confermo anch'io questi conteggi.
      In pratica una volta che abbandoni la tariffa "agevolata" di 3 kw per prima abitazione, la spesa è circa la stessa, a parità di potenza installata e consumi, sia se hai la trifase che la monofase. A livello di spese di bolletta conviene quindi prendere la trifase, ovviamente vanno però considerati i costi per la modifica dell'impianto elettrico per passare i nuovi fili che comunque sono una tantum.
      Ultima modifica di marcoT; 17-10-2017, 20:16.

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      • #4
        Intanto un sentito ringraziamento per la solerte e precisa risposta. Vedo che confermi la mia sensazione, opterei anche io per il passaggio a trifase; non trovo riscontro peró con le informazioni datemi direttamente da Enel perché mi hanno detto che per un ipotetico contratto domestico trifase seconda casa da 5 kW andrei a pagare un canone fisso di 21 € mensili più il costo del singolo kWh consumato che varia a seconda che si scelga la tariffa monoraria o bioraria.
        Puoi mandarmi il link del sito dove hai fatto la stima di spesa annua?
        Cmq ho una casa isolata, ma fortuna vorrebbe che nel laboratorio debba ancora fare completamente l'impianto elettrico, quindi almeno su questo non ho vincoli.

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        • #5
          Il sito non è possibile allegarlo in quanto erano i dati di maggio 2015. Cmq la monoraria non era disponibile all'epoca (anche se appariva nel sito Enel). Altresì tra 5 e 6 kW la differenza di costi era irrisoria. Non vorrei dire una sciocchezza perché è passato del tempo ma se non sbaglio era 4,5 kW non 5 Inoltre non ricordo bene, ma sembra che la 4,5 fosse mono.
          Se mi mandi (in privato) la tua mail ti invio il foglio di calcolo con i parametri dell'epoca che puoi aggiornare con i tuoi dati
          Ultima modifica di Carravina; 18-10-2017, 21:55.

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          • #6
            Le tariffe stanno qui:

            https://www.servizioelettriconaziona...e/nonresidente

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            • #7
              Ciao, credo che ci sia una variabile legata alla compagnia fornitrice di energia che può essere, mi risulta, diversa da zona a zona.
              Io sono passato da 4.5 monofase a 4.5 trifase, utenza non domestica, è la differenza è solo sulle voci fisse, i consumi costano uguale a prescindere dal voltaggio.
              Quello che so incidere molto, fortunatamente non il mio caso dove la trifase arrivava già al contatore, è l'installazione della linea se già non è presente, e questo cambia molto aseconda della distanza da raggiungere.
              La mia situazione è su Milano con fornitore A2A, altrove non so dirti.
              Alberto

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              • #8
                Una considerazione è dovuta,

                passando da monofase a trifase puoi distribuire i carichi dell'utenza domestica su più fasi e consumare meno,

                per esempio metto la lavatrice e lavastoviglie su una fase, condizionatore sulla seconda e le altre utenze minori sulla terza.

                In magazzino che è lontano da casa ho la trifase, ma tutte le macchine sono trifase.

                A casa ho la monofase da 6Kw, spendo come il mio vicino che ha 3Kw con gli stessi elettrodomestici,

                perchè superando un certo consumo quel in più è molto caro, io invece ho una tariffa fissa più bassa che si differenzia solo giorno e notte.

                Marco
                http://www.eltornidor.eu

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                • #9
                  i moderni contatori trifase (digitali, interrogabili da remoto) non permettono alcun risparmio con la distribuzione dei consumi tra varie fasi.
                  Calcolano assorbimento su ogni singola fase rispetto al neutro, con tanto di potenza reattiva, cosFi ecc, ecc, ecc... non sgarrano neanche di un quarto d'Ampere assorbito, mai (possiedo strumentazione costosissima e raffinatissima per i miei lavori in campo elettrico ed elettronico, ho sperimentato e riscontrato il tutto tante volte).

