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chitarre elettriche e importanza del legno sul suono

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  • chitarre elettriche e importanza del legno sul suono

    ciao tutti

    allora, vorrei buttare un sasso nello stagno e vedere cosa ne esce (ovvero: o imparo io qualcosa di nuovo o eliminiamo quella che continua a sembrarmi una leggenda metropolitana).

    ho letto in un qualche post recente, ma periodicamente vedo che il discorso ritorna, che questo o quel legno sarebbero in grado di modificare il suono di una chitrarra elettrica.

    personalmente la cosa mi lascia perplesso.

    secondo me, su una chitarra solidbody (ma anche sulle semiacustiche) la maggior parte del "suono" (=timbro) dovrebbbe dipendere (in ordine decrescente) da 1) pick up, 2) corde, e 3) eventualmetne dalla rigidita' del manico.
    per quanto ne so, il suono su una chitarra elettrica si genera dalle vibrazioni di corde metalliche, che perturbano il campo magnetico creato dal pick-up. quest'ultimo percepisce dunque una vibrazione di campo magnetico (!) che dipende dalla vibrazione della corda, ma NON (se mi esprimo correttamente) dalla vibrazione della tavola/body ecc. pertanto, il tegno impiegato non dovrebbe avere alcuna funzione sonora (se non quella, assai modesta, di dare una maggiore o minore rigidita' al tutto).

    al contrario, in uno strumento acustico lo scopo della vibrazione delle corde e' quello di mettere in vbrazione una tavola armonica, e quindi una certa massa di aria (da cui deriva l'importanza spesso decisiva della tavola e della cassa armonica, della geometria, della rigidita' ecc ecc.... e quindi anche del tipo di legno impiegato).


    diverso e' invece il discorso dei sensori piezoelettrici montati su strumenti acustici, che appunto sentono le vibrazioni della tavola armonica (o del ponticello):qui il legno e' importante ma il meccanismo � completamente diverso da quello dei pick-ups magnetici delle chitarre elettriche "propriamente dette"

    una domanta magari stupida: qualcuno ha mai provato a far suonare una chitarra elettrica con corde di nylon ? se quello che ho scritto e' corretto, a parita' di tensione il suono dovrebbe praticamente scomparire... (stasera mi sa che ci provo pure io!)

    bene, ho espresso la mia opinione. che ne pensate?

    ciao
    Luciano
    Ultima modifica di luc; 22-11-2010, 15:57.

  • #2
    Luciano, non sono un liutaio ma suono la chitarra, per lo meno la suonavo parecchio una volta, riguardo alle solidbody la penso esattamente come te, credo comunque che non faccia differenza non avendo cassa armonica.

    Sono curioso della prova che farai, facci sapere.
    rimanere allievo é il segreto di ogni maestro. J.S.
    L'Arte è la parte nobile di ognuno di noi che non è ostaggio nè del tempo nè del denaro

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    • #3
      Le corde in nylon montate su una elettrica non produrranno alcun suono! Il campo magnetico dei pick up non esiste fintanto che non c'è la vibrazione della corda. La legge di Lorentz dice che se noi introduciamo un magnete o meglio lo muoviamo lungo una direzione all'interno di una spira si genera un campo elettromagnetico che a sua volta genera una corrente che circola nella spira di rame. I pick up si basano su questo principio ma attenzione: i magneti dei pick up sono avvolti dall'avvolgimento ma stanno fermi quindi non esiste nessun campo elettromagnetico ne tantomeno corrente indotta. Il movimento della corda, che è di metallo, fa variare il campo magnetico dei magneti del pick up e in pratica e come se si muovessero con la conseguenza del discorso di cui sopra.
      Per quanto riguarda il legno, esso modifica senz'altro il suono emesso dalle corde, a prescindere se ci sono o meno i pick up. Riguardo al fatto che il suono che esce dall'ampli sia condizionato dal legno...non so dare una risposta. Ci sono scuole di pensiero contrarie sull'argomento. I venditori di tavole per liuteria dicono che un legno rispetto ad un altro da un suono più brillante o più grave, ma che questo venga raccolto dai pick up non credo.
      Altro discorso è la rigidità del legno, ma più che altro del manico: un manico di legno duro, come l'acero, riesce a trasmettere meglio il suono specialmente, anzi molto importante, se l'accoppiamento manico corpo è perfetto.
      Vincenzo Giacalone

      «La logica ti può portare da A a B.
      L’immaginazione invece ti può portare ovunque.»

