Se vuoi " rispettare " l'anzianità del vecchio mobile una strada abbastanza semplice è questa.
Dai due o tre mani a pennello di gommalacca intervallate da carteggiatina poi dai una bella passata di cera.
Puoi usare quella che si compra in ferramenta già pronta oppure fartela da solo.
Ci sono tante ricette, una abbastanza semplice è questa: 200 gr. di cera vergine d'api, 50 grammi di cera carnauba, essenza di trementina.
Metti tutto in un pentolino che riscalderai a bagnomaria usando un fornelletto elettrico.
OCCHIO ad usare fornelli a fiamma!
I vapori sono estremamente infiammabili.
In ogni caso fai questa cosa in luogo il più possibile libero da pericoli di innesco di incendi e tieni a portata di mano un coperchio col quale, nel malaugurato caso di accensione dei vapori, coprire immediatamente il pentolino per soffocare le fiamme.
Comunque usando il fornello elettrico non mi è mai successo.
Sciogli le cere poi aggiungi un paio di cucchiai di trementina ed eventualmente se la vuoi più liquida aumenta la quantità di trementina.
Ribadisco essenza di trementina, non acqua ragia.
In teoria dovrebbe essere la stessa cosa ma nella pratica l'acqua ragia che compri oggi non è ricavata dalle gemme di pino ma dalla nafta!
Se vuoi dare la cera a straccio dovrà essere densa più o meno come il vecchio lucido da scarpe, altrimenti diluiscila un pò di più e potrai darla a pennello.
Torniamo alla passata di cera.
Dalla con una certa prodigalità ma senza impastare tutto.
Aspetta circa dodici ore e passa tutto con della paglietta d'acciaio bella fina.
Meglio ancora dai prima una bella spazzolata con una spazzola da lavandaia di quelle in saggina, non in plastica!
Poi passa la paglietta
Poi panno di lana e olio di gomito.
Se hai dato la cera a pennello aspetta anche 18 ore.
Se il risultato ti soddisfa va bene così, altrimenti dai una passata leggera di cera e dopo una ventina di minuti vai col panno di lana.
Un vecchio falegname della provincia di Viterbo diceva che devi strofinare finchè non diventa come il c.ulo della scimmia!
Non so cosa voglia dire ma il paragone è indicativo e divertente.
Ovviamente ci sono altri sistemi che sicuramente ti indicheranno, così facciamo tesoro comune delle esperienze di altri.
Adesso ti dico una cosetta ... sottovoce.
Se hai un mobile di minor pregio e vuoi fare un lavoretto del genere ma in minor tempo, puoi usare al posto della gommalacca del turapori nitro dato anche a pennello, meglio se due mani.
Carteggia bene e vai con la cera.
O quella che hai preparato o quella che si compra che è validissima per lavori non proprio di vero restauro.
Dai due o tre mani a pennello di gommalacca intervallate da carteggiatina poi dai una bella passata di cera.
Puoi usare quella che si compra in ferramenta già pronta oppure fartela da solo.
Ci sono tante ricette, una abbastanza semplice è questa: 200 gr. di cera vergine d'api, 50 grammi di cera carnauba, essenza di trementina.
Metti tutto in un pentolino che riscalderai a bagnomaria usando un fornelletto elettrico.
OCCHIO ad usare fornelli a fiamma!
I vapori sono estremamente infiammabili.
In ogni caso fai questa cosa in luogo il più possibile libero da pericoli di innesco di incendi e tieni a portata di mano un coperchio col quale, nel malaugurato caso di accensione dei vapori, coprire immediatamente il pentolino per soffocare le fiamme.
Comunque usando il fornello elettrico non mi è mai successo.
Sciogli le cere poi aggiungi un paio di cucchiai di trementina ed eventualmente se la vuoi più liquida aumenta la quantità di trementina.
Ribadisco essenza di trementina, non acqua ragia.
In teoria dovrebbe essere la stessa cosa ma nella pratica l'acqua ragia che compri oggi non è ricavata dalle gemme di pino ma dalla nafta!
Se vuoi dare la cera a straccio dovrà essere densa più o meno come il vecchio lucido da scarpe, altrimenti diluiscila un pò di più e potrai darla a pennello.
Torniamo alla passata di cera.
Dalla con una certa prodigalità ma senza impastare tutto.
Aspetta circa dodici ore e passa tutto con della paglietta d'acciaio bella fina.
Meglio ancora dai prima una bella spazzolata con una spazzola da lavandaia di quelle in saggina, non in plastica!
Poi passa la paglietta
Poi panno di lana e olio di gomito.
Se hai dato la cera a pennello aspetta anche 18 ore.
Se il risultato ti soddisfa va bene così, altrimenti dai una passata leggera di cera e dopo una ventina di minuti vai col panno di lana.
Un vecchio falegname della provincia di Viterbo diceva che devi strofinare finchè non diventa come il c.ulo della scimmia!
Non so cosa voglia dire ma il paragone è indicativo e divertente.
Ovviamente ci sono altri sistemi che sicuramente ti indicheranno, così facciamo tesoro comune delle esperienze di altri.
Adesso ti dico una cosetta ... sottovoce.
Se hai un mobile di minor pregio e vuoi fare un lavoretto del genere ma in minor tempo, puoi usare al posto della gommalacca del turapori nitro dato anche a pennello, meglio se due mani.
Carteggia bene e vai con la cera.
O quella che hai preparato o quella che si compra che è validissima per lavori non proprio di vero restauro.
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