                  Possiedo un allaccio da 10kW trifase a 400W, a conti fatti l'energia mi costa davvero poco, con l'allaccio precedente monofase da 6kW spendevo qualcosa in più ogni bimestre (non posso quantificare esattamente il risparmio per mancanza di spazio e tempo, ma sono 6 anni che ho la trifase e ormai posso dirlo, considerando ciò che m'esce di tasca).
                  Il costo d'allaccio prevede diversi parametri, non ultimo quello della distanza dell'allaccio dalla centrale di distribuzione, a me è costato in fattura circa 1100 Euro.

                  Per quanto riguarda gli Inverter... attenzione. Ho affrontato il discorso tante volte, trattandone qui, anche su questo stesso forum.

                  Non si può mettere un unico inverter per alimentare tutto il lab a monte, "facendo finta" di possedere ormai corrente trifase a volontà fino a tetto massimo dato dall'inverter.

                  Ogni motore va configurato appositamente su uno specifico inverter, impostando sul CPU dell'inverter ogni suo parametro, con una certa precisione.
                  Viceversa è in genere possibile (non su tutti gli inverter, ma sulla maggior parte) far alimentare il motore dall'Inverter con un'apposita funzione con la quale il processore interno dell'inverter rileva automaticamente tutti i parametri dello specifico motore per poi autoimpostarli nei propri registri interni (come ad esempio per la linea Sinamics della Siemens, ma non solo, molti inverter hanno la funzione d'autoapprendimento).

                  ...ma anche a valle di questo, anche ipotizzando di voler procedere con la "follia" di far autoapprendere ogni volta i parametri dall'inverter lavorando con specifico motore volta per volta (oppure configurandolo a mano, ogni volta perdendo cinque minuti per l'apprendimento), rimangono questi vincoli:

                  1) se si vuole usare un inverter... il motore va avviato per mezzo dell'inverter, col pulsante interno di partenza dell'inverter o con l'apposito telecomando - credere di poter usare l'inverter sempre "acceso" per poi accendere a volontà un motore a valle dell'inverter con un semplice interruttore significa andare incontro al danneggiamento progressivo dei finali IGBT interni all'inverter, fino a "fumata terminale" dell'inverter con necessario smaltimento dell'apparecchio in discarica, senza speranza di poterlo riparare (...);

                  2) un inverter dev'essere scelto con potenza erogabile lievemente superiore alla potenza del motore, non molto maggiore ne molto minore - il funzionamento dell'inverter prevede la formazione d'una sinusoide accettabilmente precisa nei dintorni della potenza erogabile dichiarata dal produttore dell'Inverter, se la potenza assorbita dal motore è superiore si rischia di danneggiare l'inverter, se la potenza del motore è di parecchio inferiore... l'inverter tenderà a squadrare l'onda, non fornendo più un output sinusoidale accettabilmente approssimato ma una bell'onda quadra, obbligando il motore a lavorar male, con vibrazioni e possibilità di danneggiamento a lungo andare.

                  Ergo... è possibile usare un inverter anche per più motori, ma è sempre opportuno scegliere N motori identici swicciabili per mezzo di un commutatore N posizioni a 4 vie, avendo l'accortezza di swicciare sempre ed esclusivamente il motore scelto a INVERTER SPENTO per poi avviare il motore ormai swicciato esclusivamente col pulsante dell'inverter, che a quel punto provvederà ad avviarlo applicando apposita curva di partenza (spunto, assorbimento, salita di tensione, curva dei tempi ecc, ecc, ecc.)

                  Le sicar dell'ultima generazione avevano motori trifase alimentati a inverter nelle versioni "monofase".
                  Soluzione elegante, raffinata, stupenda per via del fatto che con un inverter si può pilotare il motore al meglio, con freno motore, rampe di salita opportune ecc, ecc, ecc... e potenza costante (oltretutto) ma...
                  Le combinate sicar avevano tre motori identici tra loro e impianto elettrico opportunamente cablato.
                  Ultima modifica di Romano; 26-10-2017, 12:43.
                  Romano

                  ..."Digito, ergo sum! (...senza offesa per Cartesio eh! )"

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