      Albert Einstein

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      • #4
        grazie delle risposte.
        spero che anche altri intervengano nella discussione.

        allora mi pare che per ora siamo totalmente d'accordo:

        se, come conferma Vincenzo, "Le corde in nylon montate su una elettrica non produrranno alcun suono! "
        allora si deve necessariamente dedurre che il suono emesso da una solid body dipenda esclusivamente dalla vibrazione della CORDA e non dalle vibrazioni del resto dello strumento. pertanto, il resto dello strumento dovrebbe essere praticamente ininfluente.
        naturalmente la rigidita' dello strumento e soprattutto del manico (come conferma Vincenzo) , influenza in parte la vibrazione della corda (mi par di ricordare che la durata di vibrazione dipenda moltissimo dalla rigidita' del manico), ma non dovrebbe influenzare il timbro, cioe' quello che definiamo normalmente come il "suono".
        riguardo poi la durata del suono, moltissimo dipende dal tipo di elettronica (pick up, preamplificatori, livello di compressione ecc), ma se le corde vibrano piu a lungo il sustain alla fine della catena di amplificazione e' ovviamente migliore.

        Luciano

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        • #5
          Originariamente inviato da luc Visualizza il messaggio
          grazie delle risposte.
          spero che anche altri intervengano nella discussione.

          allora mi pare che per ora siamo totalmente d'accordo:

          se, come conferma Vincenzo, "Le corde in nylon montate su una elettrica non produrranno alcun suono! "
          allora si deve necessariamente dedurre che il suono emesso da una solid body dipenda esclusivamente dalla vibrazione della CORDA e non dalle vibrazioni del resto dello strumento. pertanto, il resto dello strumento dovrebbe essere praticamente ininfluente.
          naturalmente la rigidita' dello strumento e soprattutto del manico (come conferma Vincenzo) , influenza in parte la vibrazione della corda (mi par di ricordare che la durata di vibrazione dipenda moltissimo dalla rigidita' del manico), ma non dovrebbe influenzare il timbro, cioe' quello che definiamo normalmente come il "suono".
          riguardo poi la durata del suono, moltissimo dipende dal tipo di elettronica (pick up, preamplificatori, livello di compressione ecc), ma se le corde vibrano piu a lungo il sustain alla fine della catena di amplificazione e' ovviamente migliore.

          Luciano
          Dunque, cerchiamo di chiarire meglio questo argomento ritenuto da molti spinoso dando la mia personale impressione. Innanzitutto chiariamo che il sustain vero e proprio della corda dipende esclusivamente dal tipo di legno e, specialmente, da quello del manico, dalla sua rigidità e dalla qualità dell'accoppiamento manico-corpo. Il sustain di cui parli tu è quello manipolato dall'elettronica (effetti, ampli, ecc), in questo modo possiamo anche portarlo all'infinito.
          Le chitarre elettriche in genere si provano da "spente", cioè non amplificate. Si riscontra, quindi il vero suono che è diverso in base al tipo di legno e su questo non ci sono dubbi. Quindi il legno influenza il suono della chitarra, ma da spenta! Questo perchè noi percepiamo l'onda sonora prodotta dalla corda che viene sicuramente influenzata dal legno in cui rimbalza e dal quale è parzialmente assorbita e restituita. Ricordatevi che altro fattore importante è la trasmissione del suono al corpo attraverso il ponte: più questo è fissato al corpo più sistain si otterrà, ecco perchè i ponti tremolo sono diversi da quelli fissi.
          Diverso è il discorso della chitarra amplificata. Quello che ascoltiamo in uscita dall'ampli non è il suono della corda "amplificato" dal legno, ma bensì la traduzione in onda sonora del segnale elettrico indotto nelle spire dell'avvolgimento dalla variazione del campo magnetico esercitata dal movimento della corda. Questo, secondo il mio modesto parere. Poi ci sono le scuole di pensiero che asseriscono che comunque il suono amplificato venga influenzato dal legno.
          Spero di essere stato chiaro. Se volete potete dare una lettura a questo sito in lingua inglese:http://www.suhrguitars.com/wood.aspx
          Vincenzo Giacalone

