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Compostiera da tenere in terra: che finitura?

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  • #16
    Originariamente inviato da giotto59 Visualizza il messaggio
    Ho costruito la mia compostiera nel 1995, utilizzando pannelli in ABS da 4mm di spessore e sfruttando la magnifica proprietà di questo materiale, che consente di tagliarlo come vetro con una semplice incisione realizzata con un cutter, ma allo stesso tempo di essere curvabile senza rotture. Per incollare il materiale si usa...se stesso, disciolto in un poco di acetone, una volta ottenuto un materiale denso come un vinavil, si stende sul bordo, si accoppiano le parti e si attende una decina di secondi, tempo che l'acetone presente sciolga leggermente i lembi ed evaporando li faccia diventare un pezzo unico. E' ancora li, dopo 23 anni, perfetta.
    Quello che non va bene delle compostiere semiaperte è che:
    1. il materiale organico (residui di cucina, gusci di uova, noci, oltre all'erba e rametti) è a portata di mano di molti animali, perciò se non stai attento ti ritrovi facilmente qualche nido di topolini...che personalmente non mi danno alcun fastidio, ma ad altri si.
    2. la temperatura interna non raggiunge mai il limite di "digestione", che accelera il processo di decomposizione e soprattutto uccide i semi dispersi nel terreno. Il risultato è una terra meno matura e soprattutto piena di semi selvatici attivi, che appena messa a dimora germinano. Dentro un composter chiuso si raggiungono anche i 70 gradi e la velocità di digestione e perdita di volume è straordinaria.

    Detto questo, di certo il fondo deve essere accessibile agli animali digestori, quindi ok a reti anche a maglia di 1 cm, ma solo nel caso di composter chiuso: non avrebbe senso chiudere il fondo con un composter modello Ciliegia (ormai è battezzato!)

    Si può obbiettare che l'ABS è più costoso, ma se considero che è fuori da 23 anni al sole e al gelo, benedico cento volte il tempo che ci ho perso. Del resto, anche 40 metri di listelli 5x5cm (necessari per realizzare quello di ciliegia grande 1x1m) non sono a costo zero. Solo i miei pensieri...
    Premesso che che di compostiere chiuse, in plastica riciclata, ne ho quattro (una da 700 lt assegnatami da Comune nel '98, e tre da 400 lt acquistate da me), i due sistemi, chiusi o aperti, hanno entrambi vantaggi e svantaggi.
    1. se nella compostiera ci vanno prevalentemente residui di cucina (in particolare cibi cotti) meglio chiusa per evitare cattivi odori (i topi entrano anche nelle compostiere chiuse: in una delle mie è entrata anche una biscia, a caccia di topi). Se invece si deve riempire prevalentemente con scarti vegetali (erba della rasatura del prato, residui di potatura, ecc.) aperta va benissimo.
    2. È vero che le temperature interne restano più basse ma è migliore l'ossigenazione della massa ed è più facile mantenerla al giusto grado di umidità ed è anche più agevole rimescolare la massa. Del resto il compost in un' azienda agricola si ottiene su cumuli all'aperto, così come sono all'aperto anche le concimaie e ti assicuro che lì le temperature salgono tanto. Salgono talmente tanto che spesso si innescano incendi spontanei, se la massa non è mantenuta adeguatamente umida.
    Se nella compostiera non si immettono residui di cibo i topi raramente ci vanno. Personalmente i residui di cibo, per evitare di ritrovarmi topi in giro (visto quanto detto sopra), da diversi anni li interro: si decompongono molto più in fretta, non fanno odore e non attirano topi, nè mosche, nè vespe o altri animali. Inoltre il miglior terricciolo si ottiene dai residui vegetali ricchi di cellulosa e di lignina. La compostiera usata per i residui di cucina più che un produttore di humus è un mezzo di smaltimento di rifiuti, anche se le due funzioni convivono.
    La compostiera "modello Ciliegia" (che in realtà non è un mio modello ma è molto diffuso) presenta anche il vantaggio che negli spazi fra i listelli ci possono crescere delle piante, spontanee o coltivate (per esempio fiori), che in un giardino la rendono più gradevole da vedere rispetto ad un box di plastica verde o marrone e facilitano ancora di più la maturazione del materiale.
    Hai ragione, che il costo zero non esiste; però se in laboratorio si hanno sfridi di legno da rifilatura che non si sa come utilizzare e c'è anche un giardino o un orticello....
    Ultima modifica di Mortasa55; 09-06-2018, 09:21.
    Chi dice che è impossibile non dovrebbe disturbare chi ce la sta facendo. (A. Einstein)

