Ciao, la scorsa primavera si e' rotto un orologio da parete tipo quelli da bar. Ho recuperato il meccanismo e girando in rete ho visto diversi orologi realizzati con una 'fetta' di tronco. Avendo necessita' di un orologio da mettere in taverna, ho deciso di provarci anch'io e per aggiungere un po' di sale alla cosa mi sono imposto di realizzarlo con utensili manuali. La moglie mi ha suggerito di farne uno da appoggiare alla mensola del camino. Avevo da tempo una prozione di tronco di pino marittimo che ho affettato con il segaccio. La prima fetta e' venuta uno schifo, la seconda meglio ma per mia imperizia ho storto il taglio, così lo spessore della fetta non era costante, ma ho deciso di tenerla quando ho osservato che la parte di maggior spessore poteva essere la base d'appoggio. Ho scortecciato e ripulito il bordo, poi prendendo come misura la lancetta lunga ho trovato un centro del 'quadrante' sufficientemente approssimato. Con riga e compasso ho tracciato i punti che individuano le ore disegnando un dodecagono regolare. Un amico mi ha prestato un trapano a manovella e con quello ho fatto i fori delle ore e in foro passante centrale.
orol_20190525_180623.jpg
Poi sul dorso ho tracciato i contorni della scatoletta del meccanismo (anche qui sbagliando la prima volta)
orol_20190525_180638.jpg
Sono andato avanti di scalpelli, principalmente con il 16mm e nello stretto il 6 mm. Ho dovuto andarci cauto perche' il legno tendeva a sfaldarsi, comunque ce l'ho fatta: ho ricavato il vano per il meccanismo senza danneggiare il lato del quadrante che in quella zona ha uno spessore di circa 3 mm. Purtroppo di questa fase mi sono perso le foto...
Ho iniziato la finitura del quadrante: carta vetrata 40, 80, 120, 180, 220, 320. Sul lato posteriore invece (per pigrizia) solo 40, 80, 120, 220.
Poi 3 mani di olio di lino cotto (50%) + essenza di trementina (50%) date a tampone e attendendo la completa ascugatura tra una mano e l'altra.
Il risultato e' stato questo:
orol_20190712_213608.jpg
La mattina e' illuminato dal sole gli anelli del tronco sembrano emergere dal resto. Con 'l'invecchiamento' si sono evidenziate le tre macchie scure che si vedono alla base, durante la lavorazione erano solo delle ombreggiature: e' l'effetto della finitura o e' il legno che stagiona?
L'idea originale ora di segnare le ore con dei sottili anelli di ottone, ma la signora ha deciso che andava bene cosi' e tale e' rimasto.
Tutto qui; nessuna pretesa a meno della soddisfazione personale.
Vi ringrazio da ora per gli eventuali commenti.
Tommaso
orol_20190525_180623.jpg
Poi sul dorso ho tracciato i contorni della scatoletta del meccanismo (anche qui sbagliando la prima volta)
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Sono andato avanti di scalpelli, principalmente con il 16mm e nello stretto il 6 mm. Ho dovuto andarci cauto perche' il legno tendeva a sfaldarsi, comunque ce l'ho fatta: ho ricavato il vano per il meccanismo senza danneggiare il lato del quadrante che in quella zona ha uno spessore di circa 3 mm. Purtroppo di questa fase mi sono perso le foto...
Ho iniziato la finitura del quadrante: carta vetrata 40, 80, 120, 180, 220, 320. Sul lato posteriore invece (per pigrizia) solo 40, 80, 120, 220.
Poi 3 mani di olio di lino cotto (50%) + essenza di trementina (50%) date a tampone e attendendo la completa ascugatura tra una mano e l'altra.
Il risultato e' stato questo:
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La mattina e' illuminato dal sole gli anelli del tronco sembrano emergere dal resto. Con 'l'invecchiamento' si sono evidenziate le tre macchie scure che si vedono alla base, durante la lavorazione erano solo delle ombreggiature: e' l'effetto della finitura o e' il legno che stagiona?
L'idea originale ora di segnare le ore con dei sottili anelli di ottone, ma la signora ha deciso che andava bene cosi' e tale e' rimasto.
Tutto qui; nessuna pretesa a meno della soddisfazione personale.
Vi ringrazio da ora per gli eventuali commenti.
Tommaso
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