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          Albert Einstein

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          • #6
            Le vostre argomentazioni non fanno una piega. L'unica cosa che mi sento di dire è che molte case blasonate di chitarre elettriche pongono molta cura nella scelta del legno, non solo del manico, ma anche del "body". E non solo a quello. Ci sono studi sull'effetto delle varie vernici sul tipo di suono ottenibile. Penso ch si tratti in definitiva di piccole sfumature apprezzabili solo dai musicisti più esigenti ma pur esistenti. Basti pensare che alcuni audiofili sostengono di percepire variazioni cromatiche cambiando solo il tipo di spina elettrica del loro impianto. E' anche vero che questo modno è circondato da un alone di impenetrabilità per i non addetti ai lavori e che questo alone faccia pensare che sia tutto un sistema per vendere a peso d'oro la spina del brico. Ma tant'è che esiste e ha un giro d'affari milionario. Comunque bisognerebbe chiedere ai vari Santana, Zappa etc etc cosa ne pensino in proposito.

            Luigi

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            • #7
              Originariamente inviato da ginko Visualizza il messaggio
              Le vostre argomentazioni non fanno una piega. L'unica cosa che mi sento di dire è che molte case blasonate di chitarre elettriche pongono molta cura nella scelta del legno, non solo del manico, ma anche del "body". E non solo a quello. Ci sono studi sull'effetto delle varie vernici sul tipo di suono ottenibile. Penso ch si tratti in definitiva di piccole sfumature apprezzabili solo dai musicisti più esigenti ma pur esistenti. Basti pensare che alcuni audiofili sostengono di percepire variazioni cromatiche cambiando solo il tipo di spina elettrica del loro impianto. E' anche vero che questo modno è circondato da un alone di impenetrabilità per i non addetti ai lavori e che questo alone faccia pensare che sia tutto un sistema per vendere a peso d'oro la spina del brico. Ma tant'è che esiste e ha un giro d'affari milionario. Comunque bisognerebbe chiedere ai vari Santana, Zappa etc etc cosa ne pensino in proposito.

              Luigi
              Concordo in pieno.
              Vincenzo Giacalone

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              Albert Einstein

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              • #8
                una chitarra elettrica costruita secondo" sacri crismi", vale a dire legni di un certo tipo(che caratterizzano una certa timbrica) con una appropriata stagionatura e altri componenti non meno importanti anche se meno evidenti avrà sempre una sua personalità, una sua anima, anche con elettronica e corde di non primissimo ordine.. suoneranno anche "spente".
                la produzione industriale spinge drasticamente verso la riduzione dei costi, legni meno pregiati, vedi mdf usato dalla squier(sottomarca fender)e con l'aiuto di elettronica a basssissimo costo a tentativo di compensazione si riesce comunque ottenere un suono più o meno accettabile. spenta è muta.........
                la fender stessa ha tagliato di molto i costi sul legname.......e purtroppo si sente, le tele e strato costruite negli anni 50/60 sono meravigliose quelle dei primi anni 70 già appaltate quindi già contagiate sono inferiori.....le attuali non sono nemmeno parenti.
                sigpicStefano

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                • #9
                  Originariamente inviato da peenty Visualizza il messaggio
                  una chitarra elettrica costruita secondo" sacri crismi", vale a dire legni di un certo tipo(che caratterizzano una certa timbrica) con una appropriata stagionatura e altri componenti non meno importanti anche se meno evidenti avrà sempre una sua personalità, una sua anima, anche con elettronica e corde di non primissimo ordine.. suoneranno anche "spente".
                  la produzione industriale spinge drasticamente verso la riduzione dei costi, legni meno pregiati, vedi mdf usato dalla squier(sottomarca fender)e con l'aiuto di elettronica a basssissimo costo a tentativo di compensazione si riesce comunque ottenere un suono più o meno accettabile. spenta è muta.........
                  la fender stessa ha tagliato di molto i costi sul legname.......e purtroppo si sente, le tele e strato costruite negli anni 50/60 sono meravigliose quelle dei primi anni 70 già appaltate quindi già contagiate sono inferiori.....le attuali non sono nemmeno parenti.
                  Quindi sarai daccordo che le chitarre costruite artigianalmente, come facciamo noi, sono di gran lunga superiori sotto tutti gli aspetti a quelle commerciali anche costose! Ho visto diversi video relativi alla costruzione di chitarre di marca e devo dire che l'attenzione che ci mettiamo noi se la sognano!
                  Vincenzo Giacalone

                  «La logica ti può portare da A a B.
                  L’immaginazione invece ti può portare ovunque.»