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    • #17
      Ciao Ciliegia,
      concordo con te, ovviamente non sapendo quale sia il bisogno e la logistica del nostro utente, ho voluto rappresentargli una alternativa coerente con una esigenza differente da chi possiede tanto terreno e può tranquillamente realizzare quella che viene comunemente chiamata concimaia, dove i contadini buttavano i residui di vegetali da sfalcio, cucina e altro. Se noti, nella premessa ho proprio indicato la presenza di residui di cucina, proprio perchè questi materiali sono responsabili dell'arrivo di animaletti spesso non desiderati, anche se totalmente innocui.
      Devo anche dire che le dimensioni contano!
      Infatti i composter funzionano meglio se sono di maggiori dimensioni, spesso quelli di volume limitato non riescono ad innescare il processo di decomposizione e i residui vegetali spesso rimangono semplicemente secchi. Il mio, autocostruito, digerisce circa 300mq di taglio d'erba (non taglio di frequente, quindi quando lo faccio c'è parecchio materiale), in circa 24 ore il volume si riduce moltissimo, e sono anni che senza neppure aprirlo o dover rimescolare nulla, continuo a spillare da sotto terriccio perfetto. Unico accorgimento, nel bidoncino dell'umido casalingo (solo vegetale), metto sul fondo uno straterello di trucioli di tornitura, assorbono eventuale liquido in eccesso e danno una struttura magnifica al terriccio prodotto. Per il resto, concordo che non esista una soluzione unica, ma dipende dallo scopo che ci si prefigge.
      Maurizio

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      • #18
        �� perfetto.
        Chi dice che è impossibile non dovrebbe disturbare chi ce la sta facendo. (A. Einstein)

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        • #19
          Grazie ragazzi!

          Oltre ai suggerimenti tecnici, arriva anche dell'utile teoria: un po' di cose le avevo lette, ma le conferme e le esperienze son sempre utili!

          La compostiera sarà solo per scarti vegetali, pensavo di fare due "vasche" da 60-70cm ciascuna, col fondo a rete e un coperchio (non del tutto chiuso) che limiti l'ingresso di pioggia (a Fobello piove parecchio): ora ho materiale su cui ragionare e... disegnare!

          Grazie ancora a tutti e a presto
          Marco

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          • #20
            Ciao.

            Alla fine la compostiera l'ho fatta: ho deciso di non trattare i legni del pavimento, lasciando all'esterno la parte "sporca" (tempo, vernici/petrolio, sporco) e all'interno la parte "nuova" delle travi.
            Ho assemblato con viti, delle quali tratterò la testa per ritardarne la corrosione con qualche cosa di impermeabilizzante (vernice, silicone, altro?).
            Ho messo due semi-coperchi di compensato (recuperato dall'imballo della combinata...) e, in basso, due "sportelli" che si infilano a incastro in sedi apposite e che son tenuti al loro posto da due "chiavi" fatte con avanzi di un listello, stondato con la palletta a mano.
            Per il fondo ho incastrato, fra il telaio verticale e le 4-5 assicelle del fondo, una rete di plastica con maglie da un centimetro-centimetro e mezzo; ora su quella rete abbiamo buttato uno strato di avanzi di sfalcio, che dovrebbero impedire il troppo rapido perdersi del compost.
            La compostiera appoggia sul terreno, ma siccome è in pendenza da un lato ho messo un "ciocco" per limitare il trasferimento di tutto il materiale da un lato. Si risolverà quando, un giorno, metteremo mano al praticello per creare zone piane.

            Ho usato solo avanzi, salvo le viti, e qualche ora di lavoro; le foto (se sono riuscito ad inserirle correttamente: non so se ho capito bene la procedura...) mostrano il risultato. A me soddisfa e piace abbastanza.
            Voi che ne pensate?

            Grazie a tutti per i suggerimenti!

            Marco

            Fob-23Lug2018-025.jpgFob-23Lug2018-027.jpgFob-23Lug2018-028.jpgFob-23Lug2018-026.jpg

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            • #21
              Ciao.

              Beh, direi che va bene. Potevi anche non fare il fondo, che non serve, però ho visto che le tavole sono ben distanziate quindi è perfettamente funzionale. Non fosse altro perché contribuisce a rendere solidale il tutto. Bravo.
              Posizionala all'ombra e tieni costantemente umida la massa in decomposizione.
              E ogni tanto rivoltala (la massa del compost, intendo).
              Chi dice che è impossibile non dovrebbe disturbare chi ce la sta facendo. (A. Einstein)

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              • #22
                Ciao.

                Lo scopo delle tavole di fondo, poche e diradate, è proprio quello di irrobustire la struttura, oltre che di tenere al suo posto la rete, fissata solo con una sparapunti (punti da 10mm).

                E' all'ombra per gran parte della giornata, ed è già spesso "movimentato" il futuro comport, visto che ogni volta che si aggiunge roba (solo vegetale) diamo una smossa.
                Provvederemo a tenerla umida, almeno quando siamo su, grazie del suggerimento.
                E grazie anche del complimento!

                ciao
                Marco

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