annuncio

Comprimi
Ancora nessun annuncio.

chitarre elettriche e importanza del legno sul suono

Comprimi
X
 
  • Filtro
  • Ora
  • Visualizza
Elimina tutto
nuovi messaggi

  • #16
    Io ho trovato interessanti le informazioni riportate da Galeazzo FRudua nel suo sito (vi aggiungo il link: http://www.frudua.com/guitar_craftpedia.html).

    Commenta


    • #17
      Ciao Luciano,
      l'argomento è molto interessante e mi piacerebbe approfondirlo
      Naturalmente anche secondo me la parte più importante nella "cosrtuzione" del suono finale in una elettrica è il pick-up, se cambiamo radicalmente cambia radicalmente il suono finale...e poco possono fare legni e finiture.

      Non sono però così convinto come mi è sembrato sia tu, sul fatto che l'apporto dei legni del corpo e del manico sia irrisorio. Mi è capitato di sentire gli stessi pick up montati su corpi in legni diversi e la differenza secondo me è percepibile anche se non macroscopica. Perchè?Boh...

      A parte gli scherzi la massa del corpo incide parecchio sul suono finale, in particolare sul sustain: un corpo leggero non avrà mai un buon sustain proprio in virtù del fatto che una minore massa conserva meno energia. Anche a parità di peso il tipo di legno influenza la velocità di trasmissione del suono e garantisce un timbro diverso se questa cambia di molto...perchè? Boh...
      Come dicevi tu il pick up sente solo le vibrazioni della corda metallica e quindi non dovrebbe essere influenzato dal tipo di legno del corpo (se non per il sustain) ma mi viene da dire che il pick up però e montato proprio sul body, quindi vibra in maniera solidale con esso. Credo (ma qui entro nel campo delle ipotesi che non posso dimostrare) che vibrando il pick up in maniera diversa a seconda del legno utuilizzato per il corpo questo lo porti a percepire la variazione del campo magnetico in maniera leggermente diversa dando quindi leggere differenze nel segnale in uscita.
      Ha senso secondo te?

      Commenta


      • #18
        Io credo che i legni comunque influiscano sulle armoniche che il pick up rileva. Le corde infatti vibrano, ma non sono in un sistema isolato, esse interagiscono con il manico che è entrato esso stesso in vibrazione. Inoltre il manico che vibra, a seconda di come è "unito" al corpo (neck bolt, neck through, ecc...), trasmette vibrazioni al legno del body.
        Tutte queste vibrazioni vanno comunque a variare il flusso del campo magnetico generato dai pick up contribuendo al suono. Naturalmente su pick up di bassa qualità certe "sfumature" possono non essere captate, ma con pick up di qualità possono contribuire, per esempio, ad un maggior sustein.

        Commenta


        • #19
          Ho già detto che di musica non capisco molto, ma la cultura mi affascina, e quì mi sembra di essere in un oceano di nozioni e pensieri scientifici.
          Complimenti ed un grazie sincero per quanto mi avete fatto apprendere!

          Lorenzo

          Commenta


          • #20
            Ho già detto che di musica non capisco molto, ma la cultura mi affascina, e quì mi sembra di essere in un oceano di nozioni e pensieri scientifici.
            Complimenti ed un grazie sincero per quanto mi avete fatto apprendere!

            Bravissimo! E' proprio questo il modo giusto di chiudere un topic e mi scuso con Lorè42 se con questo mio ulteriore contributo glielo ho rovinato. Ma non ho resistito. Considero i forum come questo, ma come tanti altri nella rete, una fonte inesauribile di informazioni che circolano liberamente fra persone distanti sia fisicamente che come cultura e, quindi, come modi di affrontare i vari argomenti di volta in volta proposti. Auspico che i contributi dei forum di tutti noi possano un giorno venire inseriti in una specie di wikipedia scritta in una lingua comprensibile a tutti, una spece di esperanto (a proposito, ma che fine ha fatto?) ma a livello mondiale (oggi mi sento particolarmente utopico) in modo che ognuno di noi possa apportare il proprio fattivo contributo fatto non solo di nozioni, come mi sembra sia fatta wikipedia, ma anche di tecnica. Una sorta di canali tematici come quelli proposti da Sky dove chi ha un quesito come quello proposto da Lorè42 possa trovare le risposte che cerca senza girovagare fra decine, se non centinaia, di siti sull'argomento che rendono molte volte frustrante la fruizione dei contenuti allontanando le persone dalla vera fonte del sapere: la comunità umana. Scusami di nuovo Lorè42.

            Commenta


            • #21
              Dalla mia esperienza (e me la sono fatta esclusivamente nel mondo classico, dei violini, viole....) ho capito soprattutto una cosa: l'orecchio umano, in quanto tale, è umano, e quindi imperfetto, diverso da tutti gli altri orecchi del mondo e, soprattutto, condizionabile, in quanto anche il nostro cervello dice la sua prima che arriviamo a percepire il suono e a farcene un'idea. Non hai idea di quanti violinisti siano andati in estasi a suonare uno strumento che avevo loro dichiarato meschinamente di pregio ma che in realtà era molto comune. Sono esperimenti che mi sono divertito a fare molte volte, perdendo anche qualche cliente indispettito da questi miei scherzi. Ognuno avrà sempre un giudizio, il suo, e differirà, in qualche modo, dagli altri. Naturalmente ci si può "allenare" l'orecchio, in modo da poter cogliere più elementi per farsi un'idea sempre migliore, ma nel merito entrerà sempre anche il nostro gusto.
              Detto questo,

              Secondo me ci sono molti livelli di giudizio del suono. Per un ascolto superficiale credo che il legno c'entri poco ma, a parer mio, se si ascolta con orecchio esperto, in grado di cogliere particolari e sfumature, è un "condimento" che può condizionare, nel bene e nel male. Come possono essere condizionanti il luogo in cui si suona, la posizione sul palco o addirittura la mole del corpo del musicista. Ma sono solo dettagli, ripeto, e li considero molto marginali.

              Commenta


              • #22
                grazie a tutti per i commenti

                in effetti era mia intenzione gettare un sasso nello stagno e mi pare che la discussione abbia fatto riflettere e prodotto diverse idee utili per tutti noi.

                concordo con marcomata e cito nuovamente (come gia fato all'inizio del thread) il famoso esperimento di Savart, a conferma della soggettività del giudizio.
                ...e consideriamo che questo vale per strumenti in cui il materiale gioca un ruolo sicuramente piu decisivo di quelli elettrici.

                ciao

                Luciano

                Commenta

                Sto operando...
                X