                  Albert Einstein

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                  • #10
                    Vincenzo ha scritto:
                    "Innanzitutto chiariamo che il sustain vero e proprio della corda dipende esclusivamente dal tipo di legno e, specialmente, da quello del manico, dalla sua rigidità e dalla qualità dell'accoppiamento manico-corpo."

                    mi pare che abbiamo detto esattamente la stessa cosa.

                    Ginko ha scritto:
                    "molte case blasonate di chitarre elettriche pongono molta cura nella scelta del legno, non solo del manico, ma anche del "body"
                    perfettamente d'accordo: ma su quale base?.. estetica? ..peso? rigidita'... o timbro? i motivi possono essere diversi. puoi essere piu preciso?

                    "Ci sono studi sull'effetto delle varie vernici sul tipo di suono ottenibile."
                    alcuni li conosco abbastanza bene, ma riguardano gli strumenti acustici. ti riferivi invece a strumenti elettrici? se si per favore potresti essere piu preciso e citarli in dettaglio?

                    "Basti pensare che alcuni audiofili sostengono di percepire variazioni cromatiche cambiando solo il tipo di spina elettrica del loro impianto"
                    "cromatiche?" (=un semitono in piu o in meno?) immagino ti intenda "timbriche". mi sembra un argomento piuttosto soggettivo. sara' anche vero quello che certe persone affermano, ma ci sono esempi storici clamorosi, che dimostrano che le cose, quando ci si mette in condizioni un po' meno soggettive e piu "sperimentali", possono andare al completamente al contrario. come la famosa dimostrazione di Savart di fronte agli accademici di Parigi, che non seppero distinguere, quando li ascoltarono senza poterli vedere (!!!), un violino a cassa brutalmente triangolare, (il violino di Savart, appunto, che avevano pesantemente criticato) e un violino di liuteria classica, che non ricrodo ora il dettaglio, ma mi pare fosse anche di scuola famosa!

                    Stefano ha scritto
                    "una chitarra elettrica costruita secondo" sacri crismi",.....sempre una sua personalità, una sua anima, anche con elettronica e corde di non primissimo ordine.. suoneranno anche "spente". "
                    sono completamente d'accordo, ma questo mi sembra piu un discorso sull' estetica, la funzionalita', ergonomia ecc ecc ecc, che di "timbro sonoro" dipendente dal legno di una solid body (che era pero' il mio quesito).
                    per quanto riguarda poi le Fender (sono anche io un "fan" della Telecaster), non si puo che essere d'accordo, ma direi che le modifiche dopo il 1965 (passaggio della ditta da Leo F. alla CBS, se ricordo bene l'anno e la ditta) riguardavano un po' tutti gli elementi, tranne forse proprio il legno della tavola (a parte i casi tipo la squier ovviamente, e salvo modelli particolari, era piu spesso acero prima e lo e' rimasto dopo), ma la differenza gia era abbastanza evidente anche prima delle squier e del mdf (che invece e' piu recente)...
                    inoltre, la forma generale del body e' per definizione rimasta pressoche' la stessa. altre cose ovviamente cambiarono, come il peso ad esempio, ma mi sembra che soprattutto venne meno la qualita' dei vari componenti, soprattutto elettrici.

                    Luciano
                    Ultima modifica di luc; 25-11-2010, 18:17.

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                    • #11
                      Ciao,
                      io ritengo che il legno nelle solid body non influenzi la tibrica del suono.
                      Se lo influenzasse, penso che la differenza sarebbe talmente minima da non essere percepita dall'orecchio umano, soprattutto quando il suono viene filtrato e modificato da ampli ed effetti.
                      Oltre oceano ci sono molti estimatori della Pinecaster, una telecaster con corpo in pino o simile. Ho visto dei video, suonano bene non ostante questi legni non appartengono a quelli utilizzati normalmente nella liuteria.

                      http://www.youtube.com/watch?v=WWZcV...eature=related

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                      • #12
                        Ginko ha scritto:
                        "molte case blasonate di chitarre elettriche pongono molta cura nella scelta del legno, non solo del manico, ma anche del "body"
                        perfettamente d'accordo: ma su quale base?.. estetica? ..peso? rigidita'... o timbro? i motivi possono essere diversi. puoi essere piu preciso?

