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spagnoletta algherese " ANTONIETTA"

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  • #16
    Immagino la faticaccia a sverniciare il tutto, però alla fine sarà una grande soddisfazione vedere la tua barca rimessa a nuovo
    Alex

    I Miei Lavori

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    • #17
      come si può' vedere nelle foto sono state realizzate le dime in compensato dei nuovi scalmoti che verrano numerati e successivamente realizzati in mogano.
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      • #18
        Un lavoro da titani, ma lo sapevi in cosa ti "imbarcavi" quando l'hai presa?

        Il motore? L'hai recuperato o anche quello è nuovo adesso?


        Marco
        http://www.eltornidor.eu

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        • #19
          ora e nuovo un lombardini da 30 cv. che ho sostituito l'anno scorso insieme alla linea d'asse, elica, longheroni motore, ecc.
          il suo l'avevo revisionato un ruggerini marinizato da 25 cv.

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          • #20
            come si può vedere dalle foto il dritto di poppa e stato rimosso e sostituito con uno nuovo di mogano. l'incastri che si utilizzano sono quelli a tenone e mortasa . e per sigillare l'incastro dalle possibili vie d'acqua nella parte interna della barca , proprio nell'angolo dove appoggia il tenone alla mortasa viene praticato un foro dove verra infilata una CAVIGLIA ( sottile pezzo di legno duro leggermente conico?. all'interno e stato aggiunto un nuovo contro dritto un po Più' largo per rinforzare lo specchio di poppa. dopo aver messo in posizione il dritto e portato alle giuste misure, e stato forato per bloccare il tutto con dei bulloni passanti in acciaio inox.
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            • #21
              scusate ... nella foto si vede il grande maestro Carlo che esegue il lavoro a regola d'arte.

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              • #22
                qui si vede la rimozione del dritto di prua con la sostituzione del nuovo, che solitamente si eleva sopra il rivestimento del fasciame di circa mezzo metro ed è sempre sormontato dalla pernaccia intagliata – localmente detta capellina o cap de mort (alghero)
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                Ultima modifica di ivan74; 09-04-2009, 20:56.

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                • #23
                  avevo dimenticato la foto
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                  • #24
                    naturalmente, anche il ritto di prua è stato montato con la stessa tecnica utilizzata per quello di poppa, quindi tra ritti di prua e di poppa nuovi e relativi rinforzi interni, potresti quasi usarla come rompighiaccio questa barca. ho osservato con attenzione ed ammirazione il lavoro svolto e guardando il maestro d'ascia Carlo, mi è sovvenuto mastu Michele Assante, buonanima, il quale, mi ha insegnato i primi rdimenti del mestiere, il quale, quando era all'opera, per restaurare qualche gozzo, aveva la stessa identica aria rapita. in quel mometo esistevano solo lui e la barca, che, nelle sue mani, era una cosa viva. ho avuto modo di osservare anche altri vecchi maestri d'ascia ed hanno tutti la stesa espressione quando eseguono un lavoro delicato. secondo me deriva dall'amore che mettono nel loro lavoro, che, contrariamente a quanto sembra, è molto impegnativo mentalmente e pesante fisicamente. peccato che la loro eredità vada perduta un po' alla volta. comunque è una bellissima barca. complimenti
                    ciao max

                    nella vita basta metterci ritmo,
                    purtroppo, quando te ne capita uno lento ...bhe ...

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                    • #25
                      ciao max i contro dritti nuovi sono statti appoggiati su quelli vecchi per due motivi , uno per dare Più' superficie d'appoggio alle teste del fasciame e quindi inserire una nuova in chiodatura e uno per rinforzare i dritti . come puoi aver visto le sezioni dei nuovi legni e tutta maggiorata

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                      • #26
                        come si può vedere dalle foto la cinta e stata abbassata per portare la linea del trincarino alle originali , si vede anche il dormiente già messo in opera e i bagli già abbozzati appoggiati sulla barca
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                        • #27
                          carissimo ivan, la mia battuta sui rompighiaccio era fatta proprio perché avevo notato quello che mi hai detto nella tua risposta. infatti, otre a dare più appoggio agli elementi della pontatura, la struttura, così trasformata, dà, effettivamente, molta più superficie di appoggio al fasciame, sia a poppa che a prua, permettendo una chiodatura del fasciame sia dell'opera morta sia, cosa moooolto più importante, a quello dell'opera viva. il mediterraneo è un bellissimo mare, ma, purtroppo a volte è preda di facili e repentini moti di luna, con conseguenti "burriane" come chiamiamo noi dalle nostre parti i sommovimenti del mare dovuti ad improvvise vere e proprie bufere di vento, ed avere il fasciame ben fissato all'ossatura può fare la differenza tra il restare a galla e il colare a picco. comunque, per quel poco che conosco di questo tipo di imbarcazione, ora, dopo le trasformazioni e riattamenti, è molto più somigliante al progetto originario della spagnoleta algherese di qanto non lo fosse prima dei lavori. sempre complimenti al proprietario ed ai maestri d'ascia.
                          ciao max

                          nella vita basta metterci ritmo,
                          purtroppo, quando te ne capita uno lento ...bhe ...

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                          • #28
                            grazie max. qui si puo vedere la posa dei bagli sul dormiente e la paratia che separa il pozzetto di poppa dal vano motore .
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                            • #29
                              ho visto. un lavoro impeccabile nella sua esecuzione e, soprattutto, ho notato come i pezzi semilavorati sono stati messi in opera per la prova con le giuste crescenze, necessarie ad adattare il pezzo alla sua collocazione definitiva. così fanno i veri e bravi artigiani, un lato del pezzo non è mai identico all'altro, semplicemente perché non può esserlo. ogni incastro, ogni appoggio ha quella piccola differenza di quota rispetto all'altro lato speculare dello scafo e queste piccole differenze vanno, giustamente, assecondate ed ammortizzate nell'assemblaggio dell'opera, in modo da dare l'impressione che gni lato del pezzo sia uguale all'altro, anche se questa uguaglianza non è possibile. dico questo perché troppe volte ho visto giovani che lavorano in proprio, che prendono le misure solo su di un lato e tagliano i pezzi già a misura prima di metterli in opera, ma poi devono mettere piccole zeppe, spessori, che fanno perdere tempo e pregio ad un lavoro che potrebbe essere fatto a regola d'arte con un minimo di attenzione in più. vedo, con piacere, che le mie impressioni iniziali su questi maestri d'ascia erano giuste.
                              Ultima modifica di micromax; 01-05-2009, 22:30.
                              ciao max

                              nella vita basta metterci ritmo,
                              purtroppo, quando te ne capita uno lento ...bhe ...

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                              • #30
                                si max hai proprio ragione, il vero peccato e che è un mestiere che andrà a morire. qui nelle foto si può vedere la posa in opera dei bagli e dei mezzi bagli dei dei pozzetti. ed il lavoro ultimato del loro fissaggio , rigorosamente con l'incastro a coda di rondine.
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                                Sto operando...
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