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Vasetto in ulivo.

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  • Vasetto in ulivo.

    Ecco un vasetto che ho regalato a mio figlio per il suo settimo compleanno. Legno di ulivo. Ditemi come vi sembra...finitura con olio minerale.un paio di crêpe saldate e riempite con segatura e cianoacrilica.
    File allegati
    Ultima modifica di alpino; 16-04-2019, 20:20.

  • #2
    bellissimo molto fine complimenti
    “Un artista deve imparare... che lavora per il lavoro stesso, non per l'approvazione.”
    Erica Jong

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    • #3
      Una discreta tornitura;la chiusura della spalla sul coperchio è poco fluida e il pomello è fuori proporzione e anche poco attinente. Sono imprecisioni tipiche delle prime prove di tornitura e la pratica e lo studio porteranno a sicuri miglioramenti.Insistere.

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      • #4
        Purtroppo non avevo un pezzo di ulivo che una volta sgrossato fosse pochi mm più largo per una continuità migliore sul diametro del tappo, tanto che era pure tarlato.
        Perché dici che il puntale non è attinente?

        Il pomello è troppo tozzo? Secondo te dovrebbe essere più snello e lungo? L'ho fatto corto e grossino perché in caso di caduta sia più solido... Il pupetto se lo strapazza a destra e a manca...

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        • #5
          Originariamente inviato da alpino Visualizza il messaggio
          Purtroppo non avevo un pezzo di ulivo che una volta sgrossato fosse pochi mm più largo per una continuità migliore sul diametro del tappo, tanto che era pure tarlato.
          in realtà dovrebbe essere la spalla che chiude in modo più continuo e fluido sul diametro del tappo

          Perché dici che il puntale non è attinente?
          Perché tu hai una forma solidamente curvilinea,molto morbida; sul tappo piazzi un tronchetto di diametro rilevante e di altezza troppo evidente a cui colleghi una punta,tozza e grossa. L'ideale sarebbe stata una semplice "goccia" direttamente collegata al coperchio.


          Il pomello è troppo tozzo? Secondo te dovrebbe essere più snello e lungo? L'ho fatto corto e grossino perché in caso di caduta sia più solido... Il pupetto se lo strapazza a destra e a manca...
          Comprendo che in mano ad un bimbo certi oggetti corrano dei rischi ( anche il bimbo,con quella punta...); a quel punto meglio un semplice pomello.
          Poi intendiamoci: ogni tornitore ha sue specifiche necessità o scopi cui assoggetta le proprie torniture; io mi limito a valutare tecnica e design secondo stato dell'Arte e canoni classici.

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          • #6
            E queste "regole" dove si possono studiare?

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            • #7
              Originariamente inviato da alpino Visualizza il messaggio
              E queste "regole" dove si possono studiare?
              Intendiamoci:non c'è un decalogo a cui soggiacendo ci sia garanzia di un'opera perfetta. Così come applicando sterilmente Phi (ad es.) non si ottiene una tornitura idealmente proporzionata (perlomeno non sempre).La tornitura artistica coinvolge una serie assai vasta di conoscenze che comportano uno studio multidisciplinare (per chi vuole affrontare un certo tipo di percorso,ovviamente. Si può anche tornire in piena libertà,godendo del piacere di fare trucioli ed è cosa pienamente lecita)
              Fatta questa doverosa premessa,diciamo che si può partire informandoci sulle cose basilari;suggerirei "Capire l'Arte" di S.Zecchi e "Fantasia" di B.Munari. Non c'è pretesa che questi due libri siano esaustivi della materia ma che,semplicemente, siano di stimolo ad approfondire l'argomento (il tuo insegnante di tornitura potrebbe indirizzarti al meglio verso anche altri testi,conoscendo le tue esperienze e la tua formazione). Parimenti allo studio è altrettanto importante la frequentazione di tornitori poichè attraverso lo scambio di esperienze e conoscenze si avvia un processo cognitivo assai proficuo.