                        Hai ragione i motivi possono essere diversi e penso che ce ne siano altri oltre a quelli che tu hai citato. Ma, ad esempio, già parlando del primo, l'estetica, ricordo che tutta la serie Fender xxxxcaster era stata progettata proprio per la sua fotogenicità (o meglio videogenicità). Infatti il suffisso "caster" deriva dal termine broadcast che vuol dire trasmissione e proprio la telecaster era il modello di punta per le apparizioni in video. Per quanto riguarda gli altri motivi di consiglio di farti un giro sui siti delle case blasonate per vedere cosa dicono in merito. Se la tua sete di sapere non si fosse esaurita con le loro spiegazioni (anche perchè probabilmente loro cercano di portare solo acqua al loro mulino) fammelo sapere che provo ad effettuare una ricerca più approfondita.

                        "Ci sono studi sull'effetto delle varie vernici sul tipo di suono ottenibile."
                        alcuni li conosco abbastanza bene, ma riguardano gli strumenti acustici. ti riferivi invece a strumenti elettrici? se si per favore potresti essere piu preciso e citarli in dettaglio?
                        Mi diresti quali sono quelli che già conosci? Io non sono un cultore della materia nè in ambito acustiche nè elettriche. Da ragazzo, però, ero molto più ferrato e ricordo di aver letto del materiale riguardo le differenze di suono ottenibili con bassi elettrici costruiti con materiali diversi (sia lignei che non). Se ne dovessi avere bisogno vedrò se riesco a trovare quelle vecchie edizioni.


                        "Basti pensare che alcuni audiofili sostengono di percepire variazioni cromatiche cambiando solo il tipo di spina elettrica del loro impianto"
                        "cromatiche?" (=un semitono in piu o in meno?) immagino ti intenda "timbriche". mi sembra un argomento piuttosto soggettivo. sara' anche vero quello che certe persone affermano, ma ci sono esempi storici clamorosi, che dimostrano che le cose, quando ci si mette in condizioni un po' meno soggettive e piu "sperimentali", possono andare al completamente al contrario. come la famosa dimostrazione di Savart di fronte agli accademici di Parigi, che non seppero distinguere, quando li ascoltarono senza poterli vedere (!!!), un violino a cassa brutalmente triangolare, (il violino di Savart, appunto, che avevano pesantemente criticato) e un violino di liuteria classica, che non ricrodo ora il dettaglio, ma mi pare fosse anche di scuola famosa!
                        Si infatti, per quanto riguarda l'audio in particolare, una nota rivista, se non sbaglio era "Audioreview", aveva convocato alcuni di questi audiofili ultrapercettivi per una dimostrazione. Alla fine si era concluso che il suono migliore si otteneva con dei cavetti da poche lire. Tuttavia, sebbene siano trascorsi diversi anni sia dall'esperimento indicato da te che da quello descritto nella rivista a tutt'oggi si discute ancora molto sull'argomento e si vendono ancora oggi spine elettriche dal costo esorbitante perchè qualcuno riesce a sentire la differenza, in termini di qualità del suono riprodotto dall'apparecchio collegato alla rete elettrica, rispetto alla spina del brico. Ecco perchè io dico che alla fine l'ultima parola spetta a loro perchè se i chitarristi continuano a voler tenere appese al collo pesanti chitarre in legno anzichè quelle in materiale ultraleggero magari ci sarà anche una motivazione legata al suono e non solo all'estetica.




                        Luciano[/QUOTE]

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                        • #13
                          ciao grazie delle precisazioni e delle info!

                          sulle vernici, ti consiglierei il bellissimo libro di Sacconi (I segreti dgli stradivari), e magari anche quello di Tolbecque, molto noto ma anche vecchissimo, e criticato pure. sulla preparazione anche quello di Carletti e quello della serie dei quaderni di liuteria di Cremona (trovi tutto sul sito di cremonabooks). questi ultimi pero' parlano piu che altro di preparazione, e mi pare spesso riportano cose scritte da altri, talora senza preocuparsi troppo di andare a vedere. a casa ne ho altri ma a memoria non ricordo i nomi. ma come dicevo prima, questi libri riguardano SOLO strumenti acustici (in particolare il violino, forse l'unico strumento, a quanto ricordo, in cui la cosa sia stata davvero approfondita...per altro con risutlati tutt'ora non del tutto chiari...). come ti dicevo non ho dati sugli effetti delle vernici in strumenti elettrici... se ce ne sono sarebbe interessante vedere cosa davvero e' stato sperimentato e trovato.


