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Verniciatura Lespaul autocostruita

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  • Verniciatura Lespaul autocostruita

    Salve a tutti! Dopo varie peripezie sono riuscito a terminare una replica di una Les Paul del 59, ora sto affrontando la fase di verniciatura, ma mi è sorto un dubbio sull'uso del turapori. Premetto che la mia Les Paul ha body e manico in mogano Kaya e top in acero. Sto procedendo ad una verniciatura nitro con prodotti Sayerlack (fondo Su220 e finitura SL200).
    Sto dando il fondo a spruzzo sul mogano (3 mani - 24 ore di pausa- carteggiata con carta vetro a 180 -mani successive) ho dato 11 mani di turapori in questo modo! Ho letto che il turapori è meglio darlo a tampone o a pennello per spingere il prodotto nel poro vincendo la resistenza dell'aria, ma ho anche letto che con prodotti nitro si può procedere anche a spruzzo purchè il prodotto sia opportunamente diluito (io ho diluito con diluente nitro antinebbia al 50/40%).
    In base alla vostra esperienza posso procedere con le fasi di finitura nitro o mi conviene ricarteggiare tutto e ripetere la stesura del turapori a pennello o a tampone.

  • #2
    11 mani di turapori? Non sono un lituaio ma mi sembrano troppe.
    In ogni caso carteggerei le ultime mani con una 400 e non con una 180.
    Ma le foto ce le fai vedere?

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    • #3
      Anche a me sembrano eccessive 11 mani di turapori.
      Ciao
      Pasquale
      Molto spesso è salutare e distensivo provarci si spera quanto prima riuscirci, grazie a questo forum!

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      • #4
        Ho chiesto ad un liutaio delle mie parti e mi ha detto di dare almeno 8 mani di turapori sul mogano (due o tre sull'acero) ma dando a spruzzo delle passate molto leggere con turapori diluito al 40-50% ho pensato di dare qualche mano in pi�, su altri forum ho visto che in generale consigliano 10-12 mani, anche se c'� chi ne da anche solo tre. Io ho pensato che comunque scartavetrando bene ogni tre mani per eliminare il turapori in eccesso e lasciarlo solo nei pori, 11 mani non fossero un problema.
        Per� mi resta il dubbio che spruzzando, il turapori abbia formato solo un velo sul poro e non sia entrato in profondit�; sayerlack per� dice di dare il turapori a pistola, con spalmatrice a rulli, ad immersione, a velatrice.
        Domani dovrei scartavetrare a 180, passare carta spaziata a 400 e poi iniziare a dare la finitura (9 mani) per poi aspettare un paio di settimane e poi lucidare con carta da carroziere e polish. Mi resta il dubbio che il turapori sia entrato o meno in profondit� nel poro.
        Ps: promesso che tra poco metto le foto in rete, devo solo recuperare il cavetto per il pc.

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        • #5
          x Stefano54
          all'inizio volevo carteggiare solo con carta spaziata 400, poi ho visto in rete il lavoro di un ragazzo che ha pitturato la chitarra con questo procedimento scartavetrando a 180 e ho optato per questa soluzione. il liutaio, di cui parlavo prima, mi ha raccomandato di togliere tutto il turapori in eccesso per evitare che la finitura non attacchi bene e salti al primo colpo. Purtroppo non ho esperienza in verniciatura, pensi che la 180 possa creare dei problemi?

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          • #6
            Io personalmente sul fondo andrei con una carta 280, per quando riguarda la chiusura pori non ti preoccupare che con quelle mani li chiudi e li chiudi anche bene...un altra cosa per la prima e seconda mano la diluzione va anche bene ma per le successive diluirei al massimo al 20%, per quando riguarda le mani qua ci sono varie scuole di pensiero chi va sul bagnato fra una e l'altra chi aspetta 24 ore e chi va di testa sua, c'è anche da dire che a volte lucidatori esperti di gomma lacca su manifatti belli ed importanti danno anche 100/200 mani e a vedere i loro lavori direi che fanno bene.
            Un ultima cosa e chiudo non va bene scartavetrare ogni tre mani secondo me anche se lievemente la carta va sempre passata tra una mano e l'altra.
            Ciao Peppe
            non rimandare a domani quello che puoi fare oggi
            sigpic