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              • #8
                Non ho un maestro... I miei maestri siete voi...

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                • #9
                  Originariamente inviato da alpino Visualizza il messaggio
                  E queste "regole" dove si possono studiare?
                  Concordo e sottoscrivo ogni punto di Cecco, posso dirti che la prima sgorbia l'ho toccata in un corso di tornitura. Ho preferito così, per evitare di commettere errori di impostazione basilari e a volte pericolosi per il concreto rischio di farsi male. Senza la pretesa di uscirne "tornitore" ma con la consapevolezza di quanta (tanta) strada ci sia da fare per ottenere risultati accettabili. In quel corso per esempio ho imparato che puoi fare praticamente tutto con due sole sgorbie, quella da sgrosso e quella a profilare.
                  Personalmente ho trovato molto utile questa esperienza, neppure onerosissima, mi ha aiutato enormemente a capire che macchina volevo, il tipo di accessori e strumenti...
                  Purtroppo, guardando sul tubo si vedono migliaia di video che gridano vendetta, sia per l'uso inadeguato degli strumenti che porta ad "insegnare malamente", sia per le tonnellate di carta vetrata utilizzate per compensare l'incapacità nel maneggiare le sgorbie. Solo i miei due centesimi, come dicono oltremare
                  Maurizio

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                  • #10
                    Originariamente inviato da alpino Visualizza il messaggio
                    Non ho un maestro... I miei maestri siete voi...
                    Ok,comunque è già qualcosa. Se segui in modo analitico i suggerimenti dati da chi "critica" i tuoi lavori,puoi già farti un'idea di alcuni canoni stilistici ( e,in ogni caso,fai un'ulteriore richiesta di chiarimenti di punti che ti risultino oscuri).
                    A Maggio,in Rovato, nei giorni 18 e19, si terrà il simposio annuale dei tornitori italiani: potrebbe essere un buon momento di arricchimento.

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                    • #11
                      Originariamente inviato da giotto59 Visualizza il messaggio
                      Concordo e sottoscrivo ogni punto di Cecco, posso dirti che la prima sgorbia l'ho toccata in un corso di tornitura. Ho preferito così, per evitare di commettere errori di impostazione basilari e a volte pericolosi per il concreto rischio di farsi male. Senza la pretesa di uscirne "tornitore" ma con la consapevolezza di quanta (tanta) strada ci sia da fare per ottenere risultati accettabili. In quel corso per esempio ho imparato che puoi fare praticamente tutto con due sole sgorbie, quella da sgrosso e quella a profilare.
                      Personalmente ho trovato molto utile questa esperienza, neppure onerosissima, mi ha aiutato enormemente a capire che macchina volevo, il tipo di accessori e strumenti...
                      Purtroppo, guardando sul tubo si vedono migliaia di video che gridano vendetta, sia per l'uso inadeguato degli strumenti che porta ad "insegnare malamente", sia per le tonnellate di carta vetrata utilizzate per compensare l'incapacità nel maneggiare le sgorbie. Solo i miei due centesimi, come dicono oltremare
                      Bravissimo Maurizio,hai fotografato la situazione corrente in modo ineccepibile.
                      E in effetti una delle cose che irrita chi affronta seriamente la tornitura è quel sentimento diffuso che ispira " si,ma dai,per tornire il legno che ci vuole? Basta grattognare alla bell'e meglio un tronchetto e il risultato si ottiene. Alla faccia dei "professoroni"!

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                      • #12
                        Parimenti allo studio è altrettanto importante la frequentazione di tornitori poichè attraverso lo scambio di esperienze e conoscenze si avvia un processo cognitivo assai proficuo.