                          per quanto riguarda il problema dei cavi, la cosa non mi sembra assurda, ma a occhio e per eseprieza tenderei a pensare che riguardi prevalentemente il rumore di fondo. sicuramente un cavo non ben schermato puo farsi sentire. ma di nuovo questo non dovrebbe, a mio parere, avere a che fare con il timbro dello strumento. e in ogni caso si tratta ancora di eletricita' e non di legno.
                          sull'uso di gadget piu o meno costosi e di moda, anche qui bisognerebbe forse fare chiarezza. su questo forum compare spesso il confronto tra attrezzi nuovi e vecchi: le riviste vivono sul fatto che un nuovo gadget prodotto da Veritas, Lie-Nielsen ecc, sia davvero "indispensabile" (io per primo mi sono spesso lasciato tentare o abbindolare, a seconda dei casi), senza che poi alla fine la novita' (e il costo) sia davvero sempre giustificata.

                          si, anche io preferisco la mia vecchissima telecaster, anche se a tenerla su non e' una scherzo, visto quanto pesa. ma mi sono sempre chiesto quanto abbia giocato il fatto che da ragazzo (ai tempi d'oro di L.Fender) non me la potevo permettere, mentre sono riuscito a trovarne una originale soltanto una decina di anni fa, e me la tengo carissima. piu oggettivamente, temo che il tradeoff sia che per avere l'elettronica e il fascino del periodo mi devo tenere anche una tavola alquanto pesante. nel caso specifico, mi sono chiesto piu volte (ma non so la risposta) se il peso maggiore non sia un modo per compensare la scarsa rigidita' della giunzione manico/body che in queste chitarre come e' noto e' semplicemente avvitato. il tutto dovrebbecompensare lo scarso sustain implicito, ma quale differenza di timbro?

                          ma di nuovo, il sustain si puo ottenere semplicemente irrigidendo lo strumento con una barra metallica dentro. ma l'operazione e' ovviamente piu costosa in termini di produzione, se si vuole poi avere un bel aspetto esterno.
                          infatti per quanto riguarda i bassi, ho visto a suo tempo parecchio materiale, ma riguardava, a quanto ricordo, essenzialmente la rigidita' e di conseguenza il sustain, ma non il timbro. si concludeva che il sistema migliore era di avere un monoblocco metallico che corre dentro il manico E il body, per irrigidire il tutto. alcuni strumenti sono stati elaborati da questa idea e in effetti la vibrazione sembra durare di piu (ho un basso Spector che funziona cosi) a strumento spento. ma poi con l'elettronica il tutto si rivoluziona come si vuole, ....

                          insomma, il mio scopo e' cercare, per quanto possibile , di fare chiarezza su molti luoghi comuni che sembrano perdurare nel tempo malgrado le evienze: come emerge finoar dalla discussione, non mi pare sia venuto fuori alcun argomento oggettivo che dimostri come il tipo di legno influenzi il timbro degli strumenti elettrici.

                          Luciano

                          Commenta


                          • #14
                            Insomma, il mio scopo e' cercare, per quanto possibile , di fare chiarezza su molti luoghi comuni che sembrano perdurare nel tempo malgrado le evienze: come emerge finoar dalla discussione, non mi pare sia venuto fuori alcun argomento oggettivo che dimostri come il tipo di legno influenzi il timbro degli strumenti elettrici.

                            A mio modesto avviso non ne troverai. Come non esiste un argomento oggettivo per i violini triangolari, i cavetti audio o le spine del brico così secondo me non ne troverai uno studio scientifico, inteso in senso galileiano, sulle variazioni del suono delle chitrre elettriche in base alla conformazione del "body". Nessuno scriverà mai un testo scientifico dove dire il pioppo suona così e l'ebano cosà. Come ti ho detto, secondo me, è solo una questione soggettiva che nessuno riuscirà a dirimere.

                            Commenta


                            • #15
                              Lee hooker suonava una " cosa" fatta con una scatola di legno e dio solo sa cosa altro!

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