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            • #7
              Mi sembra di aver capito, facendo un giro in rete, che il turapori SU220 della sayerlack va bene anche dato a spruzzo.
              Oggi ho controllato il body, effettivamente usano carta vetrata da 180 si lasciano parecchi graffi che probabilmente con la lucidatura dopo la finitura darebbe molto all'occhio; quindi ho scartavetrato con carta spaziata da 400 dandoci dentro per togliere i graffi; in realtà ho tolto parecchio turapori tanto che in alcuni punti la superficie è tornata ruvida al tatto ora riprocedo con una mano di turapori al 50% e due ultime mani al 30% (seguo le diluzione della scheda tecnica del prodotto), quindi riscarto domani a 600/800 con carta spaziata.
              In pratica devo togliere più turapori possibile (cioè quello che non è dentro nei pori) senza che la superficie torni ruvida al tatto, giusto?

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              • #8
                Premetto che sono ignorante nella finitura "liuteristica", ma secondo me, per avere un buon risultato, il fondo deve essere perfettamente liscio, quasi lucido. Userei carte anche di grana superiore alla 400. Poi, in fase di finitura, le ultime passate le farei con grane "da carrozziere" (anche 2500 grit) e poi del polish.
                Ogni graffio che lasci sul fondo, con la finitura lucida ti risaltera' da far paura.
                Oggi la gente conosce il prezzo di tutto, ma non conosce il valore di nulla (O.W.)
                Iscritto in realta' dal 1999 a. C.

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                • #9
                  Originariamente inviato da Paquito Visualizza il messaggio
                  Anche a me sembrano eccessive 11 mani di turapori.
                  Beh, il mogano ha un poro molto aperto! Per chiuderlo completamente 8 mani vanno via sicuramente. Carteggiatura 400 tra una mano e l'altra, anche in quella finale perchè bisogna scaricare completamente il turapori e lasciarlo solo dentro i pori, altrimenti c'è troppo spessore e il suono ne risente anche se la nitro è più legera della poliuretanica.
                  Comunque il miglior modo di chiudere i pori, ma è un lavoro da "olio di gomito", di quelli che facevano anticamente prima del'avvento delle vernici sintetiche, è quello di usare la gommalacca con la polvere di pomice 000 con tampone, sfregando e premendo con forza per fare entrare il miscuglio pomice-gommalacca nei pori. Considera che il poro non si riempi tutto completamente alla prima passata, rimane una bolla d'aria sul fondo che poi cederà facendo riapparire il poro. Allora si danno tante mani fino a quando, guardando il legno in controluce si vedrà un'omogeneità pressochè uniforme. Questo metodo l'ho provato personalmente su un attacapanni in ontano rifinito successivamente a cera, e devo dire che al tatto è qualcosa di spettacolare.
                  Voglio consigliarvi un libro scritto da Antonio Turco ed edito da Hoepli: Coloritura, verniciatura e laccatura del legno. Una vera Bibbia nel settore!http://books.google.it/books?id=bNqu...page&q&f=false
                  Vincenzo Giacalone

                  «La logica ti può portare da A a B.
                  L’immaginazione invece ti può portare ovunque.»

                  Albert Einstein

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                  • #10
                    Originariamente inviato da vinceg Visualizza il messaggio
                    Voglio consigliarvi un libro scritto da Antonio Turco ed edito da Hoepli: Coloritura, verniciatura e laccatura del legno. Una vera Bibbia nel settore
                    Ho dato un occhiata al libro su google books. Veramente interessante. Grazie per la dritta
                    Luigi

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                    • #11
                      Ottimo libro,completo, che tengo con cura con gli altri libri di vernici....lo consiglio anche io.
                      Buona lettura
                      http://michelecarnemolla.blogspot.it/

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