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Cassetti tradizionali

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  • #16
    Originariamente inviato da gmgd Visualizza il messaggio
    La foto del cassetto del babbo di Toto mi ha fatto venire in mente una considerazione su come
    si costruivano presumibilmente nel 1922.
    Mi fu spiegato tanti anni fa all'inzio della mia carriera di falegname perchè il babbo da ragazzo veniva
    mandato dal padre ( falegname) ad aiutare il nonno che non avendo mai avuto macchine usava fare
    tutto manualmente.
    In pratica dei quattro lati che compongono il cassetto dai pezzi grezzi usciti dalla sega se ne pialla solo
    la parte interna e per il fronte ed il retro si fa esattamente come ha fatto Giuliano, anche nella variante
    retro leggermente più corto, i fianchi anch'essi vengono accordati in lunghezza e in altezza. Il fronte e il retro
    copiano esattamente la larghezza del vano dovre andranno alloggiati e su questi si tracciano le code, e si
    compone il cassetto che a questo punto risulta rifinito solo all'interno, una volta asciutta la colla si procede,
    tenendo il cassetto nella morsa alternativamente con il retro e con il fronte ad abbassare il fianco
    a colpi di pialla , prima sbozzino e poi pialla da finitura fino ad arrivare alle code,
    si ottienne così un fianco perfettamente di spessore uniforme senza tracciare e verificare la misura.
    Si spiana di fino il fronte, (la parte a vista del cassetto ) e si lascia il retro del retro grezzo come uscito dalla sega,
    lo si vede sia nella foto di Toto che nella mia, tanto li dietro non lo vedrà mai nessuno.
    Per fare tutte queste operazioni non serve misurare niente ( a quei tempi un metro manco ce lo avevano), pialla, squadra,
    sega, truschino e matita e un buon manico, ma a quei tempi o lo si aveva o cambiavi mestriere..
    Questa discussione è bellissima!
    Capisco l’esigenza di lasciare grezze le parti non a vista, me ne sto rendendo conto lavorando. Ci vuole troppo tempo a mano a costruire e rifinire tutti i pezzi.
    Mi sa che provo anche a fare questa esperienza del rifinire all’inizio solo le facce interne.

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    • #17
      Altro cassetto, altra prova di tecnica.
      Ho tagliato una battuta (profonda appena un paio di mm) sul pezzo dove si realizzano le code, sul fianco in questo caso. Questa pratica ha almeno due vantaggi:
      1) la battuta consente di appoggiare con precisione il fianco sul fronte quando si tracciano gli alloggi.
      2) La chiusura interna dell'incastro è sempre pulita, senza luce, perchè la battuta nasconde alla vista il punto di giunzione.

      Taglio della battuta con la sponderuola
      20200618_192612.jpg

      Taglio delle code (la foto è quella dell'altro fianco)
      20200617_165034.jpg

      Incastro esterno
      20200618_203528.jpg

      Incastro interno
      20200618_203613.jpg

      p.s. quando si ingrandiscono, le foto si girano....le ho fatte col cellulare...non sono tanto bravo, sorry.

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      • #18
        Mi piace questo tipo di approccio, è stato in passato il mio cavallo di battaglia.

        Abbiamo imparato a fare una determinata lavorazione nel modo ritenuto
        consolidato nel tempo, ciò nonostante proviamo ad introdurre una qualche nostra
        personale variante, che, qualche volta, non sempre, apporta miglioramenti.

        Questo è uno di quei casi......... coplimenti Giuliano.
        Michele

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        • #19
          Continua la sperimentazione nelle tecniche costruttive di un cassetto classico.
          Questa volta ho voluto provare ad arretrare la parte posteriore facendo sporgere le code, come segnalato da Michele e Toto.
          Non sono cassetti così larghi da temere un imbarcamento del retro ma ho voluto provare comunque la tecnica:

          IMG_2074.jpg

          IMG_2075.jpg

          IMG_2076.jpg

          IMG_2079.jpg

          IMG_2087.jpg

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          • #20
            Complimenti per l'ottima realizzazione e grazie per aver condiviso il video, davvero molto esaustivo.
            Vincenzo Giacalone

            «La logica ti può portare da A a B.
            L’immaginazione invece ti può portare ovunque.»

            Albert Einstein

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            • #21
              Molto interessante questo topic, anch'io in qualche mobile antico avevo notato questo particolare.
              Ciao
              Pasquale
              Molto spesso è salutare e distensivo provarci si spera quanto prima riuscirci, grazie a questo forum!

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              • #22
                Originariamente inviato da vinceg Visualizza il messaggio
                Complimenti per l'ottima realizzazione e grazie per aver condiviso il video, davvero molto esaustivo.
                Grazie !

                Commenta


                • #23
                  Originariamente inviato da Paquito Visualizza il messaggio
                  Molto interessante questo topic, anch'io in qualche mobile antico avevo notato questo particolare.
                  Sì vero e devo dire che sto provando molta soddisfazione nell’esplorare queste variazioni costruttive.

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                  • #24
                    Complimenti Giuliano! Ottima realizzazione! Questo dimostra che i vecchi, facevano manufatti per durare nel tempo, e chi li ha puo' constatarlo!
                    rimanere allievo é il segreto di ogni maestro. J.S.
                    L'Arte è la parte nobile di ognuno di noi che non è ostaggio nè del tempo nè del denaro

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                    • #25
                      Originariamente inviato da Toto Visualizza il messaggio
                      Complimenti Giuliano! Ottima realizzazione! Questo dimostra che i vecchi, facevano manufatti per durare nel tempo, e chi li ha puo' constatarlo!
                      Infatti!
                      Ciao
                      Pasquale
                      Molto spesso è salutare e distensivo provarci si spera quanto prima riuscirci, grazie a questo forum!

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