                        In tal senso, ho cercato in zona dove abito, se ci sono tornitori... Ne ho trovato uno ad una ventina di minuti da casa. Questo signore in pensione, ex falegname di professione, fa principalmente orologi, ciotole, tutte segmentato e di notevole grandezza e spessore. Sono curati nei particolari ed essendo un ex falegname ha ogni sorta di macchine per lavorare. Al primo incontro, ho cercato di vedere cosa fa, che tornio ha e che sgorbie usa.
                        Deluso di non vedere un vero e proprio tornio, usa una ex macchina da falegnameria adattata da lui...ma non ho capito come fa... Riguardo alle sgorbie, usa tutte lime di dimensioni notevoli, modificati a mo' di scalpelli e raschi. Non ho visto nulla riguardo a pezzi lavorati dal tronco. Deluso di non vedere manco una sgorbia da profilare o da scavo, dato che lavora in controvena, me ne sono tornato a casa visto che era il primo incontro improvvisato, inattesa di ritornare e capire altre cose.
                        Ultima modifica di alpino; 19-04-2019, 09:53.

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                        • #13
                          Alpino, a dirla tutta, quando non c'erano i motori elettrici, artigiani tornitori avevano torni a pedale, simili come meccanismo alle vecchie macchine da cucire. Dovevano pigiare il pedale per ottenere la rotazione e contemporaneamente tornire. Tuttavia hanno realizzato opere inarrivabili, per qualità e complessità, oggetti degni di omaggio a Napoleone Bonaparte. Oggi, anche per ragioni commerciali c'è un proliferare di attrezzi spesso costosissimi e altrettanto inutili, se nelle mani di persone inesperte.
                          Ti posto un link di un signore che nella vita ha sempre fatto il liutaio, poi, una volta anzianotto ha scoperto il tornio. Nel giro di pochissimi anni è diventato un punto di riferimento per la fantasia, la minuzia dei suoi lavori...e se vedi, lavora con strumenti autocostruiti nella maggior parte dei casi.
                          Il senso del discorso è che si può imparare a ogni età, e da tutti. Se questa cosa ti appassiona come sembra, investi qualche centinaio di euro in un corso valido e poi produci metri cubi di trucioli, sperimentando per trovare la tua via.

                          https://www.youtube.com/watch?v=NxOcLNqno1g
                          Maurizio

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                          • #14
                            Originariamente inviato da alpino Visualizza il messaggio
                            Parimenti allo studio è altrettanto importante la frequentazione di tornitori poichè attraverso lo scambio di esperienze e conoscenze si avvia un processo cognitivo assai proficuo.

                            In tal senso, ho cercato in zona dove abito, se ci sono tornitori... Ne ho trovato uno ad una ventina di minuti da casa. Questo signore in pensione, ex falegname di professione, fa principalmente orologi, ciotole, tutte segmentato e di notevole grandezza e spessore. Sono curati nei particolari ed essendo un ex falegname ha ogni sorta di macchine per lavorare. Al primo incontro, ho cercato di vedere cosa fa, che tornio ha e che sgorbie usa.
                            Deluso di non vedere un vero e proprio tornio, usa una ex macchina da falegnameria adattata da lui...ma non ho capito come fa... Riguardo alle sgorbie, usa tutte lime di dimensioni notevoli, modificati a mo' di scalpelli e raschi. Non ho visto nulla riguardo a pezzi lavorati dal tronco. Deluso di non vedere manco una sgorbia da profilare o da scavo, dato che lavora in controvena, me ne sono tornato a casa visto che era il primo incontro improvvisato, inattesa di ritornare e capire altre cose.
                            Ogni epoca ha i suoi frutti; studio e rispetto i Maestri del passato ma vivo e lavoro nel XXI secolo e trovo logico servirmi degli strumenti e delle conoscenze attuali. Se hai tempo e voglia puoi trovare molti tornitori in AIATL ( Associazione Italiana Artisti Tornitori del Legno) sia nel forum sociale sia nelle nostre pagine FB. Si impara anche da lì e si fa conoscenza di tornitori che magari non si trovano in altre modalità.

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