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Dubbio legno per costruzione pialla

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  • Dubbio legno per costruzione pialla

    Salve,
    oggi sono andato ad una falegnameria a cui mi servo di solito e ho parlato con il padrone chiedendogli consiglio su quale legno scegliere per realizzare una buona pialla (da una 4 a una 8). Gli ho detto (seguendo le mode odierne in fatto di autocostruzione di pialle) che avevo intenzione di fare un laminato di faggio (tavole da 2 cm accoppiate), segarlo in 3 parti con gli angoli dovuti, mettere le guance e la suola in un legno più duro (ad esempio iroko). In pratica una pialla in stile Krenov.
    Lui mi ha assolutamente sconsigliato di fare le pialle in questo modo. Ha detto che se voglio fare una pialla di qualità devo prendere dei legni ben precisi (ad esempio leccio, rovere, bosso, cirmolo ecc) IN UN UNICO BLOCCO e ricavarmi da questo blocco la pialla. Mi ha consigliato in particolare un legno di una quercia che cresce tra gli 800 e i 900 metri particolarmente duro e adatto alle pialle (non mi ricordo il nome): ha detto che un suo conoscente (falegname di 90 anni) ne ha fatto anni fa dei piccoli morali 12x12 lunghi 1,2m proprio per fare delle pialle, ma che ormai alla sua età non è più in grado di realizzare. Il proprietario della falegnameria mi ha anche detto che ha delle pialle, fatte con il solito legno, che suo nonno costruì da giovane (considerate che lui ha più di 65 anni, quindi parliamo della fine dell'800) che lui ancora utilizza e che sono in condizioni perfette.




    Ora la mia domanda è:
    se io faccio le pialle seguendo i suoi consigli, quindi in un'unico blocco di legno, non c'è il rischio che il legno (sopratutto una pialla n 8) alla lunga si deformi in qualche modo?Non sarebbe meglio fare una specie di laminato con anelli di crescita alternati in modo da scongiurare qualsiasi tipo di deformazione?

  • #2
    Quasi tutte le pialle in legno che ho sono di faggio e funzionano bene. Alcune sono di fine '800. Quindi non mi sembra esatto sconsigliare questo tipo di legno. Ciò non toglie che si possono utilizzare altri legni, come appunto la quercia che è ottima per questo scopo. Da noi c'è stata poca produzione industriale di questi attrezzi, tipicamente auto-costruiti e i falegnami utilizzavano di più ciò che era maggiormente a disposizione (ad esempio i legni di alberi da frutto).
    Per quanto riguarda la costruzione è soprattutto una questione di faciltà di realizzazione. Io amo maggiormente le pialle in un sol pezzo, però ci vuole una discreta abilità a tagliare a mano l'apertura centrale. Gli adesivi dei nostri giorni permettono tranquillamente la costruzione in più pezzi e come hai osservato, con un probabile guadagno sulla stabilità.

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    • #3
      Quindi secondo te facendo un laminato si guadagna in stabilità e robustezza?
      Qualitativamente quali sono le pialle migliori possibili? Quelle fatte da un'unico blocco oppure quelle laminate? (migliori dal punto di vista della qualità di lavoro che svolgono)
      In particolare le pialle costruite segando in 3 parti il blocco centrale e incollando alle parti e come suola del legno duro sono buone pialle? Subiscono deformazioni?


      Scusa per le domande a raffica ma sono molto anzioso di iniziare a costruirmi qualcosina...

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      • #4
        Se dovessi costruirne una, la farei in tre pezzi perchè più facile. Una pialla in legno non ha molte possibilità di regolazione e dunque occorre essere molto precisi.
        Il legno, laminato o meno, subisce movimenti per definizione e ogni tanto l'attrezzo va rettificato (anche per l'usura della suola)
        Ma sentiamo il parere di altri anche perchè ho poca esperienza come planemaker.

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