Ciao a tutti, mi hanno commissionato una libreria che dovrà incorniciare una porta, ognuna delle due colonne laterali alla porta misurerà 110 x 228 cm e la parte superiore 300 x 57 cm. Mi è stato chiesto di farla in modo tale da poter posizionare a piacimento i ripiani, (solo nelle colonne visto che la parte superiore la divido solo a metà), vorrei evitare di fare delle file di fori su cui poi inserire dei pioli in acciaio (perdonatemi, non so come scriverlo ma il concetto credo sia chiaro), tipo i mobili di Ikea per intenderci, sia perchè non mi piacciono ma soprattutto perchè non ho un macchinario per farli precisi. Che sistema potrei usare?
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consiglio ripiani regolabili per libreria
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Originariamente inviato da marcorrr Visualizza il messaggioPer reggere i libri puoi fare delle scalette a denti di sega e listelli trapezi per reggere i piani.
Scusa, potresti spiegare meglio sta cosa dei denti di sega e dei trapezi? Interessa anche a me l'argomento, ma non ho ben capito come funziona il sistema.
Luca
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Neanche a me piace vedere una fila di fori anche se rifiniti con le apposite boccole sin cui avvitare o inserire dei reggipiani ottonati o bronzati.
Così di solito preparo una dima di compensato, con davanti una battuta da appoggiare al bordo del fianco, e segno una fila di forellini centrali e altre due file a circa cinque cm. di distanza sopra e sotto quella centrale.
Con la squadra traccio una riga che attraversa i fori centrali e poi, dopo aver diviso lo spazio in parti uguali, segno con accuratezza i punti in cui andranno i ripiani.
Appoggio la dima in modo che il segno dei fori centrali corrisponda ai segni fatti sul fianco e con un piccolo punteruolo ben appuntito segno tutta la serie di fori.
Una volta lucidato il tutto i segni sono quasi impercettibili ma sufficienti ad indicare con precisione il punto in cui avvitare il reggipiano.
Solitamente uso quelli rivestiti in plastica rigata che sarebbero più indicati per ripiani di vetro ma che vanno benissimo anche per quelli di legno.
Poi sul posto scelgo col committente il punto dove avvitare i reggipiani.
Se un domani avesse necessità di spostarli può farlo da solo semplicemente svitando la vite centrale del reggipiani e posizionandoli nella serie di forellini preparati.
Alzando e abbassando secondo il bisogno di quei cinque, dieci o quindici cm. si ottiene una varietà di posizioni più che sufficiente.
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Originariamente inviato da Luca. Visualizza il messaggioScusa, potresti spiegare meglio sta cosa dei denti di sega e dei trapezi? Interessa anche a me l'argomento, ma non ho ben capito come funziona il sistema.
Luca
scaletta 2.jpgscaletta.jpg
In questo modo li hai regolabili in altezza tramite il dente di sega e la mensola l'appoggi sul trapezio.rimanere allievo é il segreto di ogni maestro. J.S.
L'Arte è la parte nobile di ognuno di noi che non è ostaggio nè del tempo nè del denaro
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Cavoli, geniale! Sembra molto più robusto del sistema a pioli.
Unico neo, forse è che perdi qualche cm di spazio per via delle "cremagliere".
Altra domandina: parlando di spessori di qualche cm al massimo, come faccio a garantirmi che quei listelli a trapezio non scivolino accidentalmente fuori sede? Solo col peso dei libri o c'è qualche forma di "battuta" sotto ai ripiani?
Luca
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Quello che ha disegnato Toto è esattamente quello che intendevo. Come ha detto giustamente Raoul si trovano in commercio delle scalette già pronte da inserire nella struttura da mobile che devi fare.
Comunque le scalette sono larghe un paio di Cm, difficilmente si spostano tanto da sganciarsi. (a meno di terremoto ma con quello il pensiero va ad altro)
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Grazie a tutti per le risposte, questo delle scalette sembra proprio un ottimo metodo, nemmeno a farlo a posta in casa ho una vetrina fatta in questo modo (un po differente ma il concetto è quello)
IMG_6282.jpg
l' unica cosa è che dovrei acquistarle, perchè per farle torna sempre il solito problema della precisione....
Originariamente inviato da raoul Visualizza il messaggioNeanche a me piace vedere una fila di fori anche se rifiniti con le apposite boccole sin cui avvitare o inserire dei reggipiani ottonati o bronzati.
Così di solito preparo una dima di compensato, con davanti una battuta da appoggiare al bordo del fianco, e segno una fila di forellini centrali e altre due file a circa cinque cm. di distanza sopra e sotto quella centrale.
Con la squadra traccio una riga che attraversa i fori centrali e poi, dopo aver diviso lo spazio in parti uguali, segno con accuratezza i punti in cui andranno i ripiani.
Appoggio la dima in modo che il segno dei fori centrali corrisponda ai segni fatti sul fianco e con un piccolo punteruolo ben appuntito segno tutta la serie di fori.
Una volta lucidato il tutto i segni sono quasi impercettibili ma sufficienti ad indicare con precisione il punto in cui avvitare il reggipiano.
Solitamente uso quelli rivestiti in plastica rigata che sarebbero più indicati per ripiani di vetro ma che vanno benissimo anche per quelli di legno.
Poi sul posto scelgo col committente il punto dove avvitare i reggipiani.
Se un domani avesse necessità di spostarli può farlo da solo semplicemente svitando la vite centrale del reggipiani e posizionandoli nella serie di forellini preparati.
Alzando e abbassando secondo il bisogno di quei cinque, dieci o quindici cm. si ottiene una varietà di posizioni più che sufficiente.
024566_178533_r01730_28 (1).jpg
non sarebbero meglio di quest' altro tipo?
emuca-reggipiani-80725.jpgUltima modifica di Cerqua92; 13-07-2018, 01:28.
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Ne avevo giusto una coppia che avevo acquistato qualche anno fa20180713_075904.jpg
Si trovano facilmente e